Home Blog Page 172

Termini Imerese, visita guidata alla Rocca del Drago

0

Nell’ambito dell’Operazione conoscenza che punta alla scoperta del territorio di Termini Imerese, si terrà domenica 22 ottobre 2023 una visita guidata alla Rocca del Drago. Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, inizierà la visita al sito che sarà guidata dall’archeologa Vincenza Forgia. L’appuntamento è alle ore 9,30 in Piazza S. Antonio a Termini Imerese. L’iniziativa è promossa da BCsicilia in collaborazione con il Parco Archeologico Imera Solunto Iato. L’escursione è gratuita. E’ obbligatoria la prenotazione. Email: [email protected] – WhatsApp: 346.8241076.

La Rocca del Drago è un sito frequentato sin dall’età preistorica, almeno a partire dalla fase avanzata del Neolitico siciliano (circa settemila anni fa) fino al Medioevo (periodo normanno). Le diverse fasi dell’insediamento umano presso la Rocca del Drago hanno interessato, a più riprese, la sommità del rilievo carbonatico e le aree circostanti.

L’altura è posta sulla sinistra idrografica del Fiume Imera settentrionale, in posizione leggermente arretrata rispetto alla linea di costa attuale; presenta pareti che strapiombano sulla valle dell’Imera e la sua sommità raggiunge i 204 metri di altitudine. L’accesso naturale al sito è sul lato occidentale attraverso morfologie poco frastagliate, di raccordo con il territorio circostante.

Le diverse campagne di prospezione archeologica condotte nel territorio imerese hanno documentato almeno quattro fasi principali di frequentazione: durante una fase avanzata del Neolitico (fine VI millennio – prima metà del V millennio a.C.) con elementi di cultura materiale ascrivibili ad una produzione ceramica detta “tricromica” per la caratteristica decorazione dipinta; durante l’Antica Età del Bronzo (tra la fine del III e la prima metà del II millennio a.C.) con elementi di cultura materiale ascrivibili alla produzione Rodì-Tindari-Vallelunga; durante l’Età classica; durante l’Età medievale, in periodo normanno.

Uno degli aspetti più interessanti del sito è dato dal fatto che concorre alla definizione del più antico paesaggio neolitico del territorio imerese, così come si sta delineando grazie alle più recenti ricerche condotte lungo la valle del Fiume Imera da parte dell’Università di Palermo e dell’IPHES-CERCA di Tarragona in convenzione e collaborazione con la Soprintendenza di Palermo. Se, infatti, durante la più antica fase neolitica il territorio imerese non sembra essere interessato dalla frequentazione umana per cause che possono essere messe in relazione con particolari condizioni paleoambientali, durante il Neolitico medio, la valle del Fiume Imera viene frequentata stabilmente e con diverse tipologie di insediamenti complementari tra loro: all’aperto, in grotta e in riparo sottoroccia, con specifiche destinazioni d’uso che verranno dettagliate nel corso della visita al sito.

Ancora una notte di fuoco, incendi a Campofelice, Collesano, Cefalù, Lascari e Termini

0

Siamo nelle mani di folli criminali!

Torna la paura nel nostro Comprensorio, in queste ore infatti diversi roghi stanno dilaniando ancora una volta il territorio, già abbastanza devastato dagli incendi di questa estate.

Nelle prime ore di questa sera infatti un vasto incendio ha colpito Termini Imerese dapprima in contrada “Santa Marina” dove è stata messa in salvo l’antica chiesa dedicata all’omonima Santa, e successivamente in c.da “Bragone” dove ancora le fiamme non siano state domate.

Altri incendi sono divampati in contrada “Campella” tra Lascari e Cefalù, dove le fiamme fanno ancora più paura perché protagoniste infauste di questa estate. Paura anche in c.da “Mungifutu” tra Campofelice di Roccella e Collesano dove, da quanto si apprende, si registra l’incendio più importante.

Il tutto è reso ancor più complicato dal vento di scirocco che non ha mollato la presa per tutta la giornata. In tutto il territorio in questione, uomini e donne dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale, della Protezione Civile e delle forze dell’ordine stanno operando con tutti i loro mezzi e le loro forze per arginare quanto più possibile le fiamme, e cercare di mettere in sicurezza persone e cose.

