Approvato progetto per accogliere novanta richiedenti asilo o rifugiati

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L'Assessore Lodico

I paesi delle Madonie aprono le braccia agli immigrati richiedenti o titolari di protezione internazionale nell’ambito dello SPRAR – Sistema di Protezione Richiedenti Asilo o Rifugiati. Tra i 456 progetti approvati, a seguito di un bando pubblicato dal Ministero dell’Interno per 20 mila posti di accoglienza nel triennio 2014/2016, vi è anche quello presentato dal Comune di Petralia Soprana capofila dei comuni di Blufi, Castellana Sicula, Gangi, Petralia Sottana e Polizzi Generosa. Il progetto approvato prevede l’utilizzo di 90 posti da suddividere tra i 6 comuni in funzione dei locali messi a disposizione dagli Enti. Continua quindi l’esperienza già in atto per i comuni di Petralia Soprana, Blufi e Petralia Sottana che da alcuni mesi ospitano giovani provenienti dal Senegal, Pakistan e della Nigeria.

 

Soddisfatto l’assessore Rosario Lodico che ha seguito l’iter progettuale grazie all’aiuto della cooperativa “Badia Grande” di Trapani e di don Sergio Librizzi direttore regionale della Caritas. “L’approvazione della nostra proposta – afferma Lodico – la ritengo un risultato importante che oltre ad accrescere il senso di solidarietà e di interculturalità dei nostri paesi muoverà anche l’economia del territorio visto che sono previsti 2 milioni e 700 mila euro circa per i servizi necessari e a supporto del progetto”. Riguardo alla esperienza già in atto e la presenza dei rifugiati a Petralia Soprana l’assessore la reputa molto positiva. “Ciò che mi ha enormemente fatto piacere – conclude Lodico – è stato constatare la vicinanza e l’amicizia che tanti giovani del nostro paese hanno regalato agli immigrati che sono giunti a Petralia Soprana con la speranza di un futuro. Rimangono  alcuni stereotipi ma solo in chi fa confusione tra solidarietà e politica economica internazionale”. Dello stesso avviso il sindaco Pietro Macaluso che ha voluto evidenziare il gesto di altruismo che il paese di Petralia Soprana ha già fatto accogliendo i rifugiati arrivati alcuni mesi or sono. “La maturità dimostrata dai miei concittadini – ha detto Macaluso – ci ha spinti ha partecipare al progetto che è stato finanziato nel quale abbiamo coinvolto altri comuni viciniori. Auspico che questa sorta di “deportazione” volontaria, che per molti si trasforma in morte così come è stato per gli Ebrei, possa finire presto e allo stesso tempo che altri comuni delle Madonie possano sposare la politica dell’accoglienza che Petralia Soprana sta sperimentando”.

 

Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali che – per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata – accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico. I progetti territoriali dello SPRAR sono caratterizzati da un protagonismo attivo, condiviso da grandi città e da piccoli centri, da aree metropolitane e da cittadine di provincia. A differenza del panorama europeo, in Italia la realizzazione di progetti SPRAR di dimensioni medio-piccole – ideati e attuati a livello locale, con la diretta partecipazione degli attori presenti sul territorio – contribuisce a costruire e a rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità cittadine e favorisce la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari.