Home Blog Page 168

Castelbuono, Museo Civico vince il Piano per l’Arte Contemporanea con l’opera del collettivo Claire Fontaine

0

Il Museo Civico di Castelbuono presenta “Stranieri ovunque”, progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che prevede l’acquisizione di tre opere della serie di neon dal titolo “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere”, realizzata dal collettivo Claire Fontaine (nella foto) a partire dal 2004. L’opera entrerà a far parte della collezione permanente del Museo Civico di Castelbuono.

“L’insieme di questi lavori – per il Museo Civico – suggerisce come le migrazioni non siano più̀ semplici epifenomeni legati all’economia, ma esperienze esistenziali e percettive a sé stanti. Queste scritte luminose, infatti, esprimono una condizione di ambivalenza secondo cui possiamo sentirci stranieri ovunque andiamo, ma allo stesso tempo incontrare stranieri in ogni luogo, risvegliando antagonismi e paure sopite. L’estraneità̀ che tutti possiamo provare, di fronte a un mondo governato da logiche non sempre comprensibili, accomuna autoctoni e immigrati del nostro tempo e fa dell’esilio una condizione generalizzata. L’uso di lingue diverse (tra cui italiano, arabo e persiano, questi gli idiomi delle opere facenti parte della serie che saranno acquisite dal Museo Civico di Castelbuono) evidenzia la necessità dello straniero di sottomettere una lingua a un’altra per essere compreso, pur essendo più profondamente colonizzato culturalmente”.

“L’acquisizione di queste opere – scrive Laura Barreca, Direttrice Museo Civico di Castelbuono – si inserisce coerentemente negli indirizzi e nella politica culturale del Museo Civico di Castelbuono, con l’obiettivo specifico di promuovere l’inclusione e la diversità̀, mettendo in evidenza le voci marginalizzate e offrendo una rappresentazione più completa della storia e delle esperienze umane. Queste opere, per la loro potenza linguistica, artistica e la forza comunicativa intrinseca, esprimono al meglio la condizione dell’essere stranieri nella congiuntura attuale. Altre opere recentemente acquisite negli ultimi anni dal museo rappresentano questo legame con la cultura mediterranea, imprimendo all’identità̀ della collezione permanente un valore aggiunto alla sua natura, rivelando l’indirizzo culturale dell’istituzione pubblica stessa. In un momento storico nel quale è essenziale sollecitare una dovuta riflessione sui temi dell’appartenenza, dell’identità e della cultura mediterranea, il Museo Civico di Castelbuono tenta di farsene interprete”.

Isnello, al via le manifestazioni culturali “Impressioni d’Autunno 2023”

