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È morta Sandra Milo: aveva 90 anni, era di origini siciliane

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È morta Sandra Milo, aveva compiuto 90 anni nel 2023. Si è spenta nella sua abitazione e tra l’affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia.

Con la partecipazione a film come Il generale Della Rovere, Adua e le compagne, Fantasmi a Roma, Giulietta degli spiriti e, soprattutto, , premiato con l’Oscar, è stata tra le protagoniste del cinema italiano degli anni sessanta e fu, insieme ad altre attrici come Claudia Cardinale, musa del regista Federico Fellini.

Nata a Tunisi da padre siciliano e madre toscana,[2] trascorse l’infanzia a Vicopisano, borgo medievale poco distante da Pisa, dove frequentò le scuole elementari sino alla quarta classe.

Da sabato 10 a mercoledì 14 febbraio torna “Cefalù InLove”

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Luminarie tematiche coloreranno via Matteotti e il Corso Ruggero e gli oggetti 3D installati in 7 punti panoramici del centro storico e di Sant’Ambrogio, faranno da cornice per foto da condividere sui social.

E poi ancora proiezioni cinematografiche gratuite presso il cinema Astro e convenzioni con i ristoranti locali per le coppie che si siederanno ai tavoli.

La seconda edizione di “Cefalù InLove” si apre sabato 10 febbraio con una sfilata in costume nel centro storico a cura della Compagnia Nazionale di Danza Storica, il “Gran Ballo di San Valentino” itinerante, e si chiude mercoledì 14 febbraio al Teatro comunale Cicero con uno spettacolo di musica e danza, “Note d’Amore”.

Cefalù, al via il 13° Memorial Giuseppe Di Francesca: in visione il film “La Voce della Luna” di Federico Fellini

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Dopo 4 anni di pausa per le restrizioni imposte dalla pandemia, ed a seguire per la chiusura dell’ attività dovuta al rinnovo dei locali, riprende nella sala cinematografica Di Francesca il Memorial Giuseppe Di Francesca, appuntamento che si rinnova dal 2008, primo anniversario della scomparsa, e che, nel 2009, è coinciso con le celebrazioni per il centenario della sala cinematografica, una delle più antiche in Italia tra quelle ancora in attività e la seconda piu antica ancora attiva con la stessa gestione.

Il memorial dedicato a Di Francesca vuole perpetuarne il ricordo come uomo e come imprenditore. Giuseppe, infatti, nato ad Avola nel 1918, aveva frequentato a Cefalù, citta d’origine del ramo paterno, il liceo classico e conseguito la laurea in Lettere presso l’ Università di Palermo. Pertanto, quando negli anni ‘50 eredita dal padre Salvatore la sala cinema (aperta nel 1931 dopo oltre un ventennio di attività in altre sedi) la decisione di Giuseppe di non affidare il cinema di famiglia ad altri ma di affiancare l’attività di impresa al proprio lavoro di insegnante di letteratura e storia, non è scontata.

L’ idea di Giuseppe non è, in effetti, quella di gestire la sala cinema a fini esclusivamente commerciali, ma piuttosto quella di mettere la sala a servizio della comunità promuovendo la cultura, cinematografica e non, e le attività ricreative in genere : al cinema Di Francesca di Cefalù si sono svolti veglioni, feste in maschera, concerti e pièce teatrali, serate di Cabaret d’autore, rassegne e persino matrimoni.

Già dagli anni ‘40 Giuseppe Di Francesca era stato fra gli animatori della vita culturale Cefaludese, fondando insieme ad altri la società SACS (Società Arte Cultura e Sport), e una casa di produzione cinematografica, la Kefa, per la realizzazione di documentari aventi come soggetto i luoghi e le attività tradizionali. Negli anni ‘60, divenuto nel frattempo preside dell’Istituto Magistrale Rosmini, è alla guida della Unione Sportiva ‘U.S. Calcio Cefalù’ e viene nominato vice presidente della Azienda di Soggiorno e Turismo della cittadina, ormai nell’olimpo delle località turistiche più rinomate, meta di divi del cinema, tappa del celebre Cantagiro, e location della manifestazione ‘Moda Mare’.

Negli anni ‘90 insieme al giornalista Corrado Catania, Di Francesca organizza ed ospita nella sala cinema la rassegna di importanza Nazionale ‘le città del Cinema’, che si svolge con successo per 10 edizioni.

Con lo stesso entusiasmo, in una età avanzata, Giuseppe Di Francesca ha dato il proprio contributo di esperienza per la creazione dell’ Arena Dafne della quale è stato anche socio.

