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L’appello del WWF per salvare i nidi delle tartarughe marine, ecco come fare

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Sono già 15, dal 23 maggio, i nidi di tartaruga marina Caretta caretta nelle spiagge di Sicilia censiti dai volontari del WWF Sicilia.

Il WWF invita tutti i cittadini a collaborare per incrementare l’identificazione dei nidi di questa iconica specie presente nei nostri mari da millenni ma oggi a forte rischio di estinzione.

Chiediamo a chi lavora o si reca per ragioni sportive, ludiche o turistiche nelle spiagge isolane a controllare la sabbia dell’arenile se presenta alcune tracce facilmente identificabili come nella foto in tabella.

Invitiamo inoltre lidi e strutture turistiche e ricettive vicino alle spiagge a comunicarci l’intenzione di partecipare al progetto tartarughe, esponendo una tabella descrittiva che verrà posizionata dai volontari del WWF.

Per saperne di più e partecipare attivamente alla ricerca e successiva tutela del nido basta mettersi in contatto con il gruppo tartarughe marine del WWF Sicilia Nord Occidentale inviando una mail a: [email protected] e/o visitando il sito dell’associazione wwfsicilianordoccidentale.it 

Termini Imerese: il Tenente di Vascello, Francesco De Giglio è il nuovo comandante della Guardia Costiera

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Si è svolta oggi, alla presenza del Direttore Marittimo della Sicilia Occidentale e Capo del Compartimento Marittimo di Palermo, Contrammiraglio Raffaele Macauda, la cerimonia di passaggio di consegne al Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Termini Imerese tra il Tenente di Vascello Luca TURRISI e il Tenente di Vascello Francesco De Giglio. La cerimonia ufficiale è stata tradizionalmente aperta a tutta la cittadinanza e con la partecipazione delle Autorità religiose, militari, civili del circondario.

Il Comandante Turrisi, nel discorso di saluto tenuto stamattina, ha voluto ringraziare il personale in servizio presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Termini Imerese e presso il dipendente Ufficio Locale Marittimo di Cefalù per l’egregio impegno profuso durante il suo periodo di Comando.

Il Comandante Turrisi ha sottolineato l’importante ruolo svolto per il territorio dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Termini Imerese, continuando a confermarsi quale sicuro punto di riferimento ed affidabile epicentro delle diverse articolate attività di Istituto che all’Ufficio fanno quotidianamente capo, soddisfacendo appieno tutte le esigenze della collettività, dell’utenza portuale e di quanti nel mare e dal mare traggono sostentamento.

Il Tenente di Vascello Francesco De Giglio, nel ringraziare il Comandante Turrisi per la disponibilità e per il lavoro svolto, ha manifestato l’intenzione di proseguire sulla rotta tracciata dal predecessore assicurando il massimo impegno a servizio del cluster marittimo e portuale.

Poste Italiane presenta il progetto “Polis” a Gangi, attivo anche uno spazio per il coworking

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Postazioni di lavoro, spazi di riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi con fruizione aperta ai privati, alle aziende e alla pubblica amministrazione. Uno spazio di lavoro condiviso dotato di ogni comfort e servizio. Poste Italiane e il Comune di Gangi hanno annunciato l’avvio del progetto Polis, un nuovo modello di ufficio postale, con postazioni dedicate al coworking realizzate nei locali sopra l’ufficio postale di Salita Cammarata. Locali moderni che sono stati appositamente ristrutturati e dotati anche di ascensore.

Gangi, è uno dei comuni in Sicilia individuato da Poste Italiane per un progetto innovativo – ha detto il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – i locali di Salita Cammarata, nel cuore del nostro centro storico, sono stati adibiti al coworking. Un luogo dove professionisti e giovani potranno usufruire di uno spazio lavorativo comune così da poter ammortizzare costi e condividere esperienze ma anche attrezzature. Un contenitore utile che sicuramente potrà diventare punto di riferimento e volano di crescita per tutto il comprensorio Madonita. Il comune di Gangi con fondi propri ha realizzato un ascensore per abbattere le barriere architettoniche. Inoltre per eventi limitati il Comune potrà utilizzare la terrazza panoramica sopra l’edificio. Il mio ringraziamento a Poste Italiane per aver creduto e investito nella nostra comunità e ancora ad Alberto Russo, responsabile relazioni istituzionali territoriali Sicilia, Davide Tusa, collaboratore relazioni istituzionali Sicilia, Antonella Meli Agency e Facility macro area immobiliare Sicilia e Pietro Orlando responsabile affari legali Sicilia”.