0

Entra nel vivo il nuovo palinsesto delle manifestazioni culturali autunnali del Comune di Isnello “Impressioni d’Autunno 2023”. Un ricco calendario di eventi per la cittadinanza e il territorio all’insegna della musica, della divulgazione filosofica, dell’offerta naturalistica e dei sapori autunnali che da fine ottobre accompagnerà fino alle porte del Natale.
Dopo i primi eventi di “Itinera”, la composita progettazione culturale e sociale finanziata dal Ministero della Cultura attraverso il Bando Piccoli Borghi con fondi a valere sul PNRR, legati alle opportunità per la creazione di impresa a cura di Eu Consulting e il primo di una serie di workshop sulla tutela del diritto d’autore e delle opere dell’ingegno a cura di Isola Tobia Label e Carlo Mercadante Editore nell’ ambito della rassegna “Off the records”, domenica 5 novembre ritorna la rassegna “Future artists” a cura del Maestro Antonio Sottile, che da tanti anni consente a giovanissimi talenti della musica classica, formatisi presso il Conservatorio di Palermo, di esibirsi al pianoforte nello splendido scenario della Chiesa della S.S. Annunziata di Isnello, quest’anno arricchita da un Concerto per Organo che si terrà, in esclusiva, presso la Chiesa Madre di Isnello domenica 18 novembre alle 21.00.
Nel weekend dell’11 e 12 novembre torna l’attesa 9′ edizione della Sagra “Sapori d’Autunno”, organizzata dalla Consulta Giovanile di Isnello con la Proloco Isnello, degustazioni, stand, eventi, animazione, visite guidate nel centro storico di Isnello e al GAL Hassin – Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche.
Il 14 novembre, presso l’ Auditorium del GAL Hassin, fa tappa il Festival delle Filosofie Palermo, la consolidata manifestazione organizzata dall’ Ass. Lympha, che quest’anno ha come tema la democrazia.
Il Comune di Isnello, per l’occasione, avrà il piacere e l’onore di ospitare il grande Prof. Carlo Cottarelli che approfondirà il tema della democrazia applicato all’ economia.
Appuntamenti con l’osservazione naturalistica e le suggestioni che i colori autunnali sanno offrire, grazie alle escursioni organizzate dal Cai Sezione di Cefalù, il 18 e 25 novembre, rispettivamente a Piano Cervi e Monte Mufara, il ritorno delle conversazioni sul valore degli istanti cristallizzati dalla poesia Haiku con Cinzia Pitingaro presso la Biblioteca Comunale “Cristoforo Grisanti” – Isnello il 18 novembre, e il Photowalking del 2 e 3 dicembre con la partecipazione del fotografo Michele Di Donato e la seconda edizione del concorso fotografico Città di Isnello “Colori e atmosfere d’Autunno. Isnello si racconta” a cura dell’ APS See Isnello.
Le prime domeniche di Dicembre saranno animate dalle conversazioni filosofiche pensate per Isnello da Lympha, nell’ambito di “Itinera”, sui legami tra il pensiero greco e quello islamico, con la prof.ssa Straface dell’Università L’Orientale di Napoli, e i volti dell’Amore, con il prof. Sesta e il patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo, fino al gran finale col concerto del 17 dicembre dedicato ai “Cieli di Isnello” con Franco Foderà e l’Orchestra Febasi che reinterpreterà Rapsodia in Blue di George Gershwin, per pianoforte e ensemble di fiati.
I ragazzi delle Scuole di Isnello saranno coinvolti in diverse attività culturali e sociali, tra cui i laboratori musicali “Fortini sonori” a cura di Isola Tobia Label, le Giornate per l’Infanzia e l’ Adolescenza e contro la Violenza sulle donne e la visita al cantiere della nuova scuola che si terrà il 15 dicembre. Sarà inoltre possibile, in tutti i weekend autunnali, prenotare una visita guidata alle Chiese di Isnello a cura dei volontari del Servizio Civile Universale. Per le attività del GAL Hassin, consultare il sito www.galhassin.it.

Duro intervento del Commissario Asp di Palermo: “l’ospedale di Petralia rimane una certezza del territorio madonita”

0

“L’ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana, così come tutti gli ospedali montani o di zone disagiate, paga, soprattutto, la cronica difficoltà nel reclutamento del personale, ma sicuramente non è la rappresentazione che si è voluta dare nella pubblicazione di foto di aree interdette e non funzionanti, aree previste dalla progettazione originaria e mai utilizzate finora”.

Lo ha dichiarato il Commissario straordinario dell’Asp di Palermo Daniela Faraoni che ha sottolineato come “negli ultimi 4 anni siano stati 93 i concorsi a tempo determinato e indeterminato banditi e conclusi per cercare la soluzione ai problemi di reclutamento, ma purtroppo nessuno dei professionisti ha accettato la destinazione”. “Tra l’altro gli istituti contrattuali vigenti – ha aggiunto Daniela Faraoni – non consentono di fornire incentivi per invogliare i professionisti a scegliere destinazioni ospedaliere ritenute disagiate”.

La direzione aziendale dell’Asp per garantire la continuità dei servizi fa, attualmente, ricorso a “incarichi libero-professionali” o “prestazioni aggiuntive” di medici degli ospedali della città che assicurano anche le guardie notturne nel reparto di Medicina, oltre che le attività di routine nel reparto di Riabilitazione ed ha in fase di ultimazione una gara per l’acquisto di servizi in regime esternalizzato dell’attività clinica di Pronto soccorso ed emergenza.

“Nessun reparto è stato chiuso negli ultimi 4 anni all’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana – ha spiegato il Commissario straordinario dell’Asp di Palermo – e, nonostante le difficoltà a reperire il personale, l’offerta sanitaria dell’Ospedale è stata potenziata con l’introduzione di un nuovo servizio di oculistica e, nell’ambito del servizio di radiodiagnostica, con prestazioni anche di mammografia clinica. Tra l’altro, le attrezzature del servizio di radiodiagnostica sono state rinnovate con una nuova TAC di ultima generazione e di un nuovo ‘telecomandato’ per la radiologia tradizionale. Inoltre, i posti letto di Riabilitazione sono stati ampliati da 6 a 9”.

