Nasce il governo Meloni: ecco chi sono tutti i ministri. Unico siciliano l’ex Presidente Musumeci

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Dopo aver ricevuto dal Presidente della repubblica Mattarella l’incarico di creare il nuovo governo, la leader di Fdi Giorgia Meloni si è presentata al Quirinale con la lista dei ministri:


24 di cui sei donne. Unico siciliano nella compagine ministeriale è l’ex presidente della Regione siciliana Nello Musumeci nominato Ministro, ma senza portafoglio, del mare e del Sud.

Vicepremier e Ministro agli Esteri: Antonio Tajani

Nato a Roma il 4 agosto 1953, laureato in Giurisprudenza, giornalista professionista dal 1980, dal 1987 al 1993 responsabile di redazione presso il quotidiano “Il Giornale”, sotto la direzione di Indro Montanelli. Nel momento in cui Silvio Berlusconi è sceso in campo con Forza Italia, Antonio Tajani è stato tra i fondatori del partito nel 1994, del quale ha fatto poi parte del consiglio direttivo. Sempre nel 1994, a giugno, Tajani è eletto come membro del Parlamento Europeo, nella lista di FI. Nel 2017 è eletto Presidente del Parlamento europeo. Il 5 luglio 2018 Tajani diventa coordinatore e vicepresidente di Forza Italia e rinuncia al ruolo di Presidente del Parlamento europeo.

Vicepremier e Ministro alle Infrastrutture e mobilità sostenibili: Matteo Salvini

Classe 1973, milanese, Matteo Salvini, già vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno del Governo Conte I, attualmente senatore, è il segretario federale della Lega dal 15 dicembre 2013. La sua carriera politica inizia nel 1993 quando viene eletto consigliere comunale nella sua città, Milano, una carica che ha mantenuto fino al 2018. È popolarissimo sui social network: su Facebook ha 5 milioni di fan, oltre 2 milioni quelli su Instagram. Favorevole alla chiusura dei porti per contrastare l’immigrazione clandestina; favorevole alla flat tax, euroscettico, ha spesso criticato l’Unione europea si è schierato contro le sanzioni internazionali contro la Russia del 2014 ed è un convinto estimatore del presidente ungherese Viktor Orbàn e delle sue politiche sull’immigrazione.

Ministro all’Economia: Giancarlo Giorgetti

Già uomo macchina del partito di Umberto Bossi, Giorgetti è stato segretario nazionale della Lega Lombarda dal 2002 al 2012, nonché capogruppo per la Lega Nord alla Camera nella XVII legislatura dal 2013 al 2014 e nella XVIII. Nato a Cazzago Brabbia (Varese) nel 1966, diploma di perito aziendale e laurea alla Bocconi, è commercialista e revisore contabile. Ma è l’attività politica, targata Lega Nord, a coinvolgerlo già prima dei 30 anni. In Parlamento approda nel 1996 e lì resta, ricoprendo il ruolo di presidente della commissione Bilancio della Camera dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2013. Nella Lega è tra gli esponenti di spicco che meglio si muovono in materia di conti pubblici e settori produttivi. Con il governo Draghi ha occupato la casella del ministero dello Sviluppo economico.

Ministro agli Interni: Matteo Piantedosi

Napoletano, classe 1963, laureato in legge, prefetto di Roma dal 2020, Matteo Piantedosi ha iniziato nella prefettura di Bologna la sua carriera, dove è stato per otto anni capo di gabinetto. C’è ritornato nel 2017 come prefetto, dopo essere stato prefetto di Lodi e vice direttore generale della pubblica sicurezza nelle forze di polizia. Da 2018 è stato capo di gabinetto del Viminale. Nel periodo di duro scontro politico che contrassegnò il ministero dell’interno di Salvini, Piantedosi gestì la linea dura contro gli sbarchi voluta dal leader leghista. E la sua posizione nella catena di comando delle decisioni sugli approdi degli immigrati passò anche al vaglio della magistratura durante l’indagine per sequestro di persona contro Salvini, ma ne uscì indenne. Con l’arrivo della Lamorgese non ha perso il suo ruolo. Fungendo così anche da utile cuscinetto alle critiche di Salvini.

