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Petralia Soprana, premiati partecipanti al concorso fotografico “Il Borgo più bello d’Italia in uno scatto”

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Assegnati i premi della quinta edizione del concorso “Il Borgo più bello d’Italia in uno scatto” che quest’anno aveva come tema “Prospettive – Petralia Soprana e la Sicilia”. Prima classificata è stata la foto di Sebastiano Bellomo dal titolo “Fra” i vicoli di Petralia Soprana. Una foto in bianco e nero che ritrae la piazza Frate Umile e la presenza di due anziani in conversazione. La seconda foto premiata è di Lorena Alleri dal titolo: “Caleidoscopio di colori: la bellezza floreale di Petralia Soprana” e ritrae un angolo caratteristico del centro storico arredato e colorato da piante. Lo scatto scelto per il terzo posto è stato quello di Salvatore Guglielmo dal titolo “In attesa dello spettacolo”. La foto immortala la piazza Duomo nella quale c’è la presenza del palco che attende lo spettacolo. Le foto sono state selezionate tra i 60 scatti che sono stati proposti da 20 partecipanti originari da varie parti della Sicilia. Assieme al fotografo Damiano Macaluso hanno fatto parte della giuria l’ing. Angelo Curatolo in rappresentanza dell’Italkali e Piera Messineo del Comune di Petralia Soprana.

La premiazione è avvenuta nella sala consiliare del comune alla presenza della giuria e dell’amministrazione comunale guidata da Pietro Macaluso. Dopo avere ammirato tutte le foto ammesse al concorso è arrivato il momento della scoperta di quelle vincenti alle quali è andato un premio in denaro (700-500-300).

Durante l’evento l’amministrazione comunale ha consegnato anche una targa anche alla foto risultata più votata su facebook. Il particolare riconoscimento è andato alla foto di Liria Zaffuto che ritrae Petralia Soprana da una finestra della torre di avvistamento alle porte del paese. Il titolo della foto è infatti: “Un’ampia apertura e poi di colpo un bel paesaggio. Petralia Soprana vista dalla Torre.”

“Il tema di quest’anno – ha detto il presidente della giuria Damiano Macaluso – era particolarmente difficile perché racchiudeva due tematiche distinte ma intrinseche allo stesso tempo che sono Petralia Soprana e la Sicilia. Non nascondo che questo ci ha messo in difficoltà perché nella valutazione abbiamo dovuto necessariamente tenere conto di questi due elementi a discapito di altri. In ogni caso vanno fatti i complimenti a tutti i partecipanti che hanno realizzato scatti di alta qualità con tecniche particolari e sfumature artistiche di pregio.”

Il sindaco Pietro Macaluso oltre a ringraziare l’Italkali che ha sposato lo spirito del concorso ha tenuto ad evidenziare che le foto, oltre a fare parte della fototeca del Comune, saranno utilizzate per promuovere Petralia Soprana e faranno da cornice alle varie iniziative di promozione turistica programmate dall’amministrazione comunale.

Giornale di Cefalù, la tragedia degli incendi e la piaga dei migranti: intervista al parroco di San Francesco fra’ Aurelio Biundo

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La tragedia degli incendi e la piaga dei migranti. Non si può rimanere indifferenti, sono problemi che ci appartengono: le responsabilità del Governo e le nostre responsabilità. Intervista al parroco di San Francesco fra’ Aurelio Biundo (nella foto). “Ardi la me’ terra”, rime della poetessa Margherita Neri Novi.

Il Partito Repubblicano, verso una nuova organizzazione: i primi tesserati. Intervista a Giuseppe Blanda.
Il Giornale di Cefalù – n. 1763 anno 40 – notiziario video-web diretto e condotto da Carlo Antonio Biondo; da giovedì 28 settembre 2023 può essere seguito e rivisto su facebook adrianocammarata e sul canale you tube Carlo Antonio Biondo (http://www.youtube.com/@carloantoniobiondo171), al quale ci si può iscrivere per essere sempre aggiornati. Archivio Giornale su cammarataweb; link su tutti i social.