Figlio d’arte, Giuseppe ha praticato la fotografia e lo sport (è stato un bravo giocatore di pallacanestro nel ruolo di Pivot ed un tiratore a volo); appassionato enigmista, ha scritto quiz e giochi crittografici per trasmissioni televisive, e testi teatrali e poetici, in italiano ed in vernacolo. La sua produzione satirica in Siciliano è molto estesa e conosciuta grazie all’abitudine di Giuseppe di farne dono agli amici, non avendo mai voluto raccoglieree pubblicare i suoi scritti in alcuna silloge. Un suo testo intitolato ‘Chi Cerchi’ è stato musicato dal maestro compositore cefaludese Vincenzo Curreri ed inciso da Melo Caruso per l’ etichetta Ricordi.

La vita di Giuseppe Di Francesca è stata poliedrica ed è difficile farne un ritratto sintetico che sia anche completo. Certamente ha impresso le proprie convinzioni etiche ed il proprio stile di vita in coloro che lo hanno frequentato abbastanza a lungo, a cominciare dai componenti della sua famiglia ma anche in persone più note, artisti, scrittori e critici, e nei tanti studenti che ascoltavano le sue appassionate lezioni in aula.

Il memorial, organizzato ogni 29 gennaio dalla ditta Cinema Di Francesca, oggi gestita dalla figlia Caterina e dal genero di Giuseppe, Giovanni Cristina, anche lui instancabile promotore culturale attraverso l’associazione ‘Amici del Cinema Di Francesca’, è un evento gratuito ed aperto alla città e prevede la proiezione di un lungometraggio o comunque di un opera cinematografica di valore artistico e civile ed ha visto negli anni anche altro tipo di eventi.

Nel 2009 ricorrendo il centenario dell’ attività, nel cartellone del memorial è stato inserito un concerto di Enrico Giaretta e della sua band.

Quest’ anno verrà offerta la visione del film La Voce della Luna, di Federico Fellini (Italia, 1990), canto del cigno del maestro cineasta, che prova a dare un ultima risposta alla eterna ricerca del senso delle cose del mondo. La proiezione inizia alle ore 18.

Territori e Italianità: a Mistretta Giornata di Studi dedicata al turismo nelle aree interne

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Si è svolta a Mistretta, venerdì 26 gennaio, nella prestigiosa sede del Palazzo della Cultura Mastrogiovanni-Tasca un’interessantissima Giornata di Studi dedicata al turismo nelle aree interne.

Settima tappa del Gran Tour di Territori e Italianità, nel cui alveo professionisti del settore, amministratori locali, associazioni e semplici cultori delle bellezze e delle potenzialità dei territori hanno affollato la sala convegni del Palazzo seguendo con attenzione i lavori suddivisi in duplice sessione e coordinati da due dei relatori, Andrea Succi, Destination Temporary Manager e Coordinatore nazionale di Territori e Italianità e Riccardo Zingone, Coordinatore Turistico Territoriale “Halaesa-Nebrodi”.

Ha aperto la giornata la Tavola Rotonda mattutina nel corso della quale, dopo i saluti istituzionali portati dal Sindaco della cittadina nebroidea, Sebastiano Sanzarello e dall’Assessore al Turismo Massimiliano Melidone, si sono confrontati  Filippo Grasso, Professore dell’Università degli Studi di Messina, Katia  Mastroeni, Agente di Viaggio e Coordinatrice Turistico Territoriale, Maurizio Berti, Promotore del progetto “Case a 1 euro” e Giuseppe Martino, Capo di Gabinetto vicario dell’ Assessorato Regionale al Turismo.

Gli interventi hanno messo in evidenza quanto sia importante  organizzare e supportare un’offerta turistica di qualità, più esperienziale, trasformativa e rigenerativa, favorendo il dialogo tra amministratori e comunità per sostenere la crescita di una cultura dell’ospitalità basata sulle plurime straordinarie identità territoriali, evidenziando le infinite meraviglie di luoghi da tutelare e valorizzare  come imprescindibile bene comune da cui partire per accogliere, però, con estrema professionalità, fatta di intercomunicazione tra tutti gli attori, preparazione e consapevolezza,  quanti vorranno far tappa in territori dal fascino indiscutibile.

Nel pomeriggio la parte più tecnica e formativa con un Workshop a cui si sono aggiunti Saverio Panzica, uno dei massimi esperti di legislazione, marketing e qualità dei servizi turistici e la consulente ed esperta di Turismo delle Radici, Letizia Sinisi.

