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Gangi, ha compiuto 100 anni la signora Maria Mocciaro: è la quinta centenaria del paese

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L’elisir di lunga vita: il suo sorriso. A Gangi l’otto marzo festeggiati i 100 anni di nonna Maria Mocciaro. E’ la quinta centenaria del borgo madonita, uno dei comuni più longevi di Sicilia.

Nata in una famiglia numerosa, composta da sette sorelle e 5 fratelli (lei era la più piccola) nonna Maria gode di ottima salute, è autosufficiente ed ha una memoria di ferro. Tenace, perseverante e principalmente molto cattolica, a lei sono arrivati anche gli auguri del Papa.

Festeggiare nello stesso giorno il suo centesimo compleanno e la festa delle donne è stato sicuramente un evento singolare se non unico. Prima la messa celebrata nella sua parrocchia, quella di Santa Maria, da don Massimo Alfonso e don Francesco Casamento. E poi la festa a casa con tanto di taglio di torta. Nonna Maria ha dispensato per tutti un sorriso e un abbraccio chiamando tutti per nome. A coccolarla le due figlie Carmela e Sarina, i generi Pino e Cristofaro e i nipoti, Roberto, Antonella, Aldo Maria, Antonio e Luisa.

Lei, che continua ancora oggi a sferruzzare e a lavorare l’uncinetto, in gioventù ha anche lavorato nella macelleria di famiglia. A tavola mangia di tutto ma le sue pietanze preferite sono le costolette di agnello panate e crocchè di patate. Una curiosità: ogni pasto beve mezzo bicchiere di vino e nelle occasioni speciali il Martini. Grande cuoca, fino a qualche anno fa, preparava la domenica per tutta la famiglia. La sua specialità le stelline con crema pasticcera.

La tv è la sua compagna durante la giornata, guarda un Posto al Sole e non si perde una puntata di “Affari tuoi”.

A festeggiare, assieme a tanti parenti ed amici, anche il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e il presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi che a nome della collettività hanno voluto donare una targa e dei fiori. “Nonna Maria è la nostra quinta centenaria in vita – ha detto il sindaco Ferrarello – una curiosa circostanza vuole che bene tre centenari vivono nello stesso quartiere: quello di Santa Maria”.

Geraci Siculo, Carabinieri denunciano 32enne per spaccio di droga

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I Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 32enne di nazionalità egiziana, già noto alle forze dell’ordine.

I Militari, nel corso di un servizio antidroga nel comune di Geraci Siculo, hanno effettuato un controllo sulle persone in transito sui pullman di linea notando il giovane che scendendo da un automezzo proveniente dal capoluogo siciliano, alla vista dei carabinieri mostrava nervosismo e disagio.

Identificato e sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso di circa 130 grammi di hashish occultati nelle tasche laterali dei pantaloni.

La droga è stata sequestrata e sarà trasmessa al Laboratorio Analisi del Comando Provinciale di Palermo per le verifiche quantitative e qualitative; sono in corso le indagini per accertare dove l’indagato si sia approvvigionato del “fumo”.

Destagionalizzazione il turismo per aumentare la permanenza dei visitatori in Sicilia: Conferenza nazionale a Palermo

Conferenza Nazionale Giornalisti di Turismo Fijet a Villa Niscemi di Palermo per la destagionalizzazione turistica. Interverranno il Sindaco Lagalla, il Governatore Schifani con l’assessore al turismo Amata, il Rettore dell’Università Midiri, Pappalardo dell’Agenzia Nazionale del Turismo ed esperti del settore.

“Importante la strategia necessaria per effettuare una pianificazione durante la bassa stagione coinvolgendo tutte le figure competenti attraverso una offerta di eventi, iniziative e attrattive anche nei giorni feriali per stimolare permanenze più lunghe – dice Glaviano, presidente nazionale Fijet”.

Finita la pandemia l’Italia è ritornata a essere il punto di riferimento mondiale per eventi e convegni e si gode il primo posto in classifica dopo avere superato non solo la Spagna, ma anche altri ‘colossi’ del settore eventi come Germania, Regno Unito e Francia con futuro migliore per il 2025.