Termini Imerese, il grande contributo degli Scout nello spegnimento dell’incendio a Santa Marina

0

Ore di paura nel pomeriggio di oggi a Termini Imerese, quando un vasto incendio ha colpito contrada Santa Marina.

Le fiamme, alimentate dal vento di scirocco che ha colpito il nostro territorio per tutta la giornata, avevano quasi raggiunto la chiesetta, sede degli Scout termitani. Sono stati proprio questi ultimi, insieme a Padre Antonio Todaro, ad arrivare per primi sul posto, e grazie al loro intervento hanno permesso ai vigili del fuoco di poter entrare, e fare anche rifornimento di acqua per estinguere il rogo che intanto aveva preso ancor più campo.

Scout che, armati di senso del dovere, oltre a rifornire l’acqua per i mezzi antincendio dei VVF, hanno anche rifocillato questi ultimi con i viveri che avevano conservato all’interno della base. Sono poi intervenuti anche i membri del comitato di Santa Marina che hanno fornito un ulteriore apporto a protezione civile e vigili del fuoco.

In fumo diversi ettari di vegetazione, tra questi anche diversi alberi di ulivo e alberi da frutto. Attualmente le fiamme sono ancora in corso, e si sta tentando di mettere in sicurezza le abitazioni.

Incendio in contrada Santa Marina a Termini Imerese

0

Un incendio è da poco divampato a Termini Imerese in contrada Santa Marina. Le notizie sono ancora frammentarie tuttavia, da quanto si apprende, stanno andando in fumo sterpaglie e macchia mediterranea.

Sul posto sono presenti le forze dell’ordine e i vigili del fuoco che stanno operando per estinguere il vasto rogo. Le fiamme sono alimentate dal vento di scirocco e dalle temperature alte che sono previste per la giornata di oggi e domani.

Altavilla Milicia: domani il santuario verrà elevato a “Basilica Minore”, il programma

0

Giovedì 19 ottobre l’Arcidiocesi di Palermo vivrà l’elevazione del Santuario Mariano della Madonna della Milicia a Basilica Minore con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice. L’elevazione a Basilica Minore è stata concessa dalla Santa Sede per mezzo del Dicastero del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, che ha accettato la richiesta pervenuta in occasione del quarto centenario di erezione canonica della parrocchia.

Prosegue intanto il calendario di appuntamenti offerti dalla parrocchia in queste giornate. Nella giornata di lunedì 16 ottobre don Giuseppe Vagnarelli, Direttore dell’Ufficio Pastorale dell’Arcidiocesi di Palermo, ha offerto una riflessione sul tema “Dalla parrocchia alla Basilica: il segno visibile della Chiesa sacramento universale di salvezza”.

Il programma

MARTEDI’ 17 OTTOBRE

ore 18.30: S. Messa – per la Santa Chiesa presieduta da don Paolo Raimondi. Riflessione sul tema “Il linguaggio simbolico dei segni basilicali: vocazione, santità e comunione del popolo radunato”

MERCOLEDI’ 18 OTTOBRE

ore 21.00: Adorazione Eucaristica alla vigilia della proclamazione presieduta da don Giuseppe Li Calsi.

GIOVEDI’ 19 OTTOBRE

Ore 8.00: S. Messa e Lodi mattutine

Dalle ore 9.00 alle ore 12.00: Museo degli ex-voto aperto al pubblico con possibilità di visite guidate.

Ore 12.00: Ora Sesta e Angelus.

Dalle ore 14.00 alle ore 20.00: davanti alla Sala Parrocchiale “Benedetto XVI”, disponibili le cartoline e l’annullo postale commemorativi del IV Centenario.

Ore 16.00 – 18.30: tamburinaiper le vie del paese4.

Ore 18.30: S. Messa solenne presieduta da S.E. Mons. Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo. Proclamazione del Decreto di concessione e svelamento dei segni basilicali dell’aula liturgica, del prospetto e della parte antistante il sagrato.

GIOVEDI’ 19 OTTOBRE: diretta streaming a partire dalle ore 18.25 sul canale YouTube Madonna della Milicia e sulle pagine Facebook Santuario Madonna della Milicia e Arcidiocesi di Palermo.