“Per quanto riguarda le aree interdette – ha evidenziato il commissario straordinario dell’Asp – il problema, non è chiaramente giornalistico, ma solo ed esclusivamente di sicurezza. E, in quest’ottica, si interverrà per ulteriormente delimitare e rendere inaccessibili tali zone della struttura ai non addetti ai lavori”.

Il manager dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo è anche intervenuta sul soccorso pediatrico. “Si legge da più parti – ha detto Daniela Faraoni – di presunti interventi di emergenza su bambini che non sarebbero stati assicurati al Pronto Soccorso dell’Ospedale Madonna dell’Alto. Il Pronto soccorso del nosocomio di Petralia Sottana, così come quello di tutti gli ospedali fornisce, appunto, immediato soccorso a tutti: bambini, adulti ed anziani. Se, realmente, ci sono stati casi di mancate prestazioni, gli interessati sono invitati a denunciare subito i fatti alle autorità competenti”. Infine Daniela Faraoni ha voluto fare chiarezza anche sul presente e sul futuro dell’Ospedale: “In un territorio che purtroppo paga la chiusura di alcune strutture scolastiche e di Presidi pubblici, l’Ospedale rimane una certezza. Se alcune campagne sono finalizzate a far passare il messaggio che il Madonna dell’Alto sia inutile, noi siamo per la permanenza oggi e domani dell’Ospedale garantendo – anche di fronte alla fuoriuscita di Dirigenti medici – la continuità dei servizi facendo ricorso a tutti gli istituti previsti dalla nostra organizzazione. Siamo, chiaramente, pronti al confronto, ai suggerimenti ed ai consigli di chiunque, come noi, ha a cuore la salute dei cittadini delle Madonie, ma non siamo disponibili ad accettare chi cerca di soddisfare smanie da palcoscenico nutrite forse da rancori personali o frustrazioni, ricorrendo a veri e propri atti di slealtà contro l’Azienda che è anche opportunità di lavoro”.

Cefalù, lunedì conferenza sul medico mecenate Giuseppe Giglio

0

La storia dell’ospedale Giglio attraverso la figura del medico mecenate Giuseppe Giglio, che donò alla città di Cefalù il vecchio nosocomio di via Aldo Moro, sarà al centro di una conferenza che si terrà lunedì 6 novembre, alle ore 12, nella sala San Gabriele della Fondazione Giglio.

A tracciare la storia del Giglio sarà l’ex primario di medicina interna dello stesso ospedale, Totò D’Anna. L’intervento partirà dal libro scritto, nel 2007, in occasione del centocinquantesimo anniversario della nascita di Giuseppe Giglio, dallo storico locale Nico Marino. A illustrare il Giglio di oggi sarà invece il presidente dell’omonima Fondazione, Giovanni Albano.

Il vecchio ospedale civico della città, donato dal medico mecenate, continua ad accogliere alcuni servizi offerti dall’Asp di Palermo, mentre, tutte le attività in capo alla Fondazione Giglio sono ospitate nella nuova struttura di contrada Pietrapollastra.

Successo di pubblico per il Museo della Sicilianità di Villa Adriana alle Vie dei Tesori

0

Anche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con “Le Vie dei Tesori”, una delle più partecipate manifestazioni di riscoperta del patrimonio culturale in Sicilia. Dal 6 ottobre al cinque novembre, dunque per cinque weekend consecutivi, sono stati tantissimi i luoghi iconici, spesso inediti, offerti alla visita.

Quest’ultima edizione del festival de “Le vie dei Tesori”, giunto alla diciassettesima edizione, ha sancito un vero successo di pubblico per il “Museo della Sicilianità” di Villa Adriana a Palermo, per la prima volta inserito nella kermesse.

Villa Adriana Bordonaro, divenuta in pochi anni un vero polo culturale grazie alla passione e all’impegno di Giacomo Callari, è il perfetto contenitore per le migliaia di opere d’arte che compongono il “Museo della Sicilianità”, la cui apertura ha rappresentato il momento propulsivo della rinascita della dimora storica.

Il connubio tra la forza dirompente delle opere del “Museo della Sicilianità” e l’eleganza senza tempo dei saloni di Villa Adriana, magnifica villa settecentesca, ha attirato finora oltre un migliaio di visitatori entusiasti e interessati al percorso ricco di spunti, reminiscenze e nomi evocativi, iniziando dai personaggi le cui vicende hanno fatto la storia della Sicilia. Nelle prime sale del museo, infatti, trova spazio una serie di sculture coloratissime e dalla verve spesso satirica, sculture che rappresentano i grandi protagonisti siciliani del passato e del presente.