Lo scaglionamento – sottolinea il giornalista – necessita per offrire alle famiglie la possibilità di viaggiare in più periodi ed evitare la concentrazione dei flussi in determinati periodi che spesso rappresentano un problema per la destinazione e le strutture stesse. Questa concentrazione – continua Glaviano – può essere gestita attraverso politiche di redistribuzione dei flussi su periodi diversi o più lunghi perchè esiste un mercato fuori dalla stagione principale, più piccolo ma con un grande potenziale di crescita sulla quale investire per la sostenibilità dell’intero sistema.

Quindi occorre “destagionalizzare” l’offerta con uno sforzo comune offrendo formule di turismo lento e sostenibile, responsabile ed eco-culturale, enogastronomico e del benessere – stigmatizza l’assessore al turismo Elvira Amata. Se poi guardiamo anche al cambiamento climatico possiamo dire che la quota estera in Italia risulta più incisiva nei mesi primaverili, a settembre e ottobre, ricordando che durante le vacanze estive i turisti nel Bel Paese raggiungono un numero maggiore per quanto riguarda gli interni – conclude il titolare dell’assessorato regionale al turismo.

A coordinare e introdurre i lavori della conferenza nazionale giovedì 14 marzo con inizio alle ore 17,00 il giornalista Giacomo Glaviano. Sono previsti i saluti del Sindaco della Città Metropolitana Roberto Lagalla, del giornalista Giorgio Fiammella (Presidente Associazione Culturale Kermesse), Salvatore Piscopo (amministratore Logos Comunicazione e Immagine), Matteo Ruvolo, Sindaco di Ribera, “Città delle Arance”.

Seguiranno gli interventi programmati di Sandro Pappalardo Enit – Agenzia Nazionale del Turismo, Alfonso Lo Cascio, giornalista (presidente regionale BCsicilia), Mario Liberto, giornalista (direttore Sicilia Agricoltura),Tommaso Romano, professore e cultore antropologia (presidente Accademia di Sicilia), Massimo Midiri Rettore Università di Palermo, Elvira Amata, assessore regionale al turismo.

A trarre le conclusioni sarà il Presidente della Regione Renato Schifani che con il suo Governo ha dato una corsia preferenziale a destagionalizzare il turismo in Sicilia, come preannunciato alla Bit di Milano, che trova il supporto della Federazione Nazionale dei Giornalisti Fijet, così come prevede lo statuto della Federazione Mondiale.

Successo a Bagheria del Corso di Potatura organizzato dall’A.N.A.S. zonale di Collesano

Si è concluso con un ottimo risultato il corso di potatura in “Olivicoltura fra tradizione e innovazione” organizzato dai docenti, dottori agrari Alessandro e Santo Agnello, dell’assistenti di campo dott. Antonino Noto e Antonino Vara e dall’esperto potatore Isidoro Mancino: tutti appartenente all’A.N.A.S. Italia zonale di Collesano. L’evento è stato voluto fortemente dal Presidente dott. Pietro Pagano dell’A.P.S. Natura e Cultura di Bagheria, grazie al finanziamento del progetto inserito nella “Democrazia Partecipata” per l’anno 2023/2024 del Comune di Bagheria. Il corso ha richiamato numerosi partecipanti, desiderosi di approfondire le innovative tecniche di potatura applicate all’olivo.