Ministro alla Giustizia: Carlo Nordio

Trevigiano ed ex magistrato, Carlo Nordio ha 75 anni e alle spalle una carriera di grandi inchieste, dalle Brigate Rosse a Tangentopoli, cominciata nel 1977. L’ultimo dei fascicoli “caldi” di cui da procuratore aggiunto della Procura di Venezia si è occupato è stato quello sul Mose, per far luce sui fatti di corruzione legati ai cantieri del progetto. All’inizio degli anni 2000 Nordio è stato anche consulente della Commissione Parlamentare per il terrorismo e le stragi e presidente della Commissione per la riforma del codice penale. In occasione degli ultimi referendum sulla giustizia, è stato tra i promotori delle ragioni del Sì. Alle elezioni politiche del 2022 viene eletto alla Camera con Fdi.

Ministro alla Difesa: Guido Crosetto

È il volto rassicurante della destra al quale non si possono rinfacciare trascorsi post-fascisti semplicemente perché il suo curriculum politico parte da latitudini lontane dalla fiamma dell’Msi (esordio con la Democrazia cristiana). Grandi doti da mediatore ma anche schietto e diretto dal vivo e sui social. Classe 1963, nato a Cuneo, fondatore dieci anni fa con Giorgia Meloni e Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia, è una delle persone più vicine a Meloni di cui è fidato consigliere. È anche presidente dell’Aiad, associazione delle imprese dell’Aerospazio e Difesa.

Ministro al Lavoro e alle politiche sociali: Marina Calderone

Marina Calderone, classe 1965, profonda conoscitrice del mercato del lavoro, presidente del consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro dalla fine del 2005 è il tecnico scelto per guidare il ministero del Lavoro. Come professionista, Calderone si è specializzata nella gestione delle grandi crisi aziendali. Un know how che tornerà utile per la gestione di una stagione che si profila molto “calda” per le aziende, alle prese con l’impennata record dei prezzi dell’energia. Calderone è portavoce per gli Ordini e le professioni regolamentate al Cese, il Comitato economico e sociale europeo e dal 2006 presiede il club europeo professioni giuslavoristiche. Ha anche ricoperto due mandati come consigliera nel Cda di Leonardo, il colosso del settore dell’alta tecnologia (Aerospazio, Difesa e Sicurezza). Tra i primi dossier ci sarà il reddito di cittadinanza. In più occasioni Calderone ha sostenuto che il sussidio non va abolito, ma rimodulato per lasciarlo come strumento di protezione sociale in chiave anti povertà.

Ministro alle Imprese e Made in Italy: Adolfo Urso

Nato a Padova nel 1957, presidente della Fondazione Farefuturo e senatore per Fratelli d’Italia dal 2018, è stato già deputato alla Camera dal 1994 al 2013, per un totale di 5 legislature. Dal giugno 2021 è presidente del Copasir, il comitato parlamentare di controllo dei Servizi segreti. Già ai tempi della militanza di An si era fatto conoscere come un moderato e fu tra i primi promotori della svolta di Fiuggi. Viceministro al Commercio nel terzo governo Berlusconi, nel 2008 un altro passo al centro, co-fondatore del Popolo delle Libertà, prima di tornare a casa cinque anni dopo. In mezzo due anni di pausa, dal 2011 al 2013, a fare l’imprenditore con la Italy World Services, società che «fornisce consulenza e assistenza per le imprese italiane all’estero», spiega Urso sul suo sito.

Ministro alla Pubblica Amministrazione: Paolo Zangrillo

Classe 1961, nato a Genova, deputato di Forza Italia, fratello minore di Alberto Zangrillo, presidente del Genoa e medico personale di Silvio Berlusconi. Zangrillo inizia la sua carriera di manager nel 1992 presso la Magneti Marelli, mantenendo l’incarico fino al 2005 dapprima come responsabile del personale in Europa e nel mondo e in seguito come responsabile delle relazioni industriali e delle risorse umane. Mantiene poi l’incarico di vice presidente per le risorse umane presso la Fiat Powertrain Technologies fino al 2010 e presso la Iveco fino al 2011. Dal 2011 al 2017, Zangrillo ha occupato il ruolo di direttore del personale e dell’organizzazione presso l’Acea. Alle elezioni politiche anticipate del 25 settembre 2022 viene eletto al Senato nel collegio uninominale Piemonte.

Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica: Gilberto Pichetto Fratin

Classe 1954, nato a Veglio (Biella) in Piemonte, già vicepresidente della Regione Piemonte laureato in economia e commercio, intraprende le attività di commercialista e di insegnante di materie economiche negli istituti tecnici. Nel 1995 entra per la prima volta nel consiglio regionale del Piemonte per Forza Italia, venendo nominato due anni dopo assessore all’Industria, Artigianato e Commercio. Nel 2008 viene eletto senatore per il Popolo della Libertà. Nel 2013, non risulta rieletto a livello nazionale. Ma il governatore Roberto Cota lo nomina nuovo vicepresidente della Regione con delega al Bilancio. Eletto alle elezioni politiche del 2018. Il 25 febbraio 2021 viene indicato come Sottosegretario di Stato al Ministero dello sviluppo economico nel governo Draghi. Viene rieletto alla Camera nelle elezioni del 2022.

Ministro alle Riforme: Maria Elisabetta Alberti Casellati

Elisabetta Casellati, 76 anni, nata a Rovigo ma di origini calabresi è presidente del Senato uscente, carica che ha ricoperto nell’ultima legislatura. Casellati, che ha esercitato la professione di avvocato matrimonialista, nel 1994 è stata tra i fondatori di Forza Italia. Da qui la sua lunga carriera tra gli scranni del Parlamento. Tra il 2008 e il 2011 è sottosegretario alla giustizia nel governo Berlusconi, in una fase attraversata anche dalle polemiche per le inchieste giudiziarie del “caso Ruby”. Il 15 settembre 2014 è stata eletta membro laico del Consiglio superiore della magistratura.

Ministro agli Affari Europei, politiche di coesione e Pnrr: Raffaele Fitto

Cinquantatre anni, pugliese, Raffaele Fitto ha una laurea in giurisprudenza ed una carriera politica cominciata nel 1990, quando fu eletto consigliere regionale in Puglia per la Dc. Vicesegretario del Cdu di Rocco Buttiglione dal 1995, nel 1998 crea, assieme a Roberto Formigoni il movimento dei Cristiano democratici per le libertà, che confluisce in Forza Italia. Eletto al Parlamento europeo nel 1999, diventa presidente della regione Puglia nel 2000. Ma nel 2005 non viene rieletto, battuto di misura da Nichi Vendola. Dalla politica locale approda al Parlamento italiano nel 2006, sempre con Forza Italia. Con le nuove elezioni che si tengono due anni dopo, passa dai banchi dell’opposizione alla nomina di Ministro degli Affari Regionali e Autonomie Locali del quarto governo Berlusconi. Nel 2014, dopo il patto del Nazareno siglato dall’allora premier Matteo Renzi e Berlusconi, Fitto lascia il partito. La rottura definitiva avviene nel 2015, quando decide di fondare un proprio movimento politico, che prende il nome di Direzione Italia, che poi si federa con Fratelli d’Italia.

Ministro all’Istruzione e merito: Giuseppe Valditara

Classe 1961, maturità classica al Berchet e poi laurea in giurisprudenza alla Statale di Milano, conosce il ministero come le sue tasche: non solo perché da parlamentare è stato il relatore della legge Gelmini nel 2010, ma è stato anche capo dipartimento durante il periodo del ministro leghista Bussetti. Anche dopo la caduta del governo giallo-verde Valditara ha avuto diversi incarichi che lo hanno tenuto in zona Viale Trastevere, tra commissioni e missioni. La sua carriera professionale è stata invece interna all’Università: in Piemonte dove è diventato ordinario di storia del diritto romano nel 1997 e poi a Roma dove dal 2005, anno di fondazione, al 2018 ha insegnato in quella Università Europea voluta e creata dai Legionari di Cristo dove ha preso la laurea anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Della medesima università Valditara è stato anche preside di facoltà di Giurisprudenza fino al 2011. Negli ultimi anni è stato molto vicino a Matteo Salvini tanto da essere considerato tra gli ideologi della svolta sovranista.

