Riccardo Rossi ricorda Fratel Biagio nel giorno della sua nascita: più che guida, un fratello

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Oggi, 16 settembre, si celebra la data di nascita di Fratel Biagio Conte, missionario laico e fondatore della Missione di Speranza e Carità di Palermo, volato al cielo il 12 gennaio 2023. Nel giorno del suo compleanno, il ricordo resta vivo nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato. Tra loro Riccardo Rossi, giornalista ed ex portavoce del missionario, che racconta alcuni dei momenti più significativi vissuti al suo fianco.

«Un amico, un fratello, una guida spirituale, questo e tanto altro è stato per me Fratel Biagio» – esordisce Riccardo Rossi. – «Lo conobbi circa 15 anni fa e trovai in lui una comunione di anime mai sentita prima. Da quell’incontro nacque una profonda amicizia e anche il giornale La Speranza, organo ufficiale della Missione di Speranza e Carità da lui fondata».

Un’amicizia che si trasformò presto in esperienza concreta di vita e di riconciliazione: «Circa 13 anni fa mi aiutò a riavvicinarmi alla mia famiglia di Verona. Partimmo insieme per Vicenza e vivemmo giorni di testimonianze e di preghiera. Grazie a quel tempo, quando tornai a casa fui mansueto e ci fu la riconciliazione con i miei familiari».

Anche la vita affettiva di Riccardo porta l’impronta di Fratel Biagio: «Conobbi mia moglie Barbara grazie a un articolo che scrissi circa 11 anni fa per La Speranza. Raccontavo due gesti simbolici che avevano riportato Fratel Biagio in Missione: uno di questi era proprio di Barbara Occhipinti. La volli conoscere e ci innamorammo. Dopo il matrimonio anche lei intraprese la vita missionaria».

Il legame con Fratel Biagio si fece ancora più forte nel 2018: «Ero in crisi – racconta Rossi – e chiesi a Dio una svolta. Arrivai a Palermo e seppi che Fratel Biagio aveva appena iniziato un digiuno-preghiera sotto i portici delle Poste Centrali in via Roma, chiedendo di non lasciare nessuno indietro. Compresi che il segno era arrivato e rimasi accanto a lui, giorno e notte. Divenni il suo comunicatore sociale, dando notizie a tutti i media. Furono giorni trasformanti, tanto che con Barbara decidemmo di trasferirci da Catania a Palermo e di restare accanto alla Missione. Da allora, fino alla sua morte, fui il suo portavoce sui media».

Un’esperienza culminata nel giorno della sua dipartita, il 12 gennaio 2023: «Il giorno prima avevo letto il Libro di Cielo (volume 11, vergato da Luisa Piccarreta, serva di Dio) e mi sentivo completamente fuso in Gesù. La mattina della sua morte non venni travolto dallo sconforto, ma ero pieno di gioia per il mio caro amico, certo che fosse già tra le braccia di Cristo. In quei giorni ricevemmo tanti segni di provvidenza, tra cui una lunga serie di buone notizie sui media siciliani».

Un legame che va oltre il tempo: «Caro Fratel Biagio, mi hai insegnato tanto – conclude Rossi –. Spero un giorno di poterti riabbracciare lassù».

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