La formazione, sviluppata in due giornate, tra 8 e 9 marzo ha combinato una parte teorica in aula presso il Centro Studi di Bagheria e una parte pratica direttamente nell’agriturismo Rajata sempre nel territorio di Bagheria. I corsisti, al termine delle 12 ore di corso, hanno ricevuto, per il loro impegno, un attestato di partecipazione. Gli iscritti hanno approfondito le tecniche di potatura in olivicoltura, partendo dalla biologia, fisiologia e nutrizione della pianta con particolare riferimento allo sviluppo vegeto-produttivo dell’olivo, la potatura e le forme di allevamento a confronto, fra tradizione e innovazione meccanizzazione e macchine operatrice con particolare riferimento alle operazioni di potatura e gestione dei residui di potatura, cantierizzazione delle operazioni colturali e di sicurezza degli operatori Dlgs. 81/08.  Il Presidente Pietro Pagano ha espresso soddisfazione per il successo del corso, sottolineando l’importanza di diffondere tecniche innovative e sostenibili in agricoltura, annunciando anche il prossimo corso d’innesto su piante da frutto, che si terrà sempre a Bagheria nel mese di Maggio. La partecipazione attiva dei corsisti, più di 25, testimoniano l’impegno profuso dell’A.N.A.S. Italia zonale di Collesano, per offrire opportunità di formazione di alta qualità per gli operatori del settore agricolo, promuovendo al contempo pratiche sostenibili ed efficienti da diversi anni nel territorio siciliano. Un segnale positivo che indica un crescente interesse verso l’agricoltura e le sue innovazioni, creando nuove figure nel campo della potatura offrendo diverse possibilità lavorative che le aziende agricoli richiedono all’A.N.A.S. Italia.

Petralia Soprana, cambio in Giunta: lascia Giovanna Cerami ed entra Antonio Cerami

La Giunta comunale si rinnova. Entra Antonio Cerami in luogo dell’assessora Giovanna Cerami che si è ritirata per motivi personali. Un avvicendamento programmato, considerato che Giovanna già da qualche tempo aveva comunicato di volersi ritirare “per sopraggiunti motivi personali e familiari” che le impediscono di assicurare il massimo impegno come ha sempre fatto.

Nella lettera di saluto ha avuto parole di stima per il sindaco Macaluso e di ringraziamento verso tutti coloro con i quali ha collaborato in questi anni di impegno politico e amministrativo.

Al suo posto è stato chiamato Antonio Cerami, già assessore nella precedente legislatura con Pietro Macaluso. Cerami ha avuto affidate le stesse deleghe di Giovanna e si occuperà di Servizi Socio Assistenziali, Pari Opportunità, Famiglia, Politiche Sociali, Pubblica Istruzione e Politiche giovanili.

Alla fine della cerimonia di giuramento, avvenuta questa mattina alla presenza del segretario comunale Salvatore Somma, il sindaco Macaluso ha ringraziato Giovanna Cerami per il proficuo lavoro fatto e per l’impegno costante che ha dedicato al Comune di Petralia Soprana ed ha augurato buon lavoro al neo assessore Antonio Cerami.

Collocate rastrelliere per biciclette nelle scuole di Cefalù e Campofelice di Roccella

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Il livello d’inquinamento dell’intero pianeta è un dato sempre più allarmante che si percepisce in ogni ambiente anche con la semplice osservazione e senza scomodare rilevamenti tecnici. Tra le diverse forme d’inquinamento risulta particolarmente nociva quella atmosferica, soprattutto nei centri urbani a causa dell’intenso traffico veicolare associata all’intensità demografica.

In diverse realtà urbane (purtroppo assai raramente nel nostro territorio) si realizzano opere e infrastrutture nel tentativo di favorire mobilità alternative come l’uso della bicicletta sebbene gli ostacoli da superare, soprattutto culturali, sono decisamente complessi.

In ambito scolastico sono numerosi i momenti didattici che vertono alla conoscenza dell’attuale livello d’inquinamento ma conoscere non sempre equivale all’acquisizione di consapevolezza; in effetti, il passaggio dalla teoria alla pratica, troppo spesso, è un processo trascurato quando non è del tutto ignorato.

Ciò che è in programma il 12 e 13 marzo a Cefalù e Campofelice di Roccella è proprio un tentativo di trasportare ciò che si acquisisce con lo studio nella vita reale offrendo la possibilità di aprirsi, con azioni concrete, ad un processo di trasformazione nel tentativo di provare a far qualcosa, se pur piccola, per il nostro pianeta.

Ed è proprio su questa premessa che si è costruita, in seno al Consiglio d’Istituto, l’idea sviluppatasi con un partenariato guidato dalla preside dello Jacopo del Duca Diego Bianca Amato Antonella Cancila che ha coinvolto attivamente i Sindaci di Cefalù Daniele Tumminello e Peppuccio Di Maggio di Campofelice di Roccella, ma persino privati cittadini come il cefaludese Herman Geraci ed il campofelicese Daniele Puccio.