Il progetto Polis di Poste Italiane mira a realizzare una rete di coworking diffusa, digitalizzata, accessibile e immediatamente disponibile in tutta Italia.

Incontro tra CIAC E ZIT: imprenditori delle aree industriali di Termini Imerese e Carini tentano di fare squadra

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Le associazioni che riuniscono gli imprenditori delle più importanti aree industriali del Palermitano fanno squadra. Negli uffici dell’Irsap, Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, all’interno dell’assessorato regionale alle Attività produttive, alla presenza del commissario straordinario Marcello Gualdani, è stata posta la prima pietra di un percorso di collaborazione tra il Ciac, Coordinamento imprenditori area Carini, rappresentato dal presidente Giuseppe Pezzati e la Zit, associazione delle imprese operanti nella zona industriale di Termini Imerese, rappresentata dal presidente Nino Russo, presidente anche della sezione impianti e opere nonché vice presidente del comitato Pmi Sicindustria Palermo.

Per il Ciac è intervenuto il presidente Pippo Pezzati. “Le imprese stanno comprendendo che – ha detto – l’unione fa la forza; stiamo crescendo e crescendo si diventa più forti. Siamo qui per iniziare a dialogare con le altre aree industriali, con l’obiettivo finale di difendere le nostre eccellenze e il lavoro degli imprenditori siciliani e un domani, magari, creare il Cias, Coordinamento imprenditori area Sicilia”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente degli imprenditori di Termini Imerese Nino Russo, della Zit. “Abbiamo lo stesso scopo – ha spiegato – ovvero portare avanti le istanze di tutte le imprese che operano nelle nostre aree industriali, anche quelle non associate. Abbiamo quindi interessi comuni con la zona industriale di Carini. Inoltre, partiamo bene anche perché nel corso di questo nostro primo incontro è emerso chiaramente che tra noi non ci sono sentimenti di invidia e gelosia e questo vuol dire già tanto. Io infatti ho sempre sostenuto che il benessere sia una cosa contagiosa quindi se qualcun altro nel comprensorio va più avanti di noi, fa meglio di noi, dobbiamo essere ottimisti. Cercheremo di fare più strada possibile insieme”.

L’incontro è avvenuto alla presenza del commissario Gualdani perché “avere il cappello dell’Irsap per gli imprenditori è importante”, dato che l’Irsap è uno degli interlocutori con cui le due associazioni si interfacciano continuamente. “Ci sono voluto essere – commenta il commissario Marcello Gualdani – perché conosco la serietà delle persone che sono sedute al tavolo con me e che rappresentano le due associazioni di riferimento degli imprenditori delle due zone produttive più importanti della Sicilia Occidentale. L’idea è brillante e io come commissario non posso non sposarla. Metterò sempre il tappeto rosso agli imprenditori seri che creano lavoro e che difendono il lavoro anche degli altri. Quando fanno fronte comune diventano più forti e anche l’Irsap ne giova perché si possono fare delle battaglie costruttive insieme”.

L’incontro è stato l’occasione anche per apprendere che l’Irsap ha chiesto al prefetto, all’Anas e al commissario di governo per l’autostrada A19, Renato Schifani, di autorizzare il completamento dei lavori della rotatoria dell’agglomerato industriale di Termini Imerese, attualmente fermi a causa della chiusura dello svincolo autostradale. Per affrontare la tematica il commissario Gualdani ha chiesto di convocare il Comitato operativo viabilità, passaggio necessario per far ripartire il cantiere. L’ente vorrebbe rendere fruibile la rotatoria prima dell’inizio della stagione estiva per garantire più sicurezza alla circolazione stradale.

