“Criosfingi” distese a dominio dei versanti dell’alta “Chora di Kamikos”

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Ancora sulla maestosa presenza di queste strutture geomorfologiche che caratterizzano il nostro paesaggio, per cercare di “spiegare” il perché del curioso allineamento al tramonto del Solstizio estivo del Cromlech di Vallescura (1900 a.C.) sulla Rupe di Marianopoli. Aggiungiamo, a richiesta, queste ultime considerazioni verificabili da reperti archeologici. Al Museo “F. e L. Landolina” di Marianopoli, nella vetrina che ospita circa 70 pezzi (!) trovati nella Tomba 21, datati al VI sec. a.C. proprio nella necropoli di Vallescura, colpisce la curiosità del visitatore la grande quantità di ambra in grani ed in particolare, oltre i segni del comando dell’inumato (il “Principe-Capo”), la “Collana con pendaglio”. Del prezioso oggetto questo si dice nella scheda del Catalogo: “Collana e pendaglio in ambra. Lungh .42; pendaglio: h 1,6, lungh. max 3,3. Formata da ottantasette piccoli vaghi rotondi e da un pendaglio figurato a forma di ariete accovacciato. … (R.P.)”. Quindi diamo per certo che ancora nel VI sec. a.C. il “Capo” della comunità indigena che abitava la Rupe di Marianopoli, fra Balate e Vallescura, viene sepolto con grandi onori e doni votivi portandosi nel suo “aldilà” il frammento di “divinità tutelare” al collo: la “Collana con pendaglio a forma di Ariete accovacciato”. E’ lo stesso profilo dell’immagine che “vedeva/venerava” ad ogni tramonto del Solstizio d’Estate esattamente sull’orizzonte delle Serre di Villalba. Ma forse la “ri-vedeva” quella potente “Ierofania/manifestazione del divino solare” anche al … tramonto del Solstizio d’Inverno dietro la Rocca di Sutera sul margine sinistro dello stesso orizzonte visto proprio da Vallescura (!), nei giorni a cavallo del 21 dicembre; come dimostrano le immagini che può sperimentare ogni viaggiatore accorto alle date segnate. Venire a Marianopoli per credere. In aggiunta: piccoli oggetti preziosi a forma di Ariete da pendaglio sono noti agli studi, come quello in avorio trovato sulla Montagnola di Marineo (PA) e datato al VI sec. a.C. Per concludere: è allora possibile che dal Cromlech megalitico di Vallescura, da inizio del II millennio a.C. almeno fino al VI sec. a.C. si “osservava per venerazione” ed a scopo calendariale il tramonto sia del Solstizio invernale che di quello estivo, sei mesi dopo, su quelle curiose formazioni a forma di “Sfingi”. Anzi, trattandosi probabilmente di “Arieti”, di “Criosfingi”.

Per ulteriore chiarezza del significato archeoastronomico e simbolico delle due immagini di Tramonti, osservati dal Recinto megalitico di Vallescura (1900 a.C.) sulla Rupe di Marianopoli: Il “viaggio” di andata dal tramonto del Sole sulla Rupe di Sutera, in figura 2, attorno al 21 dicembre. alla “Pietra Forata” di Villalba, attorno al 21 giugno, in figura 1, dura sei mesi, Segna le massime estensioni del “cammino solare” a sinistra e destra di quell’orizzonte archeologico. Poi tutto si inverte: il Sole si “sposta” nei tramonti in direzione opposta e, dopo altri sei mesi, “muore” sulla Rocca di Monte San Paolino a Sutera. Questo di Sutera è sito egemone per postura sul paesaggio a dominio della media-alta Valle del Platani/Halykos ed in lista negli studi per l’identificazione con la stessa dedalica ‘Rocca minoica di Kamikos’; nome suggestivo che ha con ogni evidenza a che fare con il ‘Soter’/’che salva’: “ … dottrina religiosa della salvezza … le religioni sono soteriologiche nella misura in cui mirano alla liberazione dal male comunque inteso. … orientamenti soteriologici si notano anche al di fuori delle grandi religioni soprannazionali, come nei misteri del mondo antico, che conferivano una salvezza particolare e puramente individuale ai loro iniziati”

(da: https://www.treccani.it/enciclopedia/soter/ )

Il viaggio di andata e ritorno segna esattamente un anno solare. Anche questi indizio li mettiamo fra le ‘prove a carico’ del fascicolo/incartamento della perizia in corso …

Foto 1 – Tramonto del Solstizio d’Estate sulla “Criosfinge” delle Serre di Villalba.

Foto 2 – Tramonto del Solstizio d’Inverno sulla Rocca di Sutera.

Foto 3 – Reperti in ambra dalla T.21 di Vallescura VI sec. a.C.

Foto 4 – Collana con “Ariete accovacciato” in ambra T.21 Vallescura, VI sec. a.C.

Foto 5 – Particolare “Ariete accovacciato” in ambra (cm 3,3 lunghezza e 1,6 altezza).

Foto 6 – “Ariete accovacciato”, avorio, dalla Montagnola di Marineo (PA), VI sec. a.C.