Come dicevamo, l’elevazione a Basilica Minore del Santuario Mariano Madonna della Milicia avviene lungo l’itinerario che celebra i 400 anni della fondazione della parrocchia: «Questo Anno Giubilare è un tempo dell’azione salvifica di Dio nella nostra vita – ha sottolineato l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice aprendo la Porta Santa del Santuario lo scorso primo gennaio -, un anno giubilare è un tempo che richiede capacità di contemplazione, perché tempo opportuno dell’azione salvifica di Dio nella nostra vita, tempo di sovrabbondante elargizione della grazia di Dio, che fa nuove tutte le cose, che presiede alla “nuova creazione”, all’avvento dei cieli nuovi e della terra nuova. Della Grazia che silenziosamente è all’opera nel travaglio del mondo e che vuole conquistare spazio nelle nostre vite, non per costrizione ma per attrazione, per seduzione beatifica. […] Un anno giubilare per noi cristiani è una opportunità di conversione per rivolgere il nostro sguardo a Dio, perché ritorni luminosa sul nostro volto l’immagine di Dio. Perché la nostra umanità sia un’immagine, un’icona di Dio, della sua bellezza, della sua grandezza d’animo, del suo amore e della sua misericordia. Perché la sua pace regni nella nostra vita, cioè la pienezza di vita e la sovrabbondanza di bene che apporta la sua presenza tra gli uomini. Non solo l’assenza di conflitti e di violenze. Ma la ricchezza impareggiabile del nuovo inizio che solo Dio ci può dare».

 

NOTE STORICHE (fondazione della Parrocchia e suo primo titolo)

Nel primo anno di vita della terra di Altavilla dal 15 settembre 1621 al 5 novembre 1622 un sacerdote di cui non si conosce il nome veniva a dire messa, nelle domeniche e nelle festività religiose comandate, ricompensato con 4 tarì per ogni singola messa. Da una minuta notarile datata 6 novembre 1622 si rileva che il fondatore di Altavilla, Francesco Maria Beccadelli, nominò il sacerdote don Francesco Perosi “per servire in dicta terra Altaville… ut moris est pro cappellano sacramentali, celebrare missam… et facere omnia et singula ad dictum pertinentia”. La nomina era stata fatta “pro tempore ab hodie in antea usque totum annum sequentem” mentre il salario da corrispondere in tre rate, era di 24 onze annuali.

Il 19 ottobre 1623 il Beccadelli, già insignito del titolo di barone di Campogrande e marchese di Altavilla chiese all’Arcivescovo di Palermo cardinale Giannettino Doria, la nomina di un “parrochus seu archipresbiter” e perciò l’elevazione a parrocchia della chiesa esistente sotto il titolo della Beata Vergine e del Serafico San Francesco. Chiese ancora la nomina del primo parroco nella persona di don Giuseppe Civiletti. Veniva stipulata (in quella data) una convenzione presso il notaio G. V. Lauro come si rileva da una minuta notarile il Marchese di Altavilla, a causa della povertà dei suoi vassalli si faceva carico delle spese per il culto, il vitalizio del parroco, la cera e l’olio per la celebrazione dei “divini uffici” e per la lampada del Santissimo.

Il gratterese Angelo Matassa ha ricevuto a Roma la prestigiosa onorificenza dei Collari Collegium Cocorum

0

Grande successo e applausi meritati in occasione della cerimonia di consegna della prestigiosa onorificenza dei Collari Collegium Cocorum organizzata dalla Federazione Italiana Cuochi e che va a premiare 25 anni di attività al servizio della cucina. Tra questi Angelo Matassa di Gratteri.

La manifestazione si è svolta presso l’Auditorium Antoniano di Roma, alla presenza del presidente nazionale Fic Rocco Pozzullo e di numerosi altri esponenti del settore culinario.

Sono intervenuti anche il presidente del consiglio regionale del Lazio Antonello Auriemma, l’onorevole Francesco Emilio Borrelli, il senatore Gian Marco Centinaio, vice presidente vicario del Senato. C’è stato anche l’intervento telefonico del vice presidente del Senato Maurizio Gasparri.

A testimonianza dell’importanza dell’evento è stato letto un messaggio della Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni.

Uno dei premiati con il Collare Collegium Cocorum è stato Angelo Matassa, chef executive di Msc Crociere. Gratterese di origine, coordina la cucina del Self Ponte8 e del Ristorante La Prua alle Torri Msc di San Benigno, quartier generale della famosa “Cruise Company”!