Nella rappresentazione plastica delle luci e delle ombre di Sicilia, un ruolo fondamentale è rappresentato dai due eroi siciliani per antonomasia, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, effigiati in un abbraccio solidale e fraterno.

Il “Museo della Sicilianità” racconta la storia della nostra isola in chiave artistica e con scopi didattici: arte ed artigianato diventano veri strumenti narrativi grazie ai quali si rappresentano fatti di cronaca, tradizioni popolari, usi e costumi, miti e leggende. Le vicende dei grandi uomini e delle grandi donne di Sicilia si interfacciano con la profonda conoscenza del popolo siciliano, anche con continui rimandi letterari e culturali.

I tantissimi visitatori de “Le Vie dei Tesori” hanno potuto estasiarsi dinnanzi alla pregevole collezione di quadri e sculture del “Museo della Sicilianità” di Villa Adriana-Bordonaro, una collezione di opere che ha la capacità di far vivere un esaltante racconto in chiave satirica di personaggi e storie siciliane.

Da rimarcare il fatto che la quadreria del “Museo della Sicilianità” presenta opere di altissimo pregio; tra i tanti artisti, giusto per citare qualche nome, spiccano Renato Guttuso, Bruno Caruso e Gianbecchina.

L’ultimo weekend de “Le Vie dei Tesori” darà sicuramente ancora a molti visitatori la possibilità di apprezzare le opere custodite all’interno del “Museo della Sicilianità”, luogo che merita attenzione, cura e rispetto da parte delle istituzioni e dei cittadini, sia per gli indubbi meriti sul piano scientifico e culturale che per il carattere innovativo e sperimentale delle sue collezioni.

Anna Maria Alaimo 

A Gangi una rievocazione storica della Sagra della spiga con la scultura di Giacomo Rizzo

0

Una rievocazione storica della tradizionale “Sagra della spiga” di Gangi, borgo medievale madonita, ma rivisitata in chiave contemporanea attraverso una giornata che culminerà con la donazione di una scultura di Giacomo Rizzo, dal titolo “Heridas naturalis Ceres”. E’ l’idea dell’Istituzione di alta cultura Gianbecchina che ha organizzato un evento speciale in programma il prossimo 5 novembre, a partire dalle 17, a Palazzo Bongiorno a Gangi, in provincia di Palermo. In occasione della giornata, la scultura di Rizzo verrà donata alla città proprio come rievocazione della sagra che ricorda i costumi, le tradizioni e la cultura della vita contadina di un tempo, intrecciandoli alla mitologia pagana e in particolare alla celebrazione del mito di Demetra, dea delle messi. Solitamente nel comune di Gangi questa tradizionale festa è celebrata, da 60 anni, nel mese di agosto con le manifestazioni della proloco di Gangi, ma quest’anno l’Istituzione Gianbecchina ha deciso di dedicare ad essa un evento che mette insieme innovazione e tradizione.

“Il ciclo di madre natura non si esaurisce con la raccolta del grano e novembre, tempo di semina ne rappresenta l’inizio – spiega Rosa Di Stefano, direttrice artistica dell’Istituzione Gianbecchina – il blocco scultoreo di Rizzo è il principio da cui l’energia vitale prende forma, spingendo l’umano verso l’alto, come il seme dalla madre terra spinge i germogli al cielo, promettendo speranza e fiducia nel dono delle bionde Messi. La sagra della spiga di novembre è inizio di attesa, l’evento preannuncia il duro e faticoso lavoro che porterà con la rinascita al raccolto di agosto, nel ripetersi circolare di morte e vita”.

L’opera di Rizzo Heridas naturalis Ceres è un blocco di resina argentea da cui germoglia l’umano, la vita, come dal seme la spiga. La scultura è un dono al borgo di Gangi  dell’istituzione Gianbecchina.

“Abbiamo voluto lasciare a Gangi un nostro segno, un dono permanente espresso con l’arte – dice Rosanna Migliazzo, presidente Istituzione Gianbecchina – perché la sagra della Spiga è la rievocazione storica più importante del borgo”. Alle 17.45, alla Chiesa di San Paolo, seguirà un concerto a cura dell’Officina Barocca Siciliana diretta da Roberta Faja e musiche del repertorio barocco.

