Assemblea pubblica di “Cambiare si può, l’alternativa di sinistra anche sulle Madonie”

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Venerdì 28 dicembre alle ore 17.00, presso la Casa della Sinistra di Petralia Sottana (corso Paolo Agliata 160-162), si terrà l’assemblea pubblica di “Cambiare si può l’alternativa di sinistra anche sulle Madonie”. “L’attuale pensiero unico – scrivono gli organizzatori in una nota – e il conseguente orizzonte politico sono modificabili. Esiste un’alternativa forte, sobria e convincente alla politica liberista che, in tutta Europa, sta distruggendo il tessuto sociale senza dare soluzione a una crisi che non accenna a diminuire nonostante le rassicurazioni di facciata”. “Cambiare si può – proseguono – è un’alternativa che esprime una cultura politica nuova, che rifiuta il leaderismo, che parla il linguaggio della vita delle persone e non quello degli apparati, che include nelle discussioni e decisioni pubbliche la cittadinanza attiva.

Un’alternativa capace di fare emergere, con l’impegno collettivo, una nuova rappresentanza politica preparata, capace, disinteressata al tornaconto personale e realmente al servizio della comunità. Ci sono azioni positive da realizzare e scelte sbagliate da contrastare. L’elenco è semplice: – Rinegoziazione delle normative europee che impongono politiche economiche recessive; – Riconversione di ampi settori dell’economia in grado di rilanciare rapidamente l’occupazione; – Imposizione fiscale equa ed efficace; – Potenziamento degli interventi a sostegno delle fasce più deboli e dei presidi dello stato sociale; – Ripristino delle tutele del lavoro e dei lavoratori; – Investimento a favore della scuola e dell’università pubblica, a sostegno della formazione, della cultura, della ricerca e dell’innovazione; – Reale azione di contrasto dell’evasione fiscale e della corruzione; – Ritiro da tutte le operazioni di guerra e l’abbattimento delle spese militari; – Abrogazione delle leggi ad personam; – Previsione di un tetto massimo per i compensi pubblici e privati e l’azzeramento delle indennità aggiuntive della retribuzione per ogni titolare di funzioni pubbliche”.