Oggi, chi si muove non considera più il viaggio solo un’evasione dalle noie quotidiane ma va alla ricerca anche di un arricchimento personale e dunque il desiderio di esperienze immersive e particolarmente includenti per sentirsi stupiti, coinvolti, eccitati e divertirti, diventa sempre più pregnante.

Un luogo non è più solamente una meta ma diviene una vera e propria narrazione e una storia che avvince è il solo tipo di contenuto degno ormai di essere considerato.

Decidere di passare da un turismo classico a uno più esperienziale e sostenibile, con un piano di marketing territoriale attuale e programmatico come quello proposto da Territori e Italianità che sposa un sistema coerente e integrato di ospitalità e servizi, per le aree interne della Sicilia, sintesi perfetta di arte, storia, enogastronomia, natura stupefacente e incontaminata, può configurarsi decisamente come un formidabile, attrattivo e a questo punto imperativo asset culturale ed economico.

Maria Piera Franco

Termini Imerese, documento dell’ANPI in occasione della giornata della memoria: evitare le guerre

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In occasione della giornata della memoria, l’ANPI intende commemorare non soltanto un momento drammatico della storia del Novecento, ma soprattutto riflettere sui processi di lungo periodo che hanno causato la Shoah. L’Olocausto fu in realtà la conseguenza della negazione dei valori umani e dei diritti fondamentali, causati dai diversi totalitarismi, come la tolleranza, la libertà, il rispetto delle differenze religiose, culturali e di razza dei popoli. Pertanto esso è da collocare nella cornice più ampia del secondo conflitto mondiale quando, il 27 gennaio 1945, l’Armata Rossa abbatte i cancelli di Auschwitz, liberando gli ultimi internati rimasti, i più deboli e malati, che non potevano unirsi agli altri sessantamila prigionieri, estromessi dai campi di concentramento tedeschi e costretti a marciare per diversi chilometri nella cosiddetta “marcia della morte”: molti, non potendo resistere al freddo, alla fame e agli stenti, morirono lungo il cammino, altri trovarono la morte in quanto uccisi dagli stessi soldati tedeschi.

La data del 27 gennaio è quindi emblematica perché segna la fine delle persecuzioni naziste, difatti l’Italia (seguita poi dalle altre nazioni europee) istituirà il Giorno della Memoria mediante la legge 211 del 20 luglio 2000, con la quale si ricordano oltre alle vittime del nazismo, le famigerate leggi razziali tedesche e anche italiane (queste ultime emanate nel 1938 dal regime fascista) e tutti coloro che si sono opposti alla “soluzione finale” pianificata da Hitler. L’ONU successivamente, il 1 novembre del 2005, istituirà il 27 Gennaio come giorno della condanna di ogni forma di odio e intolleranza, affinché non si verifichino più brutali genocidi, orribilmente pianificati dalla Germania nazista, come quello contro gli ebrei.

Ecco perché ha senso la Giornata della memoria, proprio per contrastare la violenza e ogni forma di discriminazione conto altri esseri umani, al fine di evitare il ripetersi di simili orrori  e riaffermando la fiducia nella dignità e nel valore della persona umana.

Purtroppo queste finalità sancite dall’ONU sono state disattese nella Striscia di Gaza, in Palestina, dopo il brutale attacco del 7 ottobre 2023 da parte dei terroristi di Hamas, contro i coloni ebrei insediatisi a Gaza: interi nuclei familiari sono stati massacrati e circa duecento ebrei sono stati presi in ostaggio dai terroristi. Questi fatti però non giustificano la brutale reazione del governo israeliano che, “per vendetta” sta provocando un vero e proprio sterminio della popolazione civile di Gaza, con la scusa di eliminare i terroristi di Hamas. I dati ufficiali parlano di circa 25.000 morti, di cui il 70% sono donne e bambini. È necessario dunque che Israele rispetti i protocolli internazionali per garantire i corridoi umanitari e proteggere la popolazione civile nei territori palestinesi, perché se il popolo ebraico è stato vittima del più brutale genocidio che la storia ricordi, è bene che non diventi carnefice nei confronti di altri popoli, raggiungendo una pace negoziata tra lo stato di Israele e l’Autonomia Nazionale Palestinese e rispettando gli accordi di Oslo del 13 settembre 1993, secondo i quali devono esistere due popoli e due Stati e cessare i continui insediamenti di coloni ebrei nei territori palestinesi.

Si richiede che il governo italiano  cessi pertanto ogni rapporto di collaborazione con Israele tendente alla fornitura di armi o al sostegno di azioni che  rischiano di procrastinare infinitamente  la guerra.