Giornale di Cefalù. “Educatore, Maestro, Testimone”: una antologia degli scritti di Giovanni Sottile

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Una antologia degli scritti di Giovanni Sottile “educatore, maestro, testimone”, per i tipi delle edizioni Arianna, è stata presentata al Teatro Cicero per raccogliere in 230 pagine gli scritti di un testimone del nostro tempo, scomparso nel 2016. Ad un testimone bastano poche parole “per trasmettere un messaggio di cambiamento, di una nuova esperienza di vita con la certezza che il seme, anche se ignorato, presto o tardi, darà frutti”. A cogliere la molteplicità degli impegni di Sottile nella scuola (docente e dirigente del Liceo Mandralisca), nella Chiesa (Presidente Azione Cattolica), nella cultura (Fondazione Mandralisca), nella vita sociale in genere, gli interventi del sindaco di Cefalù Daniele Tumminello e del sindaco di Castelbuono Mario Cicero, il vescovo Giuseppe Marciante, il presidente dell’Azione Cattolica Giuseppe Salvaggio, il preside Vincenzo Guarneri, Luigi Spinosa della Fondazione Mandralisca; ed ancora Franco Venturella, Antonio Franco, Maria Antonietta Spinosa, fra’ Salvatore Vacca, Giovanna Guarcello, Giovanni Prisinzano, Salvatore D’Anna, la Corale Maria Elisa Di Fatta, la moglie Giuseppina Li Vecchi Sottile e Giuseppe Savagnone che ha definito Sottile al contempo un testimone del passato ed un rivoluzionario.Speciale “Elezioni Europee” dell’8 e 9 giugno. I numeri, i candidati: nessuno del comprensorio Cefalù, Madonie, Termini Imerese. Le curiosità: giustamente esclusa la possibilità di votare a 5 ragazzi e 7 ragazze che pur diventando maggiorenni nel 2024 compiono però 18 anni dopo il 9 giugno. Lavoro non stop per l’Ufficio Elettorale del Comune. “Statio Ecclesiae” della diocesi a Finale di Pollina presieduta dal Cardinale Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
Questi i servizi principali del Giornale di Cefalù – anno 41 n. 1796 – videonotiziario – web diretto e condotto da Carlo Antonio Biondo; da giovedì 6 giugno 2024 su facebook profilo Adriano Cammarata e sul canale you tube Carlo Antonio Biondo. Archivio Giornale su cammarataweb; link su tutti i social.

BCsicilia a Siracusa per le rappresentazioni classiche

Come ogni anno BCsicilia e l’Università Popolare parteciperanno alle rappresentazioni classiche che si tengono al teatro greco di Siracusa. Nelle date scelte, 7 e 8 Giugno 2024, sono state previste anche delle visite guidate ad Ispica, Licodia Eubea, al Dolmen di Avola e al Museo della Mandorla. Le partenze saranno da Palermo e Termini Imerese. Alle 11,30 è previsto l’arrivo ad Ispica. La città, chiamata Spaccaforno fino al 1934, era abitata in epoca tardo romana come dimostra il rinvenimento di una catacomba paleocristiana in località San Marco e una necropoli in contrada vignale San Giovanni. Ma fu a seguito del violento terremoto del 1693 che si modella la città moderna. La ricostruzione portò alla nascita di bellezze barocche rappresentate soprattutto dalle chiese e, in seguito all’arrivo del Liberty, alla creazione di veri e propri capolavori. Si visiterà Palazzo Bruno di Belmonte, opera di Ernesto Basile, massimo esempio del Liberty della provincia di Ragusa. Inoltre alla Basilica di Santa Maria Maggiore con gli affreschi di Olivio Sozzi e il Loggiato esterno del Sinatra, famoso anche perché è la piazza di Vigata negli sceneggiati tratti dai romanzi storici di Camilleri. Ci si sposta poi in Piazza Unità d’Italia con i suoi monumenti e la Chiesa madre. La scalinata fu il fulcro della scenografia del film “Divorzio all’italiana” che vinse il premio oscar come miglior sceneggiatura nel 1961. Si visita infine la Basilica della Santissima Annunziata con gli stucchi di Giuseppe Gianforma e il simulacro del Cristo con la Croce. Questa Basilica, insieme a quella di Santa Maria Maggiore, sono le protagoniste della Settimana Santa ispicese, un rito molto sentito che coinvolge migliaia di devoti. Dopo la degustazione con prodotti tipici, nel pomeriggio, si riprende la passeggiata con la visita al Belvedere lungocava che permette di vedere dall’alto il canyon di Cava Ispica. Si scende, attraversando il quartiere Cartidduni, nella zona archeologica di Cava Ispica e si visita il parco archeologico della Forza che racchiude i resti dell’antica fortezza di Spaccaforno, cittadella baronale che venne distrutta con i terremoto del 1693. I partecipanti si trasferiranno poi al Teatro Greco, per Rappresentazione classica dell’Aiace di Sofocle.

