Termini Imerese, una mostra per raccontare Cosimo Cristina e il suo giornale

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Una mostra per raccontare Cosimo Cristina e il suo giornale, curata da Giusi Conti e Alfonso Lo Cascio. Il percorso espositivo propone le pagine più interessanti di “Prospettive Siciliane”  il periodico da lui fondato e dalle cui pagine, probabilmente, firmò la sua condanna a morte.

Cosimo Cristina nacque a Termini Imerese l’11 agosto 1935. La sua famiglia lo vide per l’ultima volta la mattina del 3 maggio 1960. Nel pomeriggio del 5 maggio 1960 fu trovato tra i binari del tunnel ferroviario di Contrada Fossola a Termini Imerese. Morto.

Aveva 25 anni ed era un giovane, intraprendente, appassionato giornalista, con il “vizio” della verità a tutti i costi.  Tra il 1955 e il 1959 aveva collaborato come corrispondente per il giornale L’Ora di Palermo, per Il Giorno, per l’agenzia Ansa, per il Corriere della Sera, per Il Messaggero e per Il Gazzettino. Nel 1959 aveva fondato il settimanale “Prospettive Siciliane”, il suo giornale. Tante le inchieste da lui condotte: l’omicidio del sindacalista Salvatore Carnevale e del sacerdote cefaludese Pasquale Culotta, la morte di Agostino Tripi a Termini Imerese, il processo per l’omicidio di Carmelo Giallombardo, la vicenda dei Frati di Mazzarino. Co.Crì lo pseudonimo con cui spesso si firmava.

Del corpo trovato morto non venne nemmeno disposta l’autopsia. Il marchio infamante del suicidio, insieme alla condanna della Chiesa, che gli negò per questo  i conforti religiosi, gettarono l’oblio sul suo coraggio e sulla sua  incessante ricerca della verità.

Anche le pagine di “Prospettive Siciliane” –  il primo numero uscì il 25  dicembre 1959, l’ultimo il 13 marzo 1960 – sembrarono inghiottite dal nulla.

Solo dopo molti anni, tra la fine degli anni ‘90 e la prima decade del secondo millennio,  l’impegno di altri giornalisti coraggiosi, la passione di insegnanti convinti che il suo esempio dovesse essere consegnato alle giovani generazioni, consentì di innescare un vasto movimento di opinione,  che restituì al giovane giornalista  la verità: Cosimo Cristina fu il primo giornalista ucciso dalla mafia.

Le pagine di “Prospettive Siciliane” furono quasi miracolosamente rinvenute presso la Biblioteca Nazionale di Firenze da una giovane studiosa, appassionatasi alla sua storia.

Con questa mostra, per la prima volta, quel giornale diventa patrimonio collettivo di una comunità che intende fare memoria di uno dei suoi figli migliori. La mostra è stata presentata al Termini book Festival per iniziativa del giornale Esperonews, dell’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII di Trabia, dallo stesso Book Festival e con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia.

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