Si esprime, nello stesso tempo, l’apprezzamento per la decisione della Corte Internazionale dell’AIA che condanna come inammissibile e criminale la condotta dello Israele .

L’ANPI dunque ribadisce il suo impegno a promuovere il dialogo e la ricerca di soluzioni diplomatiche nei conflitti tra le nazioni, ribadendo il giuramento di Mathausen sulla condanna dei genocidi nazisti e dei disastri umanitari ,per affermare come obiettivo prioritario la Pace.

Il  Presidente della Sezione ANPI

di Termini Imerese

Lascari: Caterina tenta di riconquistare il figlio Francesco a “C’è Posta per Te”

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La nota trasmissione “C’è Posta per Te” di Canale 5 ha fatto tappa a Lascari.

La cittadina del nostro Comprensorio è stata protagonista di una storia che ha visto una madre alla ricerca disperata di riconquistare il figlio dopo circa quattro anni di assenza totale.

Caterina, una vita difficile la sua tra botte del padre, la permanenza in casa famiglia e poi la serenità di una famiglia normale, fino a quando rimane incita e all’età di 18 anni nasce il figlio Francesco. Anche quest’ultimo altresì non ha una vita facile, assiste anche a qualche lite in famiglia e questo destabilizza il suo carattere timido.

La madre tenta di riconquistare la sua fiducia e il suo amore andando da Maria De Filippi che cerca, quest’ultima, di tentarle tutte per cercar di fare riconciliare madre e figlio. “Tua madre – dice Caterina tra le lacrime – è pentita, credimi, tenterò in tutti i modi di avere un rapporto per dimostrarti che sono una mamma, sono qua per amarti e non per darti dispiaceri”.

Francesco non ne vuol sapere, chiede aiuto alla nonna che giustamente lo lascia libero di prendere le sue decisioni, e così il giovane decide di chiudere la busta, tra i tentativi di Maria che comunque ha acceso una fiammella di speranza nel cuore di Caterina.

Il tempo aggiusterà tutto, speriamo.

San Mauro Castelverde: 100 candeline per lo “Zio Ciccio” Manzone

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Il borgo madonita di San Mauro Castelverde culla di centenari.

A spegnere 100 candeline è stato il sig. Francesco Manzone, “zio Ciccio”, che oggi ha tagliato il traguardo del “secolo”. Ospite d’eccezione per questo genetliaco, il Vescovo di Cefalù Mons. Giuseppe Marciante che per l’occasione ha celebrato la Santa Messa, coadiuvato dal parroco di San Mauro, Don Pino Terranova.

Presente il sindaco Peppino Minutilla, il quale assieme all’amministrazione comunale ha consegnato al sig. Manzone una targa ricordo per questo giorno importante. “Grazie – si legge sulla pagina Facebook del comune – ai familiari del centenario ed a quanti hanno contribuito a questo momento”.

Allo Zio Ciccio Manzone vanno gli auguri di buon compleanno dalla redazione di Esperonews.

Termini Imerese, Giornata della Memoria: Fidapa posa “pietra d’inciampo” in ricordo delle vittime della shoah

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Sarà celebrata sabato 27 Gennaio, alle ore 11,00, presso il piano Barlaci di Termini Imerese, la Giornata della Memoria, con la cerimonia dedicata alla posa di una “pietra d’inciampo” in ricordo delle vittime della shoah, nel cuore dell’antico quartiere ebraico cittadino. L’iniziativa promossa dalla Fidapa sezione di Termini Imerese, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, si collega all’iniziativa voluta dall’artista tedesco Gunter Demning.

Alla manifestazione interverranno la Presidente della Fidapa di Termini Imerese, Maria Elena Giummarra, il sindaco di Termini Imerese, Maria Terranova, l’assessore alla cultura, Maria Concetta Buttà, Don Antonio Todaro, Mariella Morreale, Presidente ANPI Termini Imerese, Umberto Gentile, Presidente Associazione 25 Aprile, Pietro Piro, autore del libro “Auschwitz è ancora possibile?”. Concluderanno gli interventi il Prof. Avv. Aurelio Anselmo e l’Avv. Alice Anselmo della Federazione Amicizia Italia-Israele di Palermo.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “pietre d’inciampo” del Distretto Sicilia della FIDAPA-BPW Italy, presidente Letizia Bonanno.

