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“Gibigiane paesane. Novelle in dialetto siciliano” di Gaetano Spinnato

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L’opera del prolifico scrittore e poeta amastratino si colloca nel filone poco praticato e anche per questo molto prezioso della narrativa in dialetto. “I miei racconti nel dialetto del mio paese hanno due aspetti che, mi piace sottolineare, vanno di pari passo: sono letteratura in quanto narrazione di fatti con precise strategie linguistiche e testuali; e sono anche testimonianza, dato che luoghi, vicende e persone appartengono alla tradizione di Mistretta”. Una tradizione che adesso grazie all’autore è fissata sulla pagina.

L’autore: Gaetano Spinnato è nato a Mistretta (ME) dove vive e lavora come infermiere professionale presso il locale presidio ospedaliero. Appassionato studioso di cultura e tradizioni popolari, scrive poesie e racconti in lingua italiana e siciliana per i quali ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Ha pubblicato per la poesia in lingua “Il vento tra i papaveri” (2014) e in dialetto siciliano la raccolta “Ri ranni uogghju fari u picciriddu” (2017), Per la narrativa “L’odore del tempo” (2007) ed inoltre una raccolta di detti e proverbi in uso a Mistretta, “A miercu cunfusu” (2012).

“1943: la Reconquista dell’Europa. Dalla Conferenza di Casablanca allo sbarco in Sicilia” di Alfonso Lo Cascio

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Il 1943 segna la svolta della Seconda guerra mondiale. La notte tra il 9 e il 10 luglio non fu solo il momento dello sbarco degli Alleati in Sicilia ma anche il giorno in cui inizia la “Reconquista” dell’Europa, quella lunga rincorsa che si concluderà soltanto a Berlino e riporterà il vecchio continente nell’alveo della libertà e della democrazia. Ma è soprattutto la scelta operata a gennaio nella Conferenza di Casablanca della “resa senza condizioni” che determina il punto di non ritorno: dopo quella risoluzione nulla sarà più come prima. Attraverso il racconto degli avvenimenti, il libro ripercorre quanto accadde in quei mesi. A partire dalle premesse che favorirono l’incontro e i contatti tra gli alleati e portarono a una maggiore unità di intenti e obiettivi comuni, le ragioni degli assenti, ma anche di coloro che furono “costretti” a prendere parte alla Conferenza e, infine, le decisioni che ne scaturirono, consegnate alla storia con la dichiarazione finale e gli accordi per il proseguimento del conflitto. Presente anche una breve cronistoria dell’evento: la ricostruzione giorno per giorno di ciò che avveniva nell’Anfa Camp, la zona militarizzata, creata appositamente e posta sotto la stretta vigilanza dai soldati americani, all’interno della quale si svolse il convegno. Vengono descritte le conseguenze della riunione di Casablanca e le reazioni in Italia da parte del regime, della monarchia e del Vaticano, inoltre i motivi per cui gli Alleati scelsero di invadere la Sicilia e i complessi preparativi dell’Operazione Husky, il più grande intervento anfibio nel Mediterraneo. Immancabile, quando si affronta l’argomento, un capitolo sul ruolo della mafia nello sbarco, che ha visto per molto tempo contrapporsi tesi diverse, anche alla luce dei nuovi documenti resi disponibili dagli archivi militari. E infine il momento in cui si materializzano le conclusioni della Conferenza: l’occupazione del “ventre molle dell’Asse”, con gli Alleati che muovono il primo attacco alla “Fortezza Europa” e conquistano, in appena 38 giorni, l’intera isola.