La preside, Antonella Cancila, cogliendo in pieno lo spirito del “Progetto rastrelliere: a scuola con la testa, con il cuore e con le gambe!” nato e sviluppatosi in seno al Consiglio d’Istituto, ha coinvolto anche il liceo classico Mandralisca con lo spirito di travalicare l’ottica di un solo Istituto scolastico, e con l’aiuto dei due sindaci, farlo diventare un progetto di comunità, o meglio ancora, del territorio poichè il progetto potrebbe anche aprire la strada per ulteriori sviluppi nelle comunità di provenienza degli studenti prevalentemente pendolari.

Allo scopo di far cogliere il senso del progetto agli studenti ed alle comunità, sono stati previsti 4 incontri aperti al pubblico che si svolgeranno il 12 e 13 marzo ripetendo lo stesso programma: il primo alle ore 8,20 si svolgerà presso la sede centrale dell’Istituto scolastico a Cefalù accessibile da via dei Mulini ed il secondo, alle ore 11,30, nella sede del Liceo Artistico in via del III Millennio; mercoledì 13 si ripeterà lo stesso evento, alle ore 8,30 con il biennio e poi alle 11,30 con il triennio, presso l’aula consiliare del comune di Campofelice di Roccella consentendo così la partecipazione di tutti gli studenti dello scientifico. In questo modo saranno in centinaia gli studenti della scuola secondaria di secondo grado che parteciperanno all’evento che sarà comunque aperto alle comunità.

La preside Antonella Cancila, insieme ai sindaci Daniele Tumminello e Peppuccio Di Maggio interverranno all’evento come relatori e si affronteranno anche alcuni aspetti psicologici dei processi di trasformazione, ma il posta dell’ospite d’onore sarà occupato da Beppe Scotti, autore del libro “Il cercatore. La mia storia di crescita attraverso lo sport nella natura selvaggia”scritto con Elisa Racchetti ed edito nel 2021 da Ultra sport.

Parlare di Beppe Scotti non è facile per la poliedricità del suo personaggio: egli infatti ha un curriculum atletico ed imprenditoriale decisamente variegato. Scotti è un atleta, un brillante imprenditore del food; speaker per eventi aziendali e per importanti convegni e corsi formativi. E’ business coach e grazie alla sua visione ha aiutato molti imprenditori a trovare nuove prospettive di sviluppo del proprio business; è imprenditore agricolo e apicoltore; ex paracadutista militare e civile.  Nel suo libro si racconta quando a quarant’anni si ritrova, per regolamento, alla fine della sua carriera di rugbista e, in quel momento, la delusione per il senso della perdita della squadra diventa lo spunto per dimostrare a sé stesso che non è mai troppo tardi per un nuovo inizio. Incontra la corsa per caso, e da quel giorno, la sua vita cambia. La pratica del running si traduce per lui in un percorso introspettivo di crescita: si allena da autodidatta, rivoluziona l’alimentazione, scopre nuove energie fisiche e mentali. A soli tre mesi dalla prima corsetta porta a termine una 50 chilometri. La fatica lo affascina e Beppe cerca di spingere il limite sempre più in là: ecco le 100 chilometri, le ultramaratone, gli ultratrail tra deserti e montagne, le ultracycling, le scalate himalayane. E infine le adventure race: gare-spedizioni negli angoli più sperduti del globo di cui Beppe è tra i pochissimi specialisti italiani.

Ci sono anche le sconfitte e gli errori, ma sono proprio queste le tappe più importanti sulla strada del miglioramento continuo. Il suo libro racconta la storia di una ricerca: dei propri limiti, di una forza interiore, di un equilibrio. E dimostra che il talento non è indispensabile per compiere un’impresa.

Beppe Scotti si racconterà agli studenti per diffondere un messaggio che non è legato solamente alla possibilità di contribuire al benessere condiviso attraverso mobilità alternative, ma si spenderà per aiutare ognuno a rivedere il concetto stesso di fatica che spesso impedisce ogni forma di cambiamento.