Il giorno dopo è prevista alle ore 9,00 la partenza per Licodia Eubea. Il paese costituisce un centro di grande fascino, sia per la peculiarità archeologica, evidente nei vari siti e nelle necropoli urbane ed extraurbane, sia per le testimonianze storico, artistiche ed architettoniche che vanno dal periodo medievale all’età della ricostruzione tardo barocca successiva al terribile terremoto del Val di Noto del 1693. La città prosperò particolarmente alla fine del medioevo, tanto da essere soprannominata “Palermo u picculi” ossia “piccola Palermo”, soprattutto grazie alla famiglia Santapau che ne governò come feudataria il territorio tra XV e XVI secolo. L’itinerario prevede la visita guidata alle rovine del Castello Santapau, da cui si gode un vasto panorama sul sottostante “borgo” (il quartiere più antico) e la visita alle maggiori architetture religiose del centro. Tra queste: la Chiesa Madre di Santa Margherita con il suo prospetto tardo rinascimentale, la Badia di San Benedetto e Santa Chiara, la Chiesa del Ss. Crocifisso con i suoi pregevoli stucchi dovuti alla famiglia dei Blanco. Si proseguirà poi con la visita agli esterni del Palazzo Mugnos, capolavoro di architettura tardobarocca, e al Museo archeologico “Antonio Di Vita” in cui sono custoditi molti reperti provenienti dai siti archeologici del territorio, in gran parte scavati dall’archeologo Paolo Orsi tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Nel pomeriggio è previsto il trasferimento ad Avola e la visita al Dolmen. Il termine “Dolmen”, che deriva dal bretone Dol (tavola) Men (pietra), sta ad indicare un monumento megalitico preistorico costituito da una tavola di pietra che poggia su tre o più massi di sostegno con funzione tombale o sacrificale. Viene datato intorno al III millennio a.C. e su di una estremità presenta un rettangolo orientato astronomicamente. Lungo i due lati corrono due solchi, canalette di scolo che si ricongiungono nel vertice leggermente spiovente. Alcuni studiosi hanno ritenuto tale forma geometrica come un “quadrante astrale” e che esso segni la posizione del sole nell’equinozio di primavera. Altre strutture simili sono stati segnalati a Cava dei Servi in territorio di Ragusa, a Cava Lazzaro (Rosolini), a Sciacca, a Butera, a Monte Bubbonia, a Mura Pregne (Termini Imerese).  Si prosegue con la visita al Museo della Mandorla di Avola e dei prodotti tipici. Il percorso culturale inizia da un campo espositivo che presenta le piante da frutto tipiche. Limoni, filari di Nero d’Avola, canna da zucchero e gli alberi di Pizzuta, Fascionello e Romana mostrano in concreto quali sono le produzioni che hanno reso la città di Avola all’avanguardia nella coltivazione e nella trasformazione agricola. Il museo è realizzato nella antica masseria della Famiglia Rametta, restaurata. All’interno del vecchio trappeto si trova un’ampia esposizione di attrezzi agricoli per la lavorazione della mandorla, una varietà pregiata e rinomata in tutto il mondo per il suo sapore dolce e delicato. Alle ore 19,30 al teatro Greco si prenderà parte alla seconda tragedia in programma: Fedra Ippolito portatore di Corona di Euripide. A conclusione della Rappresentazione classica è prevista la partenza da Siracusa.