La serata è stata un’importante occasione per celebrare l’impegno e il talento di questi professionisti della cucina, che con la loro creatività e dedizione contribuiscono a mantenere alto il prestigio della cucina italiana in tutto il mondo.

L’onorificenza conferita attraverso i Collari Collegium Cocorum rappresenta un riconoscimento meritato e un incentivo a continuare in un percorso di eccellenza.

Gangi, don Massimo Alfonso nuovo parroco del Santissimo Salvatore e Santa Maria

0

Con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Cefalù monsignor Giuseppe Marciante, ieri pomeriggio, si è svolta la cerimonia per l’ufficiale presa di possesso del nuovo parroco delle parrocchie del Santissimo Salvatore e Santa Maria di Gangi. A guidarle sarà don Antonio Massimo Alfonso, originario di Gangi, che ha precedentemente svolto il suo ministero nella comunità di Alimena. Don Massimo prende il posto di don Luigi Volante che è stato destinato ad altri incarichi a Roma. Alla celebrazione eucaristica era presente il sindaco di Gangi, Giuseppe Ferrarello, accompagnato dalla sua giunta, dal presidente del consiglio comunale e dai consiglieri comunali, presente anche il sindaco di Alimena Pino Scrivano.

Il primo cittadino di Gangi, Giuseppe Ferrarello, nel ringraziare don Luigi Volante per il lavoro svolto in questi anni nella sua comunità, con particolare attenzione e dedizione per anziani e fasce deboli, ha augurato al nuovo parroco, don Massimo Alfonso, “un proficuo lavoro pastorale nella comunità gangitana”.

Ad dare il benvenuto al nuovo parroco anche don Giuseppe Amato, guida delle parrocchie di San Nicolò e San Cataldo.

Cefalù al via oggi l’iniziativa “Libri in Sicilia, Ponte nel Mare di Mezzo”

0

Il 12 settembre 2019 Papa Francesco convocando a Roma i rappresentanti della terra ha lanciato il Patto Educativo Globale, per siglare un impegno comune nella mistica di vivere insieme. In linea con l’esortazione apostolica Evangelii gaudium e l’enciclica Laudato si’, che attingono agli orientamenti del Concilio Vaticano II. Lo stile missionario della Chiesa ci porta a prendere iniziative, primerear, per incontrarci, prenderci in braccio, in una carovana solidale. In un contesto dilaniato da contrasti sociali e carente di visione comune è urgente, attraverso un’educazione integrale e inclusiva, capace di ascolto paziente e dialogo costruttivo, un cambio di marcia: l’unità prevalga sul conflitto. In tale ambito si inserisce l’iniziativa “Libri in Sicilia, Ponte nel Mare di Mezzo” proposta da don Salvatore Spagnuolo, direttore della Biblioteca diocesana nel Seminario Vescovile, con la partnership della Pro Loco di Cefalù e Il Segno, Cooperativa sociale Cefalù, nella persona della prof.ssa Raffaella Maggiore. L’iniziativa ha il supporto di Edizioni Arianna. Si vogliono avviare processi di condivisione e di trasformazione, per favorire la costruzione di un avvenire di pace e di speranza. Cefalù diventi “villaggio” dell’educazione integrale ed inclusiva, capace di ascolto paziente e dialogo costruttivo.

Si parte oggi pomeriggio, mercoledì 18 ottobre alle ore 16.30 nella chiesa del purgatorio in piazza G. Battista Spinola, 7, Cefalù, per riflettere, accompagnati dalla musica del clavicembalo suonato da Diego Cannizzaro, sulla necessità di mettere al centro la persona e ascoltare le giovani generazioni. Verranno proposte anche delle poesie scritte da fratelli carcerati e interpretate dai giovani della Cooperativa sociale Il Segno.

Gli altri appuntamenti: 19 ottobre ore 16,30 Sala Betania presso la Parrocchia Sant’Agata, alla Calura: per meditare sul ruolo della donna, al ritmo dell’arpa celtica di Irene Lucco. Francesca Luzzio e Santa Franco si metteranno in dialogo con l’assemblea, sfogliando le pagine dei loro libri; il 20 ottobre alle ore 16,30 nel Portico della Casa Accoglienza, Parrocchia San Francesco, Piazza San Francesco: parleremo di accoglienza. Mario Marazziti ci farà comprendere come l’accoglienza è una occasione da non perdere; il 21 ottobre ore 16,30 si apriranno le porte del Seminario Vescovile in Piazza Duomo: Marcello Panzarella e Enzo Siviero dibatteranno con l’animazione di Antonio Giovanni Minutella sul tema: “La progettazione infrastrutturale strategica per lo sviluppo del Sud globale, al servizio dell’uomo nella prospettiva dell’ecologia integrale”; infine il 22 ottobre ore 11,30, nella Parrocchia Spirito Santo in Via Pietragrossa: gli Scout e il Masci, con il coordinamento di don Pietro Piraino, saranno maestri per come custodire la Casa Comune: la Madre Terra.

Associazione mafiosa ed estorsione: in carcere donna di Campofelice di Roccella

0

I Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Cefalù hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Palermo – Sezione per il riesame su richiesta della competente Direzione Distrettuale Antimafia.

Le indagini, hanno fatto emergere un grave quadro indiziario in ordine ai reati di associazione mafiosa ed estorsione posti in essere da una donna, residente a Campofelice di Roccella. Si tratta della compagna del boss di Cerda Pino Rizzo, oggi in carcere.

Il provvedimento scaturisce da un’articolata attività investigativa condotta nel biennio 2020-2022, che ha interessato i mandamenti mafiosi di Caccamo e Trabia (con particolare riferimento alle famiglie di Cerda e Termini Imerese) e quello di San Mauro Castelverde (con riguardo alle famiglie di Campofelice di Roccella e Collesano).

L’odierno provvedimento interessa la famiglia mafiosa di Campofelice di Roccella e costituisce l’ultimo capitolo degli arresti eseguiti nel febbraio di quest’anno.

Le investigazioni, svolte dai militari della Compagnia di Cefalù, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagata, accolti nel provvedimento cautelare valutato finanche in sede di Suprema Corte di Cassazione; la donna, secondo quanto sarebbe emerso, avrebbe coadiuvato ed agevolato lo scambio di informazioni tra i vertici del mandamento mafioso, rendendosi inoltre responsabile, in concorso, di estorsione aggravata del metodo mafioso ai danni di un imprenditore attivo nel settore delle onoranze funebri.

“I nuovi sviluppi dell’operazione antimafia avviata nel febbraio scorso nel territorio di Cefalù hanno permesso oggi l’arresto della compagna del boss di Cerda Pino Rizzo. Le donne tradizionalmente svolgono funzioni attive contribuendo a rafforzare il potere delle organizzazioni criminali mafiose. La familiarità e i legami di sangue hanno un  ruolo importante all’interno  del sistema mafioso. Complimenti agli inquirenti per lo straordinario lavoro che svolgono quotidianamente nella lotta contro la mafia. Cerda e la sua Amministrazione sono sempre dalla parte dello Stato, delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine, senza se e senza ma. La mafia fa schifo”. Lo afferma Salvatore Geraci, deputato regionale della Lega e sindaco di Cerda.

Montemaggiore Belsito: presentati i libri di Antonio Barracato e Salvatore Cappalonga