Link video descrizione opera Giacomo Rizzo: 

https://wetransfer.com/downloads/ad9bc3eccb38e1291aeaf7fa6bc3b5b520231102134854/a0b31218c3babc7d5a5ac180f1166ef720231102134922/685bdc

Non c’è riforma costituzionale per I Siciliani Liberi

0

La riforma costituzionale riguarda uno Stato di cui facciamo parte ma nel quale non ci riconosciamo. L’Italia è libera di decidere la sua forma di governo purché rispetti (cosa che ora non fa per nulla) l’Autonomia speciale della Sicilia. Rileviamo che questa ‘riforma’, come la precedente sulla riduzione del numero dei Parlamentari, con il pretesto della governabilità, scivola sempre più verso forme di governo plebiscitarie e quindi non realmente democratiche. La formula ‘simul stabunt simul cadent’ è già stata sperimentata con insuccesso in Sicilia, dove i parlamentari approvano qualunque cosa pur di non perdere il seggio. Del resto anche oggi è così, e anche oggi la caduta libera delle istituzioni democratiche italiane è tale da non aver impedito che l’espressione parlamentare dei governi si sia tradotta in una pura accettazione dei ‘commissari’ nominati di volta in volta da Bruxelles. Con questa riforma, punto a favore questo, Bruxelles dovrà imporre le proprie politiche a un Presidente eletto, anziché a un Presidente commissario, ma non ci illudiamo che nella sostanza cambi molto. Unico aspetto realmente positivo è l’abolizione dei senatori a vita, fossile del Regno d’Italia che ha fatto il suo tempo e che si è dimostrato solo un modo per alterare il normale gioco politico da parte dei Presidenti della Repubblica, i quali nel tempo hanno sempre più nominato senatori ‘politici’ e sempre meno ‘personalità pubbliche’. Nel complesso quindi la riforma ci deve vedere diffidenti e neutrali.

Segreteria Siciliani Liberi 

Sabato e domenica ingresso gratuito in gallerie, musei e parchi regionali: ci sarà anche Himera

0

Nel fine settimana gallerie, musei e parchi regionali della Sicilia saranno aperti al pubblico con ingresso gratuito. Domani, sabato 4 novembre, si celebrerà la “Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate” indicata dal ministero della Cultura e recepita dalla Regione Siciliana come festività a ingresso gratuito insieme a quelle del 25 aprile e del 2 giugno. Il 5 novembre sarà l’ormai tradizionale prima domenica del mese che prevede la gratuità per tutti i visitatori degli stessi luoghi di cultura.

Sarà dunque possibile accedere gratuitamente anche ai 14 parchi archeologici regionali: “Valle dei Templi” ad Agrigento; “Segesta”, “Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria” e “Lilibeo-Marsala” nel Trapanese;  “Isole Eolie” di Lipari, “Naxos e Taormina” e “Tindari” nel Messinese; “Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai” e “Leontinoi e Megara” nel Siracusano; “Catania e Valle dell’Aci”; “Morgantina e Villa Romana del Casale” nell’Ennese; “Himera, Solunto e Iato” nel Palermitano; “Kamarina e Cava d’Ispica” nel Ragusano e “Gela” nel Nisseno.

Non si pagherà il biglietto di ingresso anche in altri luoghi della cultura: dal museo archeologico “Antonino Salinas” a quello di Arte moderna e contemporanea di palazzo Riso e alla galleria “Abatellis” a Palermo, passando per il museo regionale “Agostino Pepoli” di Trapani e il museo interdisciplinare di Messina, oltre a palazzo Bellomo a Siracusa.

«Si tratta di un’occasione perfetta per trascorrere una giornata in famiglia o con gli amici, immergendosi nelle bellezze artistiche e storiche della Sicilia – afferma l’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato –. Invitiamo tutti a partecipare e a immergersi nella cultura, nell’arte e nella natura dell’Isola».

Per ulteriori informazioni su orari di apertura e luoghi coinvolti, si consiglia di visitare i siti web ufficiali o contattare direttamente le singole strutture culturali.