“Nata a Quarant’anni”: pubblicato il libro autobiografico di Giusy Musso

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“Nata a Quarant’anni” è un libro autobiografico di storia vera dell’autrice Giusy Musso. Una storia che si è sviluppata in una Sicilia che, all’epoca, respirava aria del medioevo, stile “Baronessa di Carini”, pur riferendosi agli anni recenti. In una Carini dove il Gotha di autorità retrò le rendono una vita infernale da cui esce vittoriosa dopo una lunga lotta in cui rischia la propria vita, avvolta in un dramma psicofisico, “senza alcuna colpa”.

L’autrice ha sfiorato la follia e il suicidio, ha rischiato l’omicidio perché si è rifiutata di piegarsi alle minacce. Ma grazie alla sua forza interiore e al suo coraggio e al suo carattere combattivo, probabilmente, ereditato da qualche avo o ava, oppure generato dall’esigenza di “schizzare” fuori dall’inferno che l’avrebbe portata al baratro, le hanno permesso di rinascere a Quarant’anni.

Un esempio di virtù nella vita di tutti i giorni, per quelle donne che, giornalmente, vivono gli stessi drammi.

Oggi, l’autrice è un’imprenditrice piena di iniziative e pronta a collaborare e a testimoniare, con forza, per risolvere la giusta causa delle donne che subiscono violenze.

Il suo primo libro sarà presente a Roma al Dima Book Festival, dal 1° al 31 ottobre, in via della Bufalotta, 548, la fiera più lunga d’Europa, presso lo stand delle case editrici Terre Sommerse e Editrice Brigantia. Disponibile anche presso l’ufficio dell’autrice, B&B “La casa di Evita” in via Roma 1b, Carini, sugli store on-line e sul sito di Terre Sommerse.

Gangi, al via la XII edizione di Vivere in Assisi

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Giovedì 28 settembre andrà in scena a Gangi, uno dei Borghi più belli d’Italia, la rievocazione medievale e francescana Vivere in Assisi. Le vie silenti dalla bellezza austera, per quattro intensi giorni, sino a domenica 1° ottobre, faranno da incantevole scenografia alla rappresentazione di alcuni momenti della vita e del messaggio di Francesco d’Assisi.

Inserita tra le celebrazioni mondiali dell’VIII Centenario Francescano, torna tra la gente con una sceneggiatura inedita dal titolo “Fratelli tutti ovvero Francesco d’Assisi che insegna ad essere figli della stessa Terra”. Il testo, ispirato all’enciclica papale “Fratelli Tutti”, vuole esortare a uscire fuori da se stessi per andare incontro all’altro, per essere realmente fratelli in una società che sappia includere e sollevare chi è in difficoltà, perché l’amore possa costruire ancora la speranza superando preclusioni, barriere storiche e culturali, interessi personali. Francesco, con la sua mistica vita vissuta in fraternità e umiltà, ne disegna l’essenza attraverso il suo abbandono a Dio Padre e lo sviscerato amore verso gli uomini e tutte le creature. Tra le righe del testo è proprio la speranza ad aleggiare sempre e comunque, quella tenacissima che sostiene e conforta, Francesco allora dà il suo “tutto” e il suo messaggio è destinato a incidersi profondamente nell’animo di chi passa e va: Siate tutti fratelli, costruite la speranza… fatevi Luce per chi l’ha smarrita.

Parecchie le scene superbamente indicative, dai risvolti inattesi e profondi, una fra tutte quella che farà rivivere il Presepio di Greccio appunto per ricordarne gli ottocento anni.