L’autore: Alfonso Lo Cascio, Giornalista pubblicista, è da anni impegnato nell’ambito del volontariato culturale. E’ Presidente regionale di BCsicilia, l’Associazione a carattere regionale che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Ha inoltre dato vita all’Università Popolare di Termini Imerese. E’ Direttore di “Espero”, rivista di cultura, politica, informazione. Già componente della redazione dell’autorevole periodico “Segno” e collaboratore del prestigioso settimanale “Centonove”, suoi scritti compaiono su diversi giornali e periodici. E’ stato inoltre Direttore de “I racconti di Luvi”, quadrimestrale di Letteratura, poesia e cultura, e fondatore della Casa editrice Don Lorenzo Milani. E’ Direttore responsabile della rivista “Galleria, Rassegna semestrale di cultura, di storia patria, di scienze letterarie e artistiche e dell’antichità siciliane”. Ha tenuto relazioni e interventi in molti convegni e tavole rotonde. Ha pubblicato: “Castelli e Torri della costa, da Termini a Solanto”, “Himerensis, Agenda dei paesi del termitano”, “La riserva di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto”, “Ascuta lu cantu, antologia di poeti del comprensorio di Termini, Cefalù, Madonie”, “Un eroe semplice”. Ha curato insieme a Cesare Capitti il libro “Il futuro delle città. Memoria, identità, bellezza, nuovo umanesimo”. Il suo ultimo libro “1943: la Reconquista dell’Europa. Dalla Conferenza di Casablanca allo sbarco in Sicilia” è stato presentato al Salone del Libro di Torino. Per il suo impegno culturale gli sono stati assegnati i premi “Quattro arcangeli”, “Sikelè”,“Gaia”, “Civitas”, “La Campana di Burgio” e “Paolo Amato – Città di Ciminna”.

Palermo, pomeriggio culturale con le poesie di Sara Favarò e il soprano Anna Rita Pinsino

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Domenica 14 gennaio alle ore 17,00, un pomeriggio tra poesia e musica con la scrittrice e poetessa Sara Favarò le cui intense composizioni poetiche saranno arricchite da famose arie liriche eseguite dal soprano Anna Rita Pinsino accompagnata al pianoforte dal maestro Giovanni Moncada.

Le composizioni poetiche sono tratte dalla silloge poetica “Gocce – Poesie e musica in nome della speranza”, alla quale è allegato il cd con il melologo delle stesse. “Gocce” è anche un progetto artistico-culturale che pone al suo centro il bisogno di umanità e di memoria. Don Luigi Ciotti nella prefazione al libro della Favarò scrive: “Sara ha scelto la poesia, che è ricerca della autenticità delle cose, della loro essenza. I suoi versi, così come la musica che li accompagna, parlano al cuore di tutti noi, ci aiutano anzi a sentirci “noi”, a pensare “plurale” riconoscendoci uniti in un desiderio di bellezza che è anche sempre desiderio di giustizia. Etica ed estetica , bene e bello sono strettamente legati sono il frutto dell’armonia tra parti che trovano senso dentro una comune ricerca di verità.”

L’incontro tra poesia e lirica si svolgerà presso la sede dell’Associazione Musicale “Salvatore Pollicino”, in via Mariano Stabile, 92 a Palermo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Una mappa stellare sulla Via della Thòlos: “Come in Cielo così in Terra”. Conversazione con Elisa Chimento

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Fra le intelligenze notevoli che si occupano del Paesaggio Culturale che gravita sulla presenza monumentale e solenne degli ipogei della Gurfa di Alia, ho incontrato sulla “Via della Thòlos” per quella “casualità che non è mai casuale”, gli studi di architettura ed archeoastronomia che ha in corso da tempo Elisa Chimento, attivissima Presidente della Sede locale di BCsicilia. Dal confronto collaborativo con la mia “cerca/ricerca” e le ipotesi man mano formulate ed affinate sono emerse  considerazioni preziose ed affascinanti. Ne torneremo a parlare anticipandone qualche aspetto in questa breve intervista.

Da quale pensiero-guida hai preso lo spunto per le tue ricerche? 

Per l’analisi e comprensione di ciò che c’è intorno a noi, proviamo ad alzare gli occhi per comprendere anche “cosa c’è sopra di noi”! O meglio proviamo ad osservare con gli occhi di chi ci ha preceduto nei millenni. Gli antichi, avevano instaurato un profondo dialogo con la volta celeste. Tutto era collegato, se il riferimento diurno era il sole, di notte lo erano la luna e soprattutto le stelle. Osservando questi “eventi celesti” notarono la loro precisa periodicità, diventando indicatori affidabili per le pratiche agricole, affinché venisse assicurata la sopravvivenza, acquisendo anche un significato sacro. La contemplazione della volta celeste, ha contribuito a far nascere il concetto di trascendenza nell’uomo, in quanto essa ne esprime “immensità, elevazione, eternità”, luogo di fenomeni di energie superiori rispetto a quanto controllabile dall’uomo sulla terra. Il cielo rappresenta quello “spazio concettuale”, dove l’intreccio fra religione, filosofia e scienza ha raggiunto le manifestazioni più profonde e culturalmente più significative. Sacralità e mito sono legate da una visione cosmologica. Architetture Sacre che fungessero da “mediazione” tra l’uomo e il Cosmo, in armonia con le leggi dell’Universo, il ritmo dei cicli, il rapporto fra la parte e il Tutto, opere orientate seguendo gli allineamenti di albe e tramonti solstiziali o equinoziali, levate e tramonti eliaci di determinate stelle o posizionate “ridisegnando” al suolo determinate costellazioni, dando vita a delle “ierofanie solari o stellari”. Questo percepiamo alla nostra Gurfa, ricordandoci il passaggio della costante di Tradizione Perenne: “Come in Cielo, così in terra”.

Riassumici con un paio di citazioni importanti il senso ultimo di queste indagini.

“La geografia è sin dall’inizio derivata dall’uranografia, e a ciascun luogo ‘sopra’ ne corrisponde uno ‘sotto’”, mi sembra la posizione fondamentale da tenere su questa rotta, come si legge nel testo magistrale di G. De Santillana-H. Von Dechend, Il mulino di Amleto. Saggio sul mito e sulla struttura del tempo, ed. Adelphi, 2003, p. 376. Platone, nel Timeo 47a-b, afferma che è solo grazie al dono della vista, quindi con la visione degli astri, del sole e del cielo, che egli ha potuto discutere sull’universo, scrive: “Ora le osservazioni del giorno e della notte, dei mesi e dei periodi degli anni, degli equinozi e dei solstizi hanno procurato il numero e hanno fornito la nozione del tempo e la ricerca intorno la natura dell’universo. Da queste cose ci siamo procurati il genere della filosofia, del quale nessun bene maggiore né venne né verrà mai al genere umano, essendo un dono datoci dagli dèi”.

Testo di riferimento obbligatorio per chi vuole capirne di più, è quello di Adrian Snodgrass, Architettura, Tempo, Eternità. Il simbolismo degli astri e del tempo nell’architettura della Tradizione. Ed. Bruno Mondadori, 2008, con la importante prefazione di Guglielmo Bilancioni su I cardini celesti dell’architettura sacra: “Per la tradizione le stelle sono simboli rivelati; sono ierofanie, immagini sensibili del sacro e del segreto. I loro moti sono segni visibili dei princìpi che regolano l’universo: Platone sostiene che il tempo, misurato dal moto delle stelle, è l’immagine in movimento dell’Eternità…”.

Quali sono le considerazioni di sintesi sulla mappa stellare che hai potuto elaborare sui “cieli archeologici” della Gurfa?

Ho sintetizzato nell’ immagine, necessariamente sommaria, quello che è possibile sovrapporre alla topografia dei siti archeologici-megalitici, importanti a vario titolo e quasi sconosciuti alla ricerca “ufficiale”, di: Gurfa-Gurgo-Cassaro-Pizzo Sampieri-Castellazzo-Pizzo della Madonna/Cozzo Campanaro, fra Alia, Valledolmo e Sclafani Bagni.

In seguito alla ricognizione territoriale a base topografica della seguente analisi, la configurazione geometrica ottenuta congiungendo i punti indicanti i siti presi in esame, presenta una “forte similitudine” in comparazione con l’asterismo del triangolo estivo. In astronomia, un “asterismo” è quella forma geometrica particolarmente riconoscibile, ottenuta congiungendo alcune stelle della stessa costellazione, oppure congiungendo le stelle più luminose appartenenti a diverse costellazioni.