Il miglioramento continuo è uno dei suoi punti cardine ed è un valore che può interessare l’individuo così come può essere coltivato in qualsiasi organizzazione pubblica o privata.

Beppe Scotti si definisce un “cercatore” e, nel suo cammino, l’idea del miglioramento continuo lo ha reso una persona diversa, facendolo crescere come uomo, come atleta e come imprenditore.

La sua prossima importante avventura sarà in estate quando il 15 luglio partirà con un kayak in coppia con l’amico Telemaco gareggiando per 1000 miglia sullo Yukon River al confine tra il Canada e l’Alaska.., ma questa è un’altra storia il cui anticipo vale la pena ascoltarlo direttamente dalle sue parole.

Nelli Minneci

Collesano, Mattia Antonio Fiorentino e Gabriele Peri entrano a far parte dell’Orchestra del Teatro Massino di Palermo

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Due nuove leve madonite entrano a far parte dell’Orchestra Kids e Youth del Teatro Massino di Palermo. Mattia Antonio Fiorentino al sax contralto e Gabriele Peri al sassofono hanno partecipato alle selezioni per l’ammissione alla rinomata orchestra dello storico teatro del capoluogo siciliano il 3-4 febbraio.

La loro bravura e il loro talento li ha sempre contraddistinti, i due giovani collesanesi, paese nel cuore delle Madonie, si son formati e son fioriti all’interno della storica banda cittadina Pierluigi da Palestrina.

Il presidente Salvatore Duca, i soci e i componenti tutti augurano loro buon cammino fra le note preziose della musica e della vita.

L’associazione di Collesano continua nella sua opera di didattica musicale e ha istituito una scuola di formazione aperta a tutti, grandi e piccini.

“Una storia triste”: a Palermo conferenza per ricordare Cosimo Cristina il giornalista/ragazzino ucciso dalla mafia

Organizzato dal Club Culturale Andromeda e dall’Università Popolare si terrà lunedì 11 marzo 2024 alle ore 17,00 presso la Sala Marseau ai Cantieri culturali alla Zisa (di fronte Cinema Vittorio De Seta) in via Paolo Gili a Palermo, una conferenza tenuta da Alfonso Lo Cascio, giornalista e Presidente regionale BCsicilia dal titolo “Una storia triste, In ricordo di Cosimo Cristina il giornalista/ragazzino ucciso dalla mafia”. Presentazione di Salvo Abbruscato, Presidente del Club Culturale Andromeda.

“Con spirito di assoluta obiettività, in piena indipendenza da partiti e uo­mini politici, ci proponiamo di trat­tare e discutere tutti i problemi inte­ressanti dell’Isola, avendo come nostro motto: senza peli sulla lingua. Tutto questo perché noi vogliamo che la Sicilia non sia solo quella fol­cloristica delle cartoline lucide e stereotipate, né quella delle varie figurazioni a roto­calco e di certa stampa deteriore, per intenderci la Sicilia di Don Calò Vizzini e di Giuliano, ma la Sicilia che faticosamente si fa strada come pulsante cantiere di lavoro e di rin­novamento industriale”. Si legge così nell’editoriale del primo nume­ro di “Prospettive Siciliane”, il giornale da lui fondato, e dalle cui colonne a­veva probabil­mente firmato la pro­pria condanna a morte. Cosimo Cristina sembra tracciare il suo pro­filo: un cronista onesto, brillante, “senza peli sulla lingua”, che verrà ucciso per aver detto veri­tà scomode e il solo torto di amare la propria terra, di privilegia­re la verità e la giu­stizia e di credere che la legalità fosse più forte di qual­siasi potere criminale.

Quella di Cosimo è la storia di un giornalista scomodo.