Termini Imerese: riciclaggio e bancarotta fraudolenta, la Guardia di Finanza sequestra 400mila euro e una società, indagati quattro imprenditori

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I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura interdittiva e di sequestro preventivo emessa dal G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della Procura della Repubblica termitana, nei confronti di 4 soggetti, indagati, a vario titolo, per i reati di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, autoriciclaggio e riciclaggio.

Le indagini, condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo (Gruppo Tutela Mercato Capitali), avviate a seguito del fallimento di una società esercente l’attività di installazione di impianti idraulici e di condizionamento, avrebbero consentito di individuare, in capo agli amministratori di diritto e di fatto, specifiche responsabilità circa la distrazione di disponibilità finanziarie, nonché dell’intero complesso aziendale della fallita, in danno dell’Erario e dei creditori.

In particolare, l’approfondimento dei flussi finanziari, reso oltremodo difficoltoso dall’assenza di documentazione contabile, ha permesso di disvelare una condotta illecita, ideata e realizzata da un’unica regia riconducibile agli indagati, frutto di un’articolata pianificazione distrattiva, perpetrata anche mediante frequenti prelevamenti di denaro contante, finalizzata a proseguire l’attività imprenditoriale attraverso la costituzione di una nuova società, che rappresenta la continuazione aziendale della precedente, avente similare compagine
societaria e governance, nonché coincidenti sedi legali e operative e identici asset aziendali.

Con questo schema sarebbe stato accumulato un passivo fallimentare allo stato quantificato in oltre 230.000 euro. In considerazione degli elementi probatori raccolti nel corso delle investigazioni, il G.I.P. del Tribunale di Termini Imerese ha disposto per i 4 indagati, il divieto di esercitare attività d’impresa per la durata di un anno, nonché il sequestro preventivo di somme di denaro per 404.000 euro e del complesso aziendale della neo-costituita società.

La società sequestrata è stata affidata ad un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Termini Imerese.

Termini Imerese, al via la XI Edizione del Premio nazionale di poesia “Himera”. Entro il 10 giugno è necessario inviare i componimenti

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Al via la XI Edizione del Premio nazionale di poesia “Himera”, con una Sezione Speciale sull’Archeologia e i Beni Culturali ed Ambientali in Sicilia, promossa dall’Associazione Culturale Termini d’Arte, con il patrocinio morale del Comune di Termini Imerese. Una manifestazione che si è imposta nel tempo grazie allo straordinario lavoro portato avanti in questi anni dalla sua Presidente Rita Elia (nella foto).

Il premio si articola in 4 sezioni: Sez. A – Poesia inedita in Lingua Italiana (tema libero); Sez. B – Poesia inedita in Lingua Siciliana e nei Vernacoli d’Italia, affiancata da traduzione in italiano (tema libero); Sez. C – Raccolta di Poesia Edita in Lingua Italiana (pubblicata dal 2016 al mese di Gennaio 2024); Sezione Speciale Himera – Opere edite ed inedite, scientifiche e letterarie, incluse tesi di laurea e di ricerca, video-documentari, aventi per oggetto l’Archeologia e i Beni Culturali e Ambientali in Sicilia. Nelle Sezioni A, B i partecipanti, di età non inferiore ai 18 anni, possono partecipare ad entrambe le sezioni (con versamento delle rispettive quote) con un massimo di due componimenti poetici. Le opere dovranno essere scritte su foglio di carta bianca, font Times New Roman, corpo 12, con un massimo 36 versi, privi di firma o altro segno di riconoscimento. Dovranno essere inoltrati tramite plico raccomandato che dovrà contenere: copia della ricevuta del versamento della quota di partecipazione; n.5 copie per ogni poesia, in forma anonima; una copia firmata, indicando indirizzo email, contatti telefonici e inserendo la dicitura “Dichiaro che questo mio componimento poetico è frutto della mia creatività e alla data di invio è inedito e mai premiato in altri concorsi”.