Ministro all’Università e Ricerca: Anna Maria Bernini

Bolognese, 57 anni, capogruppo uscente di Forza Italia, è stata dapprima esponente di Alleanza Nazionale, poi de Il Popolo della Libertà e, infine, di Forza Italia, ricoprendo dal 27 luglio al 16 novembre 2011 la carica di ministro per le politiche europee nel governo Berlusconi IV. Il 15 febbraio 2021, in seguito alla nascita del governo Draghi, rimasta fuori dalla rosa dei neo ministri forzisti, la Bernini viene promossa da Berlusconi a vicecoordinatrice nazionale di Forza Italia, affiancando Antonio Tajani, con il compito di coordinare l’attività del partito con i gruppi parlamentari della Camera, del Senato e del Parlamento europeo.

Ministro alla Salute: Orazio Schillaci

Classe 1966, dal 2019 Rettore di Tor Vergata, Orazio Schillaci, ordinario di medicina, dal 2008 direttore dell’Unità operativa complessa (Uoc) di Medicina nucleare, ha alle spalle oltre 120 pubblicazioni su riviste specializzate. Ha presentato ai suoi elettori un programma che punta a «generare e diffondere conoscenza e cultura nel tessuto sociale ed economico del Paese, al fine di promuovere il ruolo dell’università come cardine del progresso e dello sviluppo sostenibile».

Ministro agli Affari regionali e autonomie: Roberto Calderoli

Calderoli è un politico e medico italiano, coordinatore delle Segreterie nazionali della Lega Nord dal 2002 al 2020. È stato ministro delle riforme istituzionali nel governo Berlusconi II e ministro per la semplificazione normativa nel governo Berlusconi IV. Nato a Bergamo nel 1956, laurea in medicina e chirurgia, la sua avventura politica inizia agli albori della Lega Nord di Umberto Bossi. Calderoli è tra i “padri fondatori” del movimento padano, di cui sarà presidente nel 1993 e segretario generale dal 1995 al 2002. E’ autore della riforma elettorale, la legge n. 270 del 21 dicembre 2005 definita da lui stesso una “porcata”, che, modulata in latino, è nota come Porcellum. La legge fu molto criticata dall’opposizione e da vari opinionisti politici, per il blocco delle preferenze e l’attribuzione di un premio di maggioranza ampio. È stato quattro volte vicepresidente del Senato. Alle elezioni politiche del 2022 è ricandidato dalla Lega al Senato in prima posizione nel Collegio plurinominale Lombardia venendo rieletto.

Ministro alla Famiglia, natalità e pari opportunità: Eugenia Roccella

Bolognese, classe 1953, è stata sottosegretaria alla Salute del governo Berlusconi IV. In gioventù esponente del Movimento di liberazione della donna, diventandone leader e portavoce in quegli anni di molte battaglie femministe, rivede le sue posizioni negli anni successivi. Nel 2007 è portavoce insieme con Savino Pezzotta del Family Day, la manifestazione di sostegno alla famiglia formata da un uomo e una donna organizzata per il 12 maggio dall’associazionismo cattolico.

Ministro allo Sport e gioventù: Andrea Abodi

Romano, classe 1960, si laurea alla LUISS in Economia e Commercio, si specializza nella gestione industriale dello sport e nello sviluppo di attività di sport marketing. È stato presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie B e consigliere federale FIGC dal 20 luglio 2010 al 6 marzo 2017. Attualmente è Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e del Comitato di Gestione Fondi Speciali nonché Consigliere dell’Associazione Bancaria Italiana.