Cosimo Cristina nasce a Termini Imere­se l’11 agosto 1935. Tra il 1955 e il 19­59 collabora come corrispondente per il giornale L’Ora di Palermo, per Il Giorno, per l’agenzia Ansa, per il Corriere della Sera, per Il Messaggero e per Il Gazzettino. Nel ’59, fonda il settimanale “Prospettive Siciliane”. La rivista  racconta la mafia di Termini e della Madonie in anni in cui molti non osavano nemmeno nominarla. Ini­ziano per Cosimo le minacce e le querele. Tante le inchieste da lui condotte: l’omicidio del sindaca­lista Salvatore Carnevale e del sa­cerdote Pasquale Culotta, avvenuta a Cefalù nel 1955, la morte di Ago­stino Tripi a Termini Imerese, il pro­cesso per l’omicidio di Car­melo Gial­lombardo. Il pome­riggio del 5 mag­gio 1960, ad appena 25 an­ni, Cosimo Cristina è ritrovato privo di vita nel tun­nel ferroviario di contrada Fossola, tra Termini e Tra­bia. Non viene nemmeno disposta l’autopsia: per gli inquirenti si tratta di suici­dio. La Chiesa vieta di celebrare i funerali. Ma i dubbi già allora erano tan­ti, qual­cosa non quadrava. Ma quella mafiosa era negli Sessanta del secolo scorso la cultura dominante: una spessa coltre di o­blio venne ste­sa sul giovane che venne vergognosamente dimenti­cato.

Nel corso degli ultimi anni vi è stato un lento recupero della memoria storica del coraggioso giornalista, attraverso inchieste su libri e giornali, come quello di Luciano Mirone, che nel volume “Gli insabbiati”, ricostruisce la vicenda processuale e racconta la storia del giovane Co. Crì. (come amava firmare i suoi articoli). Inoltre il lavoro di diverse scuole termitane che hanno incluso nei loro progetti sulla legalità la figura di Cosimo Cristina, l’intitolazione di una strada al giovane su proposta della rivista Espero, l’inserimento del pannello su Cosimo, da parte dell’Ordine dei Gior­nalisti di Sicilia, nella mostra dedicata ai cronisti italiani uccisi. E per  il cinquante­simo anniversario della mor­te del co­raggioso giornalista, il 5 maggio del 2010, su iniziativa della rivista Espero, insieme al Comune di Termini Imerese e all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, è stata col­locata una lapide nel luo­go in cui venne rinvenuto il corpo.

Cefalù, 8 marzo: all’ospedale Giglio parrucchieri in corsa per giornata della donna

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Docenti e allievi parrucchieri dell’ente di formazione Euromadonie, domani, in occasione della giornata internazionale della Donna, saranno al Giglio di Cefalù per offrire una piega gratuita a tutte le pazienti ricoverate. L’iniziativa è coordinata dal servizio infermieristico, diretto da Stefania Vara, e condivisa dal management della Fondazione con lo scopo di migliorare l’attenzione e la cura della persona anche durante il ricovero.

I docenti e gli allievi parrucchieri saranno accompagnati da Francesco Ognibene, direttore dell’Euromadonie, e da Eliana Romanotto, direttrice della sede di Termini Imerese. Sono già 40 le pazienti ricoverate che hanno aderito all’iniziativa, denominata “Ben_Essere in corsia” che si terrà tra le ore 10 e le ore 14.

“Riproponiamo questo progetto – dice Stefania Vara  – avendo riscontrato già lo scorso Natale l’apprezzamento delle nostre pazienti”.

 

Cefalù, un mese di marzo fitto di iniziative culturali dedicate alla donna

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Mese di marzo fitto di iniziative culturali dedicate alla donna quello di Cefalù. Mentre le strade si riempiono di turisti senza nemmeno attendere che la stagione primaverile faccia il proprio ingresso ufficiale e trionfale a ridosso delle vacanze Pasquali, le istituzioni civili e culturali della cittadina e del comprensorio hanno dato vita ad un ricco programma imperniato sull’universo femminile in varie declinazioni con proposte rivolte anche agli studenti delle scuole superiori per sensibilizzare sin dagli anni della formazione alla parità di genere e alla cultura del rispetto.