Nei giorni 30 settembre e 1° ottobre la rievocazione sarà introdotta da un imponente corteo storico, considerato come uno dei più belli di Sicilia che sfilerà lungo le vie del centro della cittadina madonita. I numerosi figuranti rappresentando i ceti sociali dell’Assisi del tempo, indosseranno preziosi abiti interamente creati a mano dalle sapienti costumiste dietro una rigorosa ricerca storica sui tessuti e sulla lavorazione propria dell’età medievale.

La manifestazione anche in questa edizione, con il suo format unico e innovativo, vuole indurre un vero viaggio a metà tra “Cielo e Terra” alla ricerca dell’Alto e dell’Altro, un percorso intensamente spirituale ma anche incredibilmente irrituale. Essa riesce a emozionare e commuovere, donando al visitatore, divenuto pellegrino, affascinanti percezioni parallele, in una sintesi compiuta di armonia e forza evocativa che rispecchiano compiutamente e il messaggio che Francesco cantò in luminosa e profonda comunione con Cristo e le infinite, magnifiche suggestioni di un’epoca straordinaria come fu quella medievale. Vivere in Assisi 2023, un appuntamento da non perdere. Per info www.vivereinassisi.it.

Maria Piera Franco

Parco delle Madonie. Suidi e Daini: ok distribuzione capi abbattuti per chiudere la filiera delle carni

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Dopo l’incontro avvenuto ieri presso la sede dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana, l’Ente Parco delle Madonie può finalmente dare il via alla “fase 2” dei Piani di Gestione adottati per combattere il problema del sovraffollamento di suidi e daini in area di Parco. Facendo seguito al decreto assessoriale 318 del 2022 “Selvaggina selvatica uccisa a caccia – Utilizzo delle carni a scopo alimentare”, è in fase di ultima definizione l’avviso pubblico, attraverso il quale l’Ente Parco delle Madonie regolamenterà l’invio delle manifestazioni di interesse per partecipare alla costituzione di una “long list” per la cessione dei capi abbattuti a seguito delle attività di controllo selettivo per il contenimento numero di suidi e daini in area di Parco. L’avviso verrà dopo un incontro di coordinamento finale con assessorato territorio ambiente
“L’avvio di questa fase – spiega il commissario dell’Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone – consentirà agli operatori economici interessati (Centri Lavorazione Selvaggina, Ristoranti, Agriturismi, Macellerie, ecc.) di procedere all’acquisizione di cinghiali, suidi e daini abbattuti, contribuendo così in modo ottimale allo smaltimento delle carcasse derivanti dai piani di controllo che, è bene ricordarlo, sono stati adottati dall’Ente Parco a salvaguardia degli ecosistemi dell’area naturale protetta, gravemente minacciato dal sovrappopolamento di questi ungulati. Un problema gravissimo che tutti i madoniti conoscono bene e che, con l’avvio di questa seconda fase, condotta con attenzione e rigore scientifico, stiamo trasformando in un modello di gestione capace di integrare l’esigenza di gestire la crescita di tali popolazioni di ungulati con la promozione di sistemi di economia locale sostenibile”.
Attraverso la pubblicazione di questo avviso, l’Ente Parco garantirà la partecipazione del maggior numero di soggetti interessati alla promozione e l’utilizzo di un prodotto locale costituito da “carni provenienti da animali allo stato selvatico” prodotto in modo sostenibile, etico e tracciato, che garantisca un elevato livello di sicurezza igienico-sanitaria, favorendo l’incentivazione e lo sviluppo del settore gastronomico dell’area protetta.
La richiesta di iscrizione alla Long list, a far data dalla pubblicazione dell’avviso pubblico, rimarrà sempre aperta, prevedendo eventuali sospensioni nel caso in cui il numero delle richieste dovesse risultare superiore al numero dei capi da alienare derivanti dagli interventi di controllo, con successiva riapertura nel momento in cui si rendesse necessario.
“Con una successiva comunicazione spiegheremo nel dettaglio i requisiti e le modalità di adesione alla long list e i criteri di distribuzione delle carni – prosegue Salvatore Caltagirone. –  Si tratta di un passaggio fondamentale per la soluzione dell’annoso problema del sovraffollamento di suidi e daini che affligge le Madonie. Per questo – conclude Caltagirone – voglio esprimere un plauso per il lavoro attento, rigoroso e sinergico fatto con tutte le istituzioni e i tecnici che si sono occupato della problematica”.
All’incontro (nella foto) tenuto ieri presso la sede dell’Assessorato alla Salute, Dipartimento Regionale per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico erano presenti, oltre al Commissario Salvatore Caltagirone, Pietro Schembri, dirigente servizio 10 Sanità Veterinaria; Daniela Zora, Dirigente servizio 7 Sicurezza Alimentare; Ciro Pedrotti, Ispettore Ripartimentale delle Foreste di Palermo e, in collegamento, il sindaco di Isnello Marcello Catanzaro, in rappresentanza dei sindaci madoniti e il responsabile tecnico scientifico dei Piani di gestione dei Suidi, Egidio Mallia.

