La poesia di Milo De Angelis arriva in Cina: in un volume le sue opere scelte. Presentazione all’Università di Palermo il 27 aprile

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Il 27 aprile alle 17,30 all’Università di Palermo, nel suggestivo spazio del Complesso Monumentale di S. Antonino, presentazione in prima assoluta dell’edizione in cinese delle poesie di Milo De Angelis per la traduzione di Chen Ying. Entrambi (nella foto), poeta tradotto e traduttrice, parteciperanno all’evento. Il volume comprende i testi di Incontri e agguati e una scelta di poesie dagli altri volumi. La cornice sarà il convegno “Testi in viaggio” organizzato dal Dipartimento di Scienze umanistiche e da ItaStra Scuola di Lingua italiana per Stranieri.

Il libro esce in Cina per i prestigiosi tipi della People’s Literature Publishing House di Pechino, su licenza Mondadori, la storica casa editrice italiana di De Angelis.
E così, per uno dei più grandi poeti contemporanei è scesa in campo un’ambasciatrice d’eccezione della lingua italiana nel continente asiatico. Basti solo dire che Chen Ying nel 2020 è stata insignita del ‘One Way Street Book Award’, ambitissimo titolo tra gli italianisti sinofoni, e che il suo curriculum traduttivo muove dal Decameron e giunge a Elena Ferrante.
Chen Ying negli ultimi tre anni ha lavorato in sinergia con il linguista dell’Università di Palermo Vincenzo Pinello per “l’analisi del testo fonte e la strutturazione e revisione dell’opera” (si legge nell’introduzione).
La diffusione presso il pubblico cinese della poesia di De Angelis è l’ultimo approdo delle diverse tappe di un lavoro che viene da lontano. Esattamente dal 2011, anno in cui l’ateneo di Palermo attraverso la sua Scuola di Lingua italiana per Stranieri ha sottoscritto un accordo di collaborazione con la Sichuan International Studies University (SISU) di Chongqing, università presso la quale Chen Ying insegna e dirige adesso i corsi di italiano. Da allora la collaborazione sull’asse Palermo-Chongqing si è concretizzata in una fitta rete di attività sulla ricerca sociolinguistica e glottodidattica e sulla mobilità incoming e outgoing di studenti e docenti. Ma un ruolo centrale negli intenti programmatici da sempre è stato assicurato al testo letterario, con pubblicazioni e convegni. Nel 2015, il primo incontro degli studenti cinesi con la poesia di Milo De Angelis, durante il visiting professor di Pinello all’Università SISU. Allora gli studenti del suo corso di letteratura realizzarono come prodotto finale un’intervista al grande poeta il quale, poi, la selezionò per il suo libro La parola data. Interviste 2008-2016. Su questa falsariga, l’impegno per il volume che adesso si presenta a Palermo in prima assoluta.
Il 27 aprile dopo gli interventi di Milo De Angelis e di Chen Ying, Vincenzo Pinello e la statistica dell’Università di Palermo Mariangela Sciandra presenteranno i primi risultati di una ricerca sul lessico del poeta. Luigi Tassoni, osservatore fra i più acuti della scrittura deangelisiana, proporrà un suo originale percorso critico, in un incrocio di sguardi testuali-antropologici con la sinologa di UniPa Renata Vinci. Previsto anche l’intervento di Giuseppe Paternostro, docente di Linguistica. I lavori saranno coordinati da Eleonora Lombardo giornalista culturale di Repubblica. Ma ci sarà anche spazio per la lettura dei testi in italiano-cinese di De Angelis ad opera delle attrici Alessandra Pizzullo e Noemi Scaffidi ma anche di Xiangyang Zhao e Zhirou Zhuang studente e studentessa dell’Università SISU di Chongqing in residenza di studio a Palermo.
La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali: il Rettore Massimo Midiri, la direttrice del Dipartimento Francesca Piazza e della Scuola di Lingua italiana per Stranieri Mari D’Agostino. Alla giornata collabora l’associazione Laboratorio Somiglianze.