Inoltre, sovrapponendo tale porzione di volte celeste, si evidenzia come la proiezione terrestre dei punti coincida con la proiezione stellare. Precisamente alla stella Altair della costellazione dell’Aquila corrisponde la Gurfa, alla stella Vega della costellazione della Lira corrisponde Pizzo Sampieri e alla stella Deneb il sito “Gurgu/Gorgo”. All’interno di tale triangolo ricadono altri siti, che presentano una valenza archeologica interessante come il “Menhir di Pizzo della Madonna” su Cozzo Campanaro e il sito di Castellazzo. Da attenzionare anche i toponimi di tutti questi ambiti territoriali presi in esame, in quanto presentano affinità con altri siti attestanti caratteristiche archeologiche individuati con gli stessi toponimi.

Questa mappa celeste della triangolazione sulla Gurfa rappresenta la situazione del cielo attuale o quella di quale millennio fa?

Le tre stelle disegnano questo triangolo nel cielo sin dall’antichità, ho fatto una simulazione del cielo della Gurfa nel 1500 a. C. e si leggevano chiaramente. Addirittura ci sono degli studi che suppongo che alcune delle pitture rupestri della grotta di Lascaux riprendano il simbolo del “triangolo estivo”. Quindi questo è il nostro “vertiginoso orizzonte” sui “cieli archeologici” della thòlos più grande del Mediterraneo; qualche buon motivo “non banale” ci dovrà pure essere e ci stiamo lavorando.

L’emisfero  celeste di Lascaux a mezzanotte del solstizio d’estate del 16.500 a.C. Fonte: M. Rappangluck

Stiamo infatti cercando di capire altre cose importanti, in relazione alla levata eliaca ed al valore dell’azimut della stella Altair, che è la stella che coincide con il punto Gurfa, che potrebbe darci indicazioni importanti. Ultimo argomento, che non potrebbe avere significato ma è da non sottovalutare per la forte suggestione implicita e per altro che potrebbe emergere: la sua distanza dalla Terra sarebbe di 16 anni luce. Ritorna così il numero 16, che è la misura verticale in sezione che c’è dall’Oculus al pavimento della nostra thòlos.

Quando avremo disponibile un testo completo dei tuoi studi?

Pensiamo molto presto.

Grazie Elisa.

Carmelo Montagna

Elisa Chimento

 

 

 

 

 

Sicilia//Grecia//Magna Grecia: capolavori antichi al Salinas di  Palermo

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La mostra dal titolo “Sicilia//Grecia//Magna Grecia. E, dunque, quello che cercavo sono (Odisseo Elitis)” è stata inaugurata lo scorso 20 dicembre nella sede di piazza Olivella e sarà visitabile fino al 31 marzo 2024 (dal martedì al sabato dalle 9 alle 18, domenica e festivi 9-13,30)

La proposta rappresentata da questa mostra intende sottolineare la possibilità per il Museo archeologico di Palermo di essere in una relazione di rete con altre importanti collezioni dell’area mediterranea (ovvero comprendenti sezioni dedicate a quest’ultima).

I reperti in mostra sono collegati principalmente dal punto di vista tematico e inducono innanzitutto una riflessione sulla quantità e straordinaria qualità di oggetti conservati in musei quali quelli di Cipro, Metaponto, Francavilla marittima, Potenza, Taranto, Ruvo di Puglia, Matera, Paestum, oltre a quelli più prossimi di Siracusa, Lipari, Catania, Caltagirone, Gela, Himera, Kamarina.

Al tempo stesso l’esposizione è articolata come e di fatto rappresenta un viaggio, attraverso le sale del Salinas, che trasporta tutti noi lungo le liquide rotte della grecità occidentale, ma anche alla sua fonte attraverso due prestiti – uno già da tempo in mostra nella sala delle piccole metope del museo palermitano, ed uno giunto per l’occasione di questa nuova esposizione – dal Museo dell’ Acropoli di Atene. Un Viaggio per mare suggerito dal logo stesso della mostra: una vela su una serie di onde stilizzate.