Per un’economia dell’equità e della fraternità, al servizio della persona e della vita: interessante Giornata di Studi a Gangi

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Sabato 23 settembre nella magnifica location di Palazzo Bongiorno a Gangi, alla presenza di un folto pubblico, si è svolta la Giornata di Studi dal titolo: “800 anni di storia francescana e non sentirli: la povertà di Francesco d’Assisi per una nuova visione dell’economia contemporanea”, organizzata dal Centro Studi Francescani e Medievali, dai Frati Minori di Sicilia e da BCsicilia.

Il convegno, nella sua sessione mattutina, dopo i saluti istituzionali portati dal sindaco della cittadina, Giuseppe Ferrarello, dall’assessore Veronica Cavallucci per la Città di Assisi, da frà Giancarlo Guastella, definitore provinciale dei frati minori, dal vicepresidente della BCC Madonie, Antonio Farinella e dallo stesso presidente del Centro Studi Medievali e Francescani, ha visto susseguirsi al tavolo dei relatori, Diego Ciccarelli, presidente dell’Officina di Studi Medievali, che ha trattato degli “Influssi dell’etica economica francescana: testi e gesti in Sicilia (sec. XIV-XV)”, Angelo Palmieri, avvocato e docente di diritto al Don Bosco Ranchibile di Palermo, con la sua relazione “L’economia di Francesco: utopia o realtà”, Giulia Gioeli, dottoranda in Scienze dell’Economia civile, presso l’Università LUMSA di Roma, col suo intervento “Da San Francesco a Papa Francesco: il caso di EoF”, a cui ha fatto seguito la riflessione di P. Gianni Notari, direttore del Centro di formazione politica “Pedro Arrupe” di Palermo, su “Generiamo il cambiamento delle nostre comunità”.

La sessione pomeridiana è proseguita poi, con la relazione “Sviluppo, efficienza ed equità: i ‘fallimenti del mercato’ e gli insegnamenti fondamentali della Dottrina sociale della Chiesa” tenuta da Antonio Purpura, Docente di Economia Applicata presso l’Università degli Studi di Palermo e, in conclusione, da quella della responsabile della comunicazione di Vivere in Assisi, avvocato Maria Piera Franco, dal titolo “L’economia della speranza: l’esperienza di Vivere in Assisi”.

A conclusione dei lavori, moderati dal presidente di BCsicilia, Alfonso Lo Cascio, è stata siglata un’importante convenzione tra il presidente del Centro Studi Medievali e Francescani, Roberto Franco e il presidente dell’Officina di Studi Medievali, Diego Ciccarelli. I due Enti, accomunati da una consonanza di interessi scientifici e culturali, si propongono di dare concreto e fattivo impulso a iniziative di studio, ricerca e divulgazione inerenti ai temi comuni, in ambito nazionale e internazionale.