Presentato il romanzo d’esordio “Michela ci aiuti” della poetessa Francesca Luzzio di Montemaggiore Belsito

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Si è svolta giovedì 25 gennaio, a Palermo, la presentazione del libro della poetessa di Montemaggiore Belsito Francesca Luzzio, che con il titolo: “Michela ci aiuti” si cimenta per la prima volta con la scrittura di un romanzo, e sembra, veramente,  con particolare successo.

L’incontro con Francesca Luzzio si è tenuto nei locali dello “Spazio Cultura Libreria Macaione”.

Hanno dialogato con l’autrice Marzia Snaiderbauer, Gabriella Maggio e Franca Alaimo e durante l’incontro Daita Martinez e Giuseppe La Placa hanno letto alcuni brani tratti dal libro.

Una storia drammatica e coinvolgente quella di Marco, un uomo che affronta una serie di avversità nella sua vita, inclusa la separazione dalla moglie traditrice, la perdita della madre e del lavoro, e la tragica morte della figlia Michela. Nonostante queste difficoltà, Marco cerca di risollevarsi, trovando conforto nella natura e attraverso vari lavori stagionali. Nel frattempo, sia Marco che la moglie vivono con sensi di colpa profondi. Tuttavia, il ricordo e l’amore per Michela diventano la forza trainante per una possibile rinascita di un sereno rapporto coniugale. La storia si focalizza sulla resilienza di Marco di fronte alle avversità e sulla possibilità di guarigione attraverso il ricordo dell’amore per la figlia.

Un punto di vista, forse di cui si parla poco, è quello che indica che le presentazioni di libri in contesti raccolti e intimi come librerie o biblioteche sono spesso ben accolte e apprezzate. Questi luoghi offrono un’atmosfera accogliente e culturale che si presta bene a eventi letterari. Alcuni punti a favore di incontri letterari così pensati, partono dal presupposto che le librerie e le biblioteche sono spazi culturali dedicati alla promozione della lettura e della conoscenza, e quindi organizzare una presentazione di libri in questi luoghi crea un ambiente adatto e stimolante per gli amanti della letteratura.

E ancora, il pubblico che frequenta librerie e biblioteche è spesso composto da persone interessate alla lettura e alla cultura. Ciò significa che gli spettatori sono più propensi ad essere appassionati del tema del libro in presentazione.

In ultimo, ma non ultimo, la dimensione più ridotta e l’atmosfera intima di questi luoghi consentono una connessione più diretta tra autore e pubblico. Gli spettatori possono sentirsi più coinvolti e hanno l’opportunità di fare domande o interagire con l’autore in modo più personale.

L’autrice Francesca Luzzio è nata a Montemaggiore Belsito e vive a Palermo. Poetessa, scrittrice e critico letterario, ha insegnato Italiano e Latino nei licei. Ha pubblicato: la raccolta di racconti e poesie, Liceali – L’insegnante va a scuola -, Genesi Edizioni (2013); il profilo saggistico, La funzione del poeta nella letteratura del Novecento ed oltre, Ilapalma Edizioni (2012). Le seguenti sillogi di poesie: Cielo grigio, Cultura Duemila Edizioni (1994); Ripercussioni esistenziali, Thule Edizioni (2005); Poesie come dialoghi, Thule Edizioni (2008); L’agenda dell’amore-una poesia al mese 2017 Il Convivio Edizioni; Cerchi ascensionali, Il Convivio Edizioni (2018); è coautrice della raccolta di favole e racconti I Colori delle parole, Edizioni Arianna (2019). Ha curato con M. Scurria, Poetare e raccontare – Laboratorio di scrittura creativa – Edizioni Arianna (2010); ha partecipato alla stesura di Poesia italiana del Novecento e Narrativa italiana del Novecento, pubblicati dalla rivista didattica Allegoria, diretta da R. Luperini (1995). Ha ricevuto per la poesia e la saggistica diversi premi.

Un’ulteriore prova di successo di pubblico vero e meritato che suggerisce e incoraggia l’interessante azione di leggere il romanzo d’esordio da romanziere della poetessa Francesca Luzzio.

Santi Licata

Lotto premia Termini Imerese: fortunato giocatore centra quattro terni ed una quaterna e vince 124.500 euro

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Il Lotto premia Termini Imerese. Nel concorso di giovedì 25 gennaio un fortunato giocatore, grazie ad una giocata da 2 euro, ha centrato quattro terni ed una quaterna, portandosi a casa ben 124.500 euro.

L’ultimo concorso del Lotto ha distribuito premi per 5,9 milioni di euro in tutta Italia, per un complessivo di 96,7 milioni da inizio 2024.