Petralia Sottana, lapide in ricordo del Tenente Calogero Miserendino medaglia d’oro al valor civile

0

Petralia Sottana ha dedicato un momento particolare a un suo concittadino straordinario, doveroso ricordare proprio il 4 novembre, che ha salvato la vita a un gruppo di connazionali, il 27 luglio 1942, durante la prima battaglia di El Alamein, mettendo a rischio la propria. Si tratta del Tenente colonnello Calogero Miserendino, medaglia d’oro al valor civile, comandante di plotone della Divisione Trento. Su richiesta dei familiari e di molti concittadini, la Giunta comunale, ha scoperto una lapide in onore del compianto Tenente durante una cerimonia commemorativa, svoltasi lo scorso 30 agosto, durante la quale la nipote, la prof.ssa Adriana Abbate Virga, ne ha ricordato la figura, sottolineando tra “cadute e risorgimenti”, il sacrificio dei nostri soldati, e auspicando che l’umanità sopprima la guerra e non sia più necessario il sacrificio di uomini in nessun momento storico contemporaneo o futuro.

Maria Rosaria Sinatra

Gangi, assegnato il Premio Apoxiomeno per l’Arte alla fotografa Arianna Di Romano

0

Arianna Di Romano, fotografa sarda e siciliana d’adozione, vince il premio Apoxiomeno nella categoria fotografia, all’ “Apox Arts”, concorso d’Arte Internazionale curato da Anna Dato, direttrice artistica e proposto su quattro categorie, pittura, scultura, fotografia e arte grafica e digitale,inserito nella XXVII edizione dell’International Police Awards Arts Festival (IPAAF) – Premio Apoxiomeno nato da un’idea del Colonnello dei Carabinieri Orazio Anania e itinerante sul territorio italiano, i cui eventi si sono tenuti nei comuni di Montepulciano, Arezzo e Foiano della Chiana, dal 23 al 29 ottobre 2023.

La giuria, composta dalla pittrice Antonella Cappuccio, presidente e dai giudici Carlo Mari, fotografo e da Gian Carlo Malagutti, fumettista e disegnatore grafico ha assegnato unanimemente il prestigioso riconoscimento alla Di Romano come migliore artista figurativa partecipante.

Il Premio Internazionale Apoxiomeno che richiama nel nome e nelle fattezze la celeberrima scultura di Lisippo  rappresentante un giovane atleta greco mentre si deterge il corpo dall’olio e dalla polvere a fine gara, viene assegnato a rappresentanti del teatro, della letteratura, del cinema, della televisione, dell’arte visiva, dello sport, del giornalismo o dei Corpi di Polizia che attraverso la loro attività lavorativa o professionale hanno dato lustro, in tutto il mondo, alle Forze dell’Ordine, veicolandone gli alti valori intrinseci.

Le straordinarie fotografie portate in concorso dalla Di Romano ben si calano nella ratio dell’evento disegnando uno dei momenti più difficili che la città di Gangi, ove la fotografa risiede ormai da tempo, dovette affrontare nel 2021, quando centinaia di ettari delle fertilissime vallate che la contornano furono letteralmente divorate dal fuoco e con esse abitazioni, aziende, rifugi agricoli e una miriade di animali periti tra le fiamme.

In un battito d’ali una parte delle meravigliose Madonie si mutarono in landa annerita e desolata.

Gli scatti, a cui la Di Romano ha voluto dare un’anima e un nome, “Fuga” e “Tregua”, crudi nella loro essenzialità e scevri di colori non ammettono alcuna digressione, cristallizzano quegli attimi nei volti dei Vigili del Fuoco e degli altri soccorritori arrivati da ogni dove, avvolti da un fumo tetro e denso di dolore ma aggrappati fermamente alla volontà di domare quell’inferno.

Forza e coraggio, fatica e speranza si sono fusi dinanzi all’obiettivo della fotografa, testimone di uno scenario tragico e sensibile interprete delle infinite emozioni che indiscutibilmente permearono in quei momenti gli animi degli uomini ritratti, simbolo di tutti gli uomini e le donne sulle cui spalle in quelle ore gravava la responsabilità di salvare e preservare ciò che restava…

Un evento terribile a cui la comunità tutta assistette impotente e sgomenta per la crudele indifferenza che spinse mani colpevoli e ancora impunite a perpetrare quello scempio senza fine.

Arianna Di Romano con la sua arte ha avuto il merito, riconosciuto, di narrare al di là delle parole  ciò che fu e di trasmettere l’assoluta abnegazione di chi in spregio di ogni pericolo si adoperò per limitare danni e salvare quello che si poteva, un premio dunque non a delle fotografie che raccontano semplicemente delle divise ma a una reale, potente rappresentazione di persone che con la loro umanità e professionalità incarnarono i valori più elevati di legalità e dovere a difesa di intere collettività.

Maria Piera Franco