0

Si è svolto nella sala di lettura della Biblioteca comunale “Il Ponte” di Montemaggiore Belsito, annessa al Centro Polifunzionale “Papa Giovanni Paolo II”, un nuovo incontro della Rassegna letteraria promossa dall’Associazione “Fables”. Il sodalizio di promozione culturale ha presentato il romanzo “L’amante del prete” di Antonio Barracato, Edizione ‎ Billeci (2021) e il libro di silloge “Storia di ordinaria… in giustizia” di Salvatore Cappalonga, per i tipi della Billeci Edizioni (2020). È intervenuta, inoltre, quale impeccabile relatrice la poetessa e romanziera Francesca Luzzio. Possiamo dire in veste di perfetta padrona di casa, dato che Francesca è nata a Montemaggiore Belsito, e pur vivendo con la sua famiglia a Palermo, non ha mai abbandonato le radici nel suo paese natale che ama incondizionatamente.
Hanno partecipato il presidente di Fables Luciano Runfola, e con la loro voglia di fare e di mettersi in gioco, sempre dell’associazione Fables, Enza Pedone, in veste di conduttrice e moderatrice, assieme a Salvina Cimino che ha letto i brani scelti.
In rigoroso ordine alfabetico iniziamo. Antonio Barracato nato a Cefalù nel 1957, poeta, scrittore, fotografo ha pubblicato i seguenti libri: Strati e stratuzzi, Pensieri in versi, A nostra civiltà, I miei versi, Squarci di vita, Verità Celate, Poesia senza confini, A me poesia, Perfume d’amor, Yuo respiro amor, The Nail, Odissendo la Divina Commedia, Sicilianpisando, La Corto Poesia Italiana, Il meglio di me, Terre di sole e d’amore. Laureato con lode all’Accademia delle Belle Arti (in Arti visive e discipline dello spettacolo), da ragazzo frequenta lo Studio fotografico degli zii; e, fortemente motivato, sente profonda attrazione per l’arte fotografica. Oggi, può vantare molti successi. Ha fornito, gratuitamente, materiale fotografico a Marco Bellocchio durante la realizzazione del film “Regista di matrimoni”. Ha girato come produttore indipendente, numerosissimi documentari-video di taglio storico-turistico. Ha iniziato a scrivere poesie sin dall’adolescenza (in vernacolo e in lingua italiana), ottenendo consensi ed apprezzamenti. Ideatore e direttore del Gruppo i Narratura di Cefalù, nonché presidente dell’Associazione Artistica e Culturale Muovi l’Arte, opera per la valorizzazione e diffusione della cultura e delle tradizioni popolari siciliane attraverso la poesia e il mondo dell’immagine.  Evidenziamo che l’8 maggio 2017, ha raccontato “Lo sbarco di Ruggero” con una sua poesia in vernacolo, nella trasmissione “Viaggio nell’Italia del giro” di Edoardo Camurri andata in onda su RAI2. Ma per raccontare ancora tutto quello realizzato occorrerebbe un romanzo intero.
Dalla sinossi rileviamo che questo di Barracato “Un romanzo storico ma di grande attualità, in cui non mancano intrighi, colpi di scena, redenzioni. E il lettore non giudichi ma si lasci semplicemente coinvolgere.” scrive Maria Teresa Rondinella. «“L’amante del prete” è una storia che è capitata ieri però può capitare oggi e potrebbe capitare e presentarsi anche domani: Perché don Michele Licata arciprete della Chiesa madre di un paesino marinaro gioiosa sicula è un giovane di bella presenza, generoso, disponibile, con un fare paterno con i suoi parrocchiani. Però c’è un piccolo problemino (tra virgolette), è un corteggiatore di donne ed è sempre in cerca di avventure amorose. Noi in siciliano, per capirci, diremmo è un “femminaro”. […] Perché una persona di bella presenza che ha pure, dico, ha questa passione verso le donne è sacerdote, addirittura un arciprete? […] Mentre sappiamo tanto di Matilde sposata Cutrò che è l’amante del prete (di lui […] non conosciamo la storia; di lei conosciamo la storia)» ci dice Pino Simplicio.
Per non spoilerare fermiamoci. Però rileviamo che i romanzi ispirati da eventi realmente accaduti, compresi quelli legati a crimini, possono avere un fascino unico e coinvolgente. Questi romanzi spesso catturano l’attenzione dei lettori perché si basano su fatti storici che hanno una dimensione di realtà, anche se reinterpretati attraverso la lente dell’immaginazione dell’autore.
Il poeta Salvatore Cappalonga, nasce nel 1958 a Mussomeli, in provincia di Caltanissetta. Da sempre è stato attratto dalla poesia in tutte le sue svariate forme. Già da ragazzo ha cominciato a scrivere alcune poesie, ma, forse perché ragazzo ne ha smarrite parecchie. Ultimamente si è rimesso a scriverle nuovamente postandole su Facebook e, con suo enorme piacere, si è reso conto che sono parecchio apprezzate. Come leggiamo anche dalla prefazione di Francesca Caramagna, apprendiamo “Come risulta evidente già leggendo il titolo, le poesie, contenute in questo libro, sono liriche di impegno civile, di denuncia puntuale e severa, di forte critica nei riguardi di una società che ha smarrito la bussola dei valori e, navigando a vista, senza una precisa rotta, sembra andare alla deriva. Con un linguaggio semplice, asciutto, privo di fronzoli e orpelli, essenziale ed efficace, Salvatore Cappalonga descrive in versi le storture del mondo in cui viviamo, sviscerandone le contraddizioni, le ipocrisie, le ambiguità, i compromessi, la violenza delle azioni”.
Santi Licata