Finanziata dal Ministero della Cultura nell’ambito di un programma di interventi di riqualificazione urbana, per il quale Palazzo d’Orleans si è attivato sottoscrivendo un accordo con il Comune di Palermo, la mostra è stata anche occasione per esporre oggetti provenienti dai depositi del museo e dunque mai proposti all’ attenzione del pubblico, come la coda di cavallo in marmo di Naxos che alcuni esperti ritengono scolpita dallo stesso blocco di marmo del giovinetto di Mozia con conseguenze di grande portata dal punto di vista dell’indagine sulla genesi del capolavoro della collezione Whitaker oltre che sulle vicende della stessa Selinunte, ipotetica provenienza di entrambe le opere.

Per venire incontro al desiderio di esperienze più ricche e complete la mostra è corredata da tecnologie digitali di differente resa, da quella immersiva in realtà virtuale alla novità delle brochure interattive e corredate di video, alle storie animate e ai podcast realizzati dalle aziende del gruppo Vodafone Italia.

Dal punto di vista scientifico la mostra è stata curata dalla direttrice del Museo Salinas, Caterina Greco, insieme alla professoressa di Storia greca dell’Università di Lecce, Flavia Frisone, e alla ricercatrice di Museologia dell’Università di Bari, Elisa Bonacini.

Barbara De Gaetani

Termini Imerese, operazione “Alto impatto” della Polizia: sequestri e sanzioni ad esercizi commerciali

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La Polizia di Stato con l’inizio del nuovo anno, dando continuità al suo impegno al fianco dei cittadini, ha proseguito con i servizi straordinari di controllo del territorio riconducibili al protocollo di sicurezza denominato “Alto Impatto”, orientati non solo alla prevenzione dei reati in genere, ma anche al contrasto, attraverso accertamenti di natura amministrativa, dell’abusivismo commerciale. Sotto la lente d’ingrandimento, in provincia, sono stati i luoghi di aggregazione, anche giovanile e le aree più a rischio sotto il profilo dello spaccio di sostanze stupefacenti. Particolare attenzione è stata, inoltre, rivolta alle zone maggiormente interessate dal fenomeno della movida, al fine di garantire e fornire una cornice di sicurezza agli esercenti di locali pubblici che insistono nei centri in provincia e prevenire eventuali episodi di violenza.

I servizi, che hanno coinvolto aliquote di unità operative appartenenti al Commissariato di P.S. Termini Imerese, al Reparto Prevenzione Crimine, alle nibbio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e alle unità Cinofile della Questura, hanno interessato il centro urbano di Termini Imerese.

Riscontri e verifiche sono stati effettuati in alcuni esercizi commerciali della cittadina termitana nel corso dei quali non sono emerse irregolarità di natura amministrativa, sono state inoltre identificate complessivamente 125 persone, controllate 67 vetture, elevate 7 sanzioni al codice della strada e sottoposto a sequestro amministrativo 2 veicoli. Le sanzioni comminate sono superiori a 14.000 euro.

I controlli straordinari del territorio continueranno nelle prossime settimane.

Termini Imerese, incontro tra Urso e Schifani su rilancio del Polo industriale

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Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha incontrato nella sede del ministero a Roma, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Al centro del colloquio, i dossier relativi allo sviluppo produttivo della Regione, con un aggiornamento sulla procedura del rilancio del polo industriale di Termini Imerese, che si prevede possa concludersi entro il mese, e sull’Isab di Priolo. In relazione a quest’ultimo, Urso e Schifani hanno avuto un confronto sulla conclusione dell’iter degli interventi sugli impianti di depurazione e sulla garanzia al 90% su 320 milioni di euro già deliberata da Sace per gli investimenti relativi alla gestione degli impianti, adesso in attesa dell’approvazione da parte del Mef, avvenuta alla luce della dichiarazione di interesse strategico nazionale degli stabilimenti.

Nell’incontro sono stati inoltre affrontati i temi dell’approvvigionamento energetico dell’Isola, della destagionalizzazione del turismo, delle infrastrutture logistiche e dell’attrazione di investimenti esteri, anche in riferimento allo sviluppo del polo di tecnologia green e digitale dell’Etna Valley.

