Aggiudicato l’appalto per l’Interporto di Termini Imerese

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Partono i lavori per realizzare la più grande infrastruttura della Sicilia occidentale, l’interporto di Termini Imerese. E’ stata aggiudicata la gara per la progettazione, realizzazione e per la gestione dell’opera per un importo di circa 75 milioni di euro.
L’opera è stata appaltata a un raggruppamento di imprese guidato da Tecnis spa e del quale fanno parte anche Cogip spa, Sintec spa e Notarimpresa spa. 
Secondo il progetto, 60 milioni circa sono destinati a coprire le spese relative ai lavori. Il resto dovrebbe comprendere i costi per gli espropri, le spese tecniche, gli imprevisti e le somme a disposizione.

L’appalto – che comprende una quota di cofinanziamento privato che ammonta a 14 milioni – prevede la concessione per la costruzione e poi la gestione dell’interporto. La concessione – a partire dalla firma del contratto – avrà una durata di 25 anni.
“Si tratta di un’infrastruttura – sostiene il presidente di Sis, Società degli Interporti Siciliani, Alessandro Albanese – che rivoluzionerà il sistema dei trasporti di merci in Sicilia. Un punto di svolta per lo sviluppo economico non solo del polo industriale di Termini Imerese, ma di tutto il circuito della Sicilia”.
La formula del cofinanziamento mira a coinvolgere i privati e perciò a garantire la sicurezza e la velocità nella realizzazione dell’opera e l’efficienza nella gestione.
Queste le prossime tappe: “Fra un paio di mesi – spiega il responsabile unico del procedimento, Francesco Di Salvo – il raggruppamento di imprese potrà cominciare la progettazione definitiva e poi l’esecutiva. Entro giugno 2014 l’inizio dei lavori, che dovrebbero durare 18 mesi”.
“La realizzazione dell’opera darà lavoro a un centinaio di persone per due anni. Questo – secondo il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato – fa tirare un sospiro di sollievo alla città e al territorio. La Regione Siciliana – ha concluso Burrafato – deve realizzare politiche pubbliche di sostegno del trasporto locale affinché l’investimento di cui ci stiamo occupando sia realmente produttivo di lavoro e ricchezza per Termini Imerese e per la Sicilia tutta”.
L’opera servirà a mettere in collegamento lo scalo ferroviario, l’autostrada, il porto, insomma sarà uno snodo fondamentale per la logistica, per abbattere le distanze da coprire su gomma, in nave, su rotaia, in aereo.
L’interporto sarà dotato di un terminal ferroviario che potrà consentire un elevato livello di integrazione e coordinamento tra Strada, Ferrovia, Mare e dalla combinazione Strada-Mare e dalla combinazione tra Strada-Ferrovia. Il progetto prevede che l’interporto si estenderà nella fascia di territorio compresa tra il porto di Termini Imerese e il fiume Himera all’interno della cosiddetta terza fase dell’Area di Sviluppo Industriale. In questa ampia zona si svilupperanno i quattro poli dell’interporto.
1) Il Polo Direzionale ospiterà la sede degli uffici amministrativi e direzionali dell’interporto e le imprese principali che operano nel settore della logistica, una foresteria/motel e aree di ristorazione per gli autotrasportatori. E ancora parcheggi e aree di servizio. Il Polo Direzionale sorgerà nell’area che ospitò il sogno industriale degli Enti Economici, e cioè laddove oggi ci sono gli scheletri della ex Chimed.
2) Il Polo di stoccaggio, dove verranno raccolte le unità di carico in attesa del trasporto (stradale, ferroviario o marittimo) verso la destinazione finale.
3) Il polo intermodale, sede del terminal ferroviario, sede dei servizi di scambio tra strada e rotaia.
4) Il polo logistico, l’area cioè destinata alle operazioni di raccolta, distribuzione e stoccaggio delle merci, composizione e scomposizione delle unità di carico e destinata comunque a tutte le altre eventuali operazioni e funzioni di tipo logistico.
Per ogni polo sono state progettate le seguenti reti:
1) reti mobilità: stradale, ferroviaria e movimentazione
2) reti idrauliche: impianto adduzione acque, fognario acque bianche, fognario acque nere, antincendio
3) reti elettromagnetiche: elettrica, video sorveglianza, informatica
4) reti termomeccaniche: impianti di climatizzazione
Arriva al traguardo un percorso cominciato nel 2009 quando una delibera del Cipe ha approvato il progetto preliminare.
Nel gennaio del 2010 è stata pubblicata la delibera del Cipe, comitato interministeriale programmazione economica. Poi la pubblicazione del bando. Nell’aprile del 2011 il bando è stato trasmesso e poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Unione europea e Repubblica Italiana. Oggi l’aggiudicazione.