Ministro all’Agricoltura e sovranità alimentare: Francesco Lollobrigida

Romano, classe 1972, ricopre dal 28 giugno 2018 l’incarico di capogruppo parlamentare di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati. Incarico rinnovato in questa legislatura. Laureato in Giurisprudenza, è sposato con Arianna Meloni, militante di Alleanza Nazionale, nonché sorella di Giorgia. Ex assessore regionale alla mobilità e ai trasporti nella giunta regionale del Lazio di Renata Polverini, nel 2012 abbandona il PdL, assieme alla cognata Giorgia Meloni, e insieme sono tra i fondatori di Fratelli d’Italia. Alle elezioni politiche del marzo 2018 viene eletto alla Camera dei deputati e confermato alle elezioni anticipate del 2022.

Ministro ai Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani

Classe 1967, originario di Pordenone, già dirigente del Msi, con AN è eletto consigliere regionale alle elezioni in Friuli del 1998, entrando quindi nella giunta regionale guidata Roberto Antonione nel ruolo di assessore allo sport e alle autonomie locali. Nel 2015 aderisce a Fratelli d’Italia ed è eletto senatore alle politiche del 2018. Dal 18 luglio 2018 è presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia al Senato. Riconfermato nella legislatura appena iniziata dopo la rielezione al Senato nelle elezioni del 2022.

Ministro del mare e del Sud: Nello Musumeci

Catanese, classe 1955, già presidente della Provincia di Catania dal 1994 al 2003, nonché europarlamentare fino al 2009, dal 15 aprile al 16 novembre 2011 è stato sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali nel governo Berlusconi IV. Dal 18 novembre 2017 al 13 ottobre 2022 ricopre la carica di Presidente della Regione Siciliana. Alle elezioni politiche del settembre 2022 è eletto senatore con Fratelli d’Italia.

Ministro alla Disabilità: Alessandra Locatelli

Nata a Como nel 1976, deputata della Lega per Salvini Premier dal 2018 al 2021, ministro per la famiglia e le disabilità nel governo Conte I dal 10 luglio al 5 settembre 2019 e assessore della Regione Lombardia con delega alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità dal 2021. Laureata in Sociologia, educatrice specializzata nella cura delle persone affette da disabilità psichica, ha lavorato nel campo dell’assistenza e della cura delle persone affette da disabilità intellettiva.

Ministro al Turismo: Daniela Santanché

Classe 1961, originaria di Cuneo, è stata deputata della Camera dal 2001 al 2008, eletta nelle liste di Alleanza Nazionale, nonché sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega all’attuazione del programma di governo del governo Berlusconi IV dal 1º marzo 2010 al 16 novembre 2011, ed è infine stata rieletta in Parlamento nel 2013 con Il Popolo della Libertà, aderendo a Forza Italia nel novembre dello stesso anno. Nel dicembre 2017 passa a Fratelli d’Italia. E viene eletta senatrice sia nel 2018 che nel 2022.

Ministro alla Cultura: Gennaro Sangiuliano

Napoletano, classe 1962, giornalista, è direttore del TG2 dal 31 ottobre 2018. Da sempre vicino agli ambienti di centrodestra, è stato direttore del quotidiano Roma di Napoli dal 1996 al 2001, vicedirettore del quotidiano Libero e del TG1 dal 2009 al 2018. Autore di vari saggi scientifici, negli anni 2010 Sangiuliano pubblica una serie di saggi storici, in particolare i tre volumi su Vladimir Putin, Hillary Clinton e Donald Trump, editi da Mondadori.

Sottosegretario alla Presidenza Consiglio: Alfredo Mantovano

Leccese, classe 1958. Nel 1983 entra in magistratura. Da ottobre 2018 è consigliere di sezione penale alla Corte di Cassazione. Nel 1997 si iscrive al partito Alleanza Nazionale. Nelle elezioni politiche del 2006, si candida al Senato per AN nella circoscrizione “Puglia”, e viene eletto. Rieletto deputato nel 2008 per il Popolo delle Libertà, nella Circoscrizione Puglia, durante la XVI legislatura, è nuovamente sottosegretario all’Interno nel Governo Berlusconi IV. Alla scadenza della Legislatura, decide di non candidarsi alle elezioni politiche del 2013, e rientra in ruolo nella Magistratura.