A Caltanissetta il raduno regionale dei cori federati a In Chorus

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Cori da tutta la Sicilia ma anche dalla Calabria per il secondo raduno regionale delle realtà corali federate a In Chorus che si svolgerà il 13 gennaio a Caltanissetta, città ospite per il secondo anno consecutivo.

Intenso il programma delle attività che si svolgeranno in più sedi coinvolgendo vari monumenti del centro città.

La mattina sarà una occasione di formazione attraverso un vero e proprio campus articolato in 2 fasce orarie. Per ciascuna fascia sarà possibile scegliere fra più laboratori tenuti da maestri e professionisti specializzati negli ambiti proposti : dalla polifonia rinascimentale, al coro nell’opera romantica, alla vocalità applicata al genere Gospel, alla musica per la liturgia; previsti anche laboratori sui tema della relazione nel coro, della leadership del direttore e della valenza educativa e rieducativa del coro.

Il pomeriggio, che vedrà anche l’assemblea regionale dei referenti dei cori federati, sarà soprattutto il momento della condivisione e del servizio che si realizzeranno nella rassegna corale e infine nell’animazione della Santa Messa in Duomo cui parteciperanno tutti i gruppi corali dando vita alla dimensione che da il titolo alla manifestazione: together as one, come unità indivisibile.

Essere uno non solo per l’armonizzazione delle voci ma soprattutto per il comune sentire che è presupposto essenziale del fare rete per contribuire con la pratica del cantare in coro ad un mondo più educato, e piacerebbe poter dire ‘assuefatto’, al valore della pace che si costruisce con lo stare insieme.

“La partecipazione al Campus è gratuita ed aperta a coristi, amatori, simpatizzanti, musicisti, direttori e presidenti”. Un invito a prendere parte ad una giornata speciale all’insegna della crescita e dell’unità formulato espressamente dal Presidente del Comitato Tecnico Scientifico della Federazione, il maestro Enzo Marino.

I lavori dell’assemblea daranno l’indirizzo programmatico alle iniziative della Federazione In Chorus durante l’anno appena iniziato. Un raduno a porte aperte grazie alla generosità dei docenti disposti ad elargire competenze ed esperienze, e al patrocinio della Diocesi di Caltanissetta e del Mo.Vi. (Movimento per il Volontariato Italiano) sede di Caltanissetta portato avanti con dedizione da Filippo Maritato. Informazioni ed iscrizioni sul sito: inchorusfederation.com.

Barbara De Gaetani

Giornale di Cefalù: Comune di San Mauro offre 5 mila euro ai nuovi residenti

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Il Comune di San Mauro punta sulla cultura per la sua rinascita ed offre anche 5 mila euro ai nuovi residenti ed agli operatori economici che creeranno un’impresa commerciale o artigiana nel sul territorio: intervista al Sindaco Giuseppe Minutilla (nella foto). Dal 15 al 22 gennaio la 4° edizione del KeArtBook con mostre, incontri e presentazioni di riviste e libri ricordando il “patron” Pino Spinosa ed il preside Giuseppe Riggio: intervista editore Salvatore Marsala. Una piscina coperta a Cefalù: l’associazione Nuoto Zenit lancia una petizione popolare.
Il Giornale di Cefalù – anno 41 n. 1777 – videonotiziario – web diretto e condotto da Carlo Antonio Biondo; da giovedì 11 gennaio 2024 può essere seguito, visto e rivisto su facebook adrianocammarata e sul canale you tube Carlo Antonio Biondo (https://youtu.be/nmPLuMlxfes). Archivio Giornale su cammarataweb; link su tutti i social.

Auto ribaltata sulla SS113 poco prima dell’entrata di Termini Imerese

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Incidente sulla SS113 dove un’auto, una Jeep scura si è ribaltata poco prima dell’entrata di Termini Imerese.

Non si conosce la dinamica dell’accaduto, e neanche le condizioni delle persone a bordo. Sul posto sono presenti la Polizia di Stato, i Carabinieri ed i sanitari dell 118.