La Giornata di Studi ha avuto il merito di stimolare un vivace e proficuo confronto tra le varie voci atte a evidenziare come sia necessario ripensare a un’economia che ponga le sue basi sull’equità e la fraternità, al servizio della persona e della vita e che si prenda cura del Creato tutto, un’economia eticamente orientata che porti pace e giustizia in un mondo martoriato e prosperità ovunque.

La XII edizione di Vivere in Assisi, di fatto aperta proprio dal convegno, inizia dunque con l’auspicio di un impegno corale e con la speranza che esso venga raccolto, anche e soprattutto, dalle nuove generazioni, molti infatti i ragazzi presenti, vera fucina del cambiamento e depositari di quella magnifica speranza capace di portare a nuovi patti di sviluppo inclusivo, incentrati sul benessere individuale e collettivo.

Maria Piera Franco

Termini Imerese, Vincenzo la Barbera e la sua Scuola: visita guidata ai dipinti del Piano della Matrice

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Nell’ambito della manifestazione “Le Notti di BCsicilia” si terrà giovedì 28 settembre 2023 a Termini Imerese l’iniziativa “Vincenzo la Barbera e la sua Scuola: visita guidata ai dipinti del Piano della Matrice”. L’appuntamento è alle ore 21,00 in Piazza Duomo. Dopo la presentazione di Maria Concetta Buttà, Assessore comunale alla Cultura, di don Antonio Todaro, Parroco della Maggior Chiesa, e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, inizierà la visita che sarà guidata dallo Storico del territorio Antonio Contino e dall’Architetto Cosimo Serio. La manifestazione è promossa dalla Sezione locale di BCsicilia di Termini Imerese, in collaborazione con Comune, la Parrocchia S. Nicola di Bari e l’Università Popolare di Termini Imerese. La partecipazione è libera e gratuita. Per informazioni: Email: [email protected] – Tel. 346.8241076.

Nel Seicento, il “Piano della Maggior Chiesa” (attuale Piazza Duomo) assunse definitivamente il ruolo di fulcro della Splendidissima città di Termini, soprattutto grazie alla sapiente orchestrazione scenica, volta ad esaltare la presenza delle rispettive sedi del potere civile e religioso. Tutto ciò fu realizzato grazie ad una organica visione progettuale, voluta da Antonino Spatafora (Palermo, c. 1552/53 – Termini Imerese, 22 Giugno 1613), architetto civile ed idraulico, pittore, cartografo, scenografo, una delle eclettiche figure di spicco del manierismo siciliano del tardo Cinquecento e del primo Seicento. Tale opera, fu proseguita da Vincenzo La Barbera (Termini Imerese, c. 1576/77 – Palermo, 1642), appartenente ad una famiglia termitana di origini liguri, discepolo e genero di Spatafora, tanto da divenire anch’egli architetto e pittore. Il La Barbera, alla morte del maestro e suocero, gli succedette nell’incarico di architetto civico della cittadina imerese.

La piazza predetta è, quindi, il trait d’union di questa serata dedicata proprio a Vincenzo La Barbera, il massimo esponente del manierismo termitano. L’itinerario si prefigge di rivalutare e far conoscere agli appassionati di arte siciliana alcuni dei dipinti più emblematici della scuola labarberiana termitana che sono conservati in tre edifici che hanno come perno la piazza predetta: La sede storica comunale, con l’imponente ciclo di affreschi della Sala del Civico Magistrato (Cammara Picta), esaltanti i fasti di Himera e di Thermae; il Duomo, con le pale d’altare seicentesche dello Spatafora, del La Barbera e di Francesco Quaraisima (Termini Imerese, 1591- 1668); e il Museo civico “B. Romano”, con la sua pinacoteca che conserva una rappresentativa rassegna di pale d’altare del La Barbera, emblematiche per conoscere la cifra stilistica di questo artista, con la sua particolare empatia per la pittura nordica che traspare dal gusto per il dettaglio, per i paesaggi fortemente naturalistici e per la forte introspezione psicologica dei personaggi.