In alternativa alla spedizione postale è possibile la partecipazione alle Sezioni A, B mediante l’invio dei testi poetici all’indirizzo email: [email protected] indicando nell’oggetto della mail “Premio Nazionale di Poesia Himera” e la Sezione/i alla quale si intende partecipare. Nella mail bisognerà allegare: copia/scansione della ricevuta del versamento della quota di partecipazione; gli elaborati relativi alle sezioni a cui si partecipa, in file distinti per ogni sezione, redatti in formato Word (doc/docx), font Times New Roman, corpo 12 e a loro volta in duplice copia, di cui: a) una copia anonima; b) una copia firmata, indicando indirizzo email, contatti telefonici e inserendo la dicitura “Dichiaro che questo mio componimento poetico è frutto della mia creatività e alla data di invio è inedito e mai premiato in altri concorsi”. Nella Sezione C si partecipa con l’invio di n° 5 copie dell’opera, di cui una completa di firma, dati dell’Autore, recapito telefonico, indirizzo email. Nella Sezione Speciale Himera si partecipa con una sola opera, inviando, presso l’indirizzo di cui all’articolo 16, una copia cartacea (completa dei dati dell’autore) e la ricevuta di versamento, mentre il file dell’opera va inoltrato al seguente indirizzo e-mail [email protected].

Il plico, contenente i lavori dei partecipanti e sul quale dovrà essere apposta la dicitura “Partecipazione al Premio Nazionale di Poesia Himera Sez…”, andrà spedito entro il /10 Giugno /2024 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Alla Presidente dell’Associazione Culturale Termini d’Arte, Sig.ra Rita Elia, Via del Mazziere 48 – 90018 Termini Imerese (PA).

A parziale copertura delle spese organizzative è richiesto un contributo di € 15,00, per ogni sezione a cui si intende partecipare, da effettuare con le seguenti possibili forme di pagamento: con bollettino postale C.C.P. 8349708 intestato ad Associazione Culturale Termini d’Arte indicando la causale “Premio Nazionale di Poesia Himera”; con bonifico a IBAN IT32U0760104600000008349708 BancoPosta intestato ad Associazione Culturale Termini d’Arte; con accredito Postepay 5333171173214558 intestato a Rita Elia.

I plichi sprovvisti della certificazione di avvenuto pagamento della quota di partecipazione saranno esclusi dal concorso.

I vincitori del 1° Premio assoluto nell’edizione precedente non potranno concorrere nella medesima sezione, pena l’esclusione.

Ai primi classificati delle quattro sezioni verrà assegnata una pergamena e l’opera artistica “La Dea Alata di Himera” del Maestro Domenico Zora. Ai secondi e terzi classificati di tutte le sezioni, verrà assegnata una targa personalizzata. A discrezione della Giuria potranno venire attribuiti, a opere meritevoli, Menzioni d’Onore, Segnalazioni di Merito e Premio Speciale Giuria, consistenti in ceramiche artistiche, opere d’Autore, targhe e pergamene. Ai vincitori dei primi premi delle quattro sezioni, che giungono da oltre la provincia di Palermo, verrà offerto pernottamento e colazione, estendibile ad un familiare.

I vincitori dei primi premi dovranno ritirare personalmente i premi assegnati, pena la decadenza. Per gli altri premi, poiché non si effettuano spedizioni, è eccezionalmente ammessa la delega scritta. I premi non ritirati resteranno a disposizione dell’Associazione.

La classifica dei vincitori di questa XI Edizione si conoscerà nel mese di Luglio 2024 e la Cerimonia di Premiazione avrà luogo nel periodo estivo. I Premiati saranno avvisati tramite e-mail o telefonata.

Durante la serata di premiazione verrà conferito il Premio alla Cultura ad una personalità che si è distinta nel campo dell’Arte e della Cultura. Verranno inoltre assegnate “Targhe all’Eccellenza” a operatori artistici e culturali di rilievo.

La Commissione Giuria delle sezioni poetiche sarà presieduta dal Prof. Ignazio Buttita e composta dai Proff. Giuseppe Bagnasco, Teresa Riccobono, Lucia Lo Bianco, Francesco Federico. La Commissione Giuria della Sezione Speciale Himera sarà presieduta dall’archeologo Prof. Nunzio Allegro e composta dalle Dott.sse Flora Rizzo e Manuela Sinatra. Segreteria, cell. 377.1921450 – 320.0827536.

Gangi,  Roberto Franco con “È sedimentario, mio caro Watson!” vince il “Premio internazionale  Navarro” di Sambuca di Sicilia

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Non si fermano i riconoscimenti per l’ultimo libro dello scrittore di Gangi Roberto Franco “È sedimentario, mio caro Watson! Dalle indagini ‘geologiche’ di Sherlock Holmes alla nascita delle geoscienze forensi”, Plumelia Edizioni.

A pochi giorni dal conseguimento del 2° posto al Premio Internazionale “Salvatore Quasimodo”, il saggio si è piazzato al 1° posto al prestigioso “Premio internazionale Navarro” nella Sezione “Saggi, articoli, tesi di laurea, studi monografici”, attribuito dalla Commissione esaminatrice, presieduta dal professore e scrittore Enzo Randazzo, dopo aver valutato un gran numero di opere provenienti dall’Italia e dall’estero.

La premiazione della XV edizione si è tenuta il 24 maggio presso la Sala Convegni della Sicilbanca, in concomitanza con l’VIII convegno di Studi Navarriani, a Sambuca di Sicilia che grazie alle opere letterarie di Emanuele Navarro fa parte della “Strada degli Scrittori”, i cui itinerari ripercorrono i luoghi amati e vissuti da alcuni grandi scrittori siciliani, da Luigi Pirandello a Leonardo Sciascia, da Andrea Camilleri a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, da Pier Maria Rosso di San Secondo ad Antonio Russello, tra molti altri.

Il Premio, nato da un’intuizione del Lions Club Sambuca Belice, del Centro Studi  Adranon, della Fondazione Sicana, del Team Sicilia my love, si propone di celebrare proprio i Navarro nei luoghi in cui vissero la stagione creativa più intensa, in particolare lo scrittore Emanuele Navarro della Miraglia, docente universitario precursore del Verismo e del Pirandellismo, protagonista della scena internazionale e geniale animatore di importanti salotti letterari dell’epoca tra Roma, Firenze, Milano, Parigi.

Il libro di Roberto Franco, illustra l’arte dell’investigazione e del processo abduttivo attraverso l’acutissimo modus operandi del più grande investigatore di tutti i tempi (seppur parzialmente immaginario), Sherlock Holmes, richiamando con grazia e dovizia di particolari, i racconti del suo creatore, Sir Arthur Conan Doyle, che per primo ha considerato applicabile nel contesto investigativo la Scienza della Terra, al pari delle altre scienze. Holmes raccoglie indizi, le più piccole tracce, fornisce impensabili interpretazioni, scarta gli eventi tra loro contraddittori, opera con quel geniale paradigma indiziario che consente di abbozzare ricostruzioni che spesso sono oggetto di appassionanti occasioni di approfondimento. La sagacia di risolvere gli enigmi, basata sull’intelligente capacità di riconoscere i fenomeni direttamente sul campo, è frutto del giusto equilibrio di quattro forze: cultura, esperienza, flessibilità ragionata e fantasia.

Un saggio originale, dunque, che continua a mietere successi e a interessare un pubblico sempre più folto, capace di condurre il lettore in un prodigioso luogo della mente dove il confine tra scienza e filosofia si annulla e apre felicemente al mondo della logica deduttiva.

Maria Piera Franco