Proprio alle giovani donne, studentesse che sognano un futuro nello spazio è dedicato un incontro divulgativo promosso dalla Fondazione Gal Hassin e programmato la mattina del 7 marzo presso il Liceo Ginnasio Mandralisca. Gli incontri, aventi come titolo “Women and Girls in Astronomy“, hanno preso il via il 10 febbraio e si sono svolti in più sedi scolastiche, oltre che nei locali della Fondazione che ha sede a Isnello. Curatrice è la dottoressa Sabrina Masiero, responsabile della comunicazione nonché delle attività didattiche e divulgative della fondazione. Your Future in Space è il più ampio progetto dell’ I.A.U. International Astronomical Union, volto a ricordare il grande contributo delle donne nella scienza dalle origini ad oggi, al fine di valorizzare le figure di scienziate donne del passato e di favorire l’approccio e l’interesse delle giovani alle professioni scientifiche nel presente.

Sempre il 7 marzo, alle ore 17 presso l’Aula Consiliare del palazzo di città avrà luogo una Tavola Rotonda incentrata sul servizio pubblico del Consultorio Familiare organizzata e moderata da Laura Modaro, alla guida dell’ Assessorato alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Cefalú. Fra i contributi anche quello della Archivista Michela D’Angelo, che ricorderà la battaglia per l’approvazione della legge istitutiva dei consultori familiari portata avanti negli anni ’70 da Liliana Barca, dirigente dell’Udi, Unione Donne Italiane, e punto di riferimento per le donne impegnate nella lotta per la parità e l’autodeterminazione.

L’ 8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne, l’Amministrazione Comunale si fa promotrice di due eventi, entrambi presso la sala consiliare del palazzo di città: alle ore 10 il professore Antonio Franco, Assessore alla Cultura e Istruzione modererà l’incontro sul tema Impegno e professionalità delle donne per la legalità e i diritti, con interventi del magistrato Michaela Raimondo, Gip presso il tribunale di Agrigento, e di Elena Barreca, avvocato dal brillante percorso di studi, di recente nominata Dirigente della squadra mobile della Questura di Enna. Due figure femminili di rilievo nel mondo civile che hanno frequentato il liceo classico Mandralisca di Cefalù.

Durante la manifestazione verrà inoltre presentata l’edizione 2023-2024 del progetto Frank Di Maio – Mafia Delenda, nel quale si configura l’assegnazione della Borsa Di Studio Frank Di Maio, dedicata al magistrato scomparso nel 2013 che presso il Liceo Ginnasio Mandralisca aveva compiuto gli studi superiori e conseguito la maturità classica.

Nel pomeriggio della stessa giornata l’Amministrazione Comunale intitolerà due spazi della città rispettivamente alla poetessa Luciana Frezza e alla scrittrice Elvira Guarnera; a seguire la cittadinanza è invitata nuovamente nell’aula consiliare dove alle ore 17.30 avrà inizio l’incontro promosso dall’assessorato cittadino alla cultura e istruzione su due grandi figure di donne letterate fortemente legate a Cefalù : Luciana Frezza, poetessa e traduttrice per importanti editori del 900 ed Elvira Guarnera, prima donna a diplomarsi al Liceo Mandralisca e autrice di intense liriche ai primi del ‘900, relatrici la professoressa Rosalba Gallà e la presidente del consiglio di Biblioteca Comunale, Santa Franco, con vari contributi di familiari delle poetesse e letture di Stefania Sperandeo e Giuseppina Palumbo. L’ assessore alla Cultura prof. Antonio Franco aprirà l’evento con un intervento che ripercorre gli esempi di toponomastica al femminile a Cefalù.

Anche il calendario di eventi dedicati alle donne dalla Fondazione Mandralisca prende il via l’8 marzo nel salone delle feste della casa museo di via Mandralisca che ospiterà, alle 18, la conversazione in musica a cura della Fidapa di Cefalù; La formula è quella del concerto intervallato da narrazioni e notizie, aneddoti e informazioni sui brani e sugli strumenti tradizionalmente utilizzati per eseguirli. Al prezioso fortepiano già della baronessa Francesca Parisi di Mandralisca sarà il maestro Diego Cannizzaro.

Il 23 marzo sarà invece la volta di una conferenza sul tema “figure femminili nella collezione archeologica del Museo Mandralisca”, che sarà tenuta dalla dott.ssa Maria Teresa Rondinella. Appuntamento alle ore 18.

Barbara De Gaetani