Nelle foto: Termini Imerese Piano della Matrice (Foto di Marcello Turcio) e opere di Vincenzo La Barbera.

Castelbuono, Concerto di musica rinascimentale promosso da BCsicilia e Museo civico

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Le antiche e ammalianti note dell’Oud, strumento cordofono della famiglia dei liuti, hanno dato avvio al repertorio dei brani magistralmente eseguiti dal maestro Silvio Natoli, nel secondo appuntamento della rassegna di musica rinascimentale e barocca, organizzato da BCsicilia di Castelbuono e dal Museo Civico e tenutosi il 23 ottobre nella suggestiva cornice della Sala del Principe del Castello dei Ventimiglia.
Dotati indubbiamente di fascino e di evocative capacità sonore gli antichi strumenti utilizzati: oltre al sopracitato Oud la chitarra barocca, la tiorba, il liuto rinascimentale e l’arciliuto .
I brani eseguiti hanno riguardato composizioni scritte tra il XII e il XVIII secolo, attingendo al patrimonio anonimo andaluso e ripercorrendo le evoluzioni musicali attraverso i più importanti autori di epoca rinascimentale e barocca, da Piccinini a Zamboni, da Mudarra a Kapsberger, da Dowland a Weiss.
A partire dalle esotiche magie di Ziryab, che da Bagdad giunge a Cordoba per fondare una scuola di musica e modifica l’Oud arricchendolo di sonorità, passando per Piccinini,che per primo scrive musiche per Tiorba, fino a giungere alle capacità di espressione della chitarra barocca e dell’arciliuto, il maestro Natoli ha sapientemente guidato il vasto ed attento pubblico in un’affascinante viaggio di trasformazione della musica e dei suoi strumenti attraverso i secoli, caratterizzando le esecuzioni dei brani con la sua grande capacità interpretativa e arricchendole con spiegazioni, contestualizzazioni storiche e notizie approfondite sulle musiche e sugli autori.
Rassegna da godere ma anche culturalmente stimolante, che procede nel percorso di recupero dell’ essenza della memoria musicale e sugella la validità della mission propria di BCsicilia, operante verso una sempre maggiore valorizzazione e tutela del patrimonio artistico e culturale nei vari ambiti . L’evento che ha ottenuto molti apprezzamenti.
“Una delle prime iniziative che vedranno continuare la collaborazione di BCsicilia con il Museo Civico di Castelbuono” è stato l’incisivo commento della dottoressa Laura Barreca, direttore del Museo.
Stella Albanese

Trabia: a cinque anni perde i sensi dopo essere salito sulle giostre, i Carabinieri gli prestano subito soccorso

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Trabia, in pochi minuti una tranquilla e serena serata di festa e gioco si è trasformata in un incubo per una mamma e il suo piccolo bambino. E’ la festa del SS Crocefisso, durante i festeggiamenti, alle giostre di Trabia, un bambino di appena 5 anni ha perso i sensi e si è accasciato al suolo.

I Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese che si trovavano lì in servizio di ordine pubblico per garantire un sereno e ordinato svolgimento della serata, si sono accorti che si era formato un capannello di persone ed immediatamente, facendosi spazio tra la gente, si rendevano subito conto della gravità della situazione.

Stabilito il contatto con la centrale operativa e con il 118 il militare, approcciandosi al piccolo, privo di sensi, gli prestava assistenza attuando le manovre di primo soccorso, attività per la quale i Carabinieri sono specificatamente formati.  Per recuperare tempo prezioso, i militari organizzavano insieme ad un cittadino presente sul posto il trasporto del bimbo con la madre presso l’ospedale di Termini Imerese che hanno raggiunto scortati dalla gazzella dell’Arma che a sirene spiegate si è fatta largo nella trafficata serata del sabato.

Il piccolo, per precauzione, è stato trasferito all’Ospedale dei Bambini di Palermo “Di Cristina – Fatebenefratelli” dove è stato scongiurato ogni pericolo.