Termini Imerese, presentato il progetto “Raccontami”, per costruire la comunità in classe

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Si è tenuto ieri, presso il Liceo Scientifico Nicolò Palmeri di Termini Imerese, l’evento di presentazione di “Raccontami”, progetto nato per supportare gli adolescenti a rischio di dispersione scolastica tramite l’acquisizione di strumenti narrativi ed espressivi per il racconto di sé stessi e della propria comunità.

L’evento si è aperto con la visione di “Più su di Quaggiù”, spettacolo di improvvisazione in cui l’attore e formatore Andrea Robbiano e il musicista Lorenzo Marcenaro mettono in scena i sogni del pubblico, fulcro del percorso didattico previsto da “Raccontami”. Durante il dibattito successivo, studenti e istituzioni hanno avuto la possibilità di confrontarsi apertamente sull’esperienza appena vissuta, ma anche su esiti, ambizioni e possibilità del progetto.

Le attività, gestite dal Teatro del Rimbombo in collaborazione con A.N.A.S. Associazione Nazionale di Azione Sociale, Himerazione e Disincanto, si svolgono dall’inizio di Ottobre presso l’Istituto Magistrale Panzeca e l’Istituto Comprensivo Barbera di Caccamo, l’Istituto comprensivo statale Giovanni XXIII di Trabia, l’Istituto di Istruzione Superiore Ugdulena, il Liceo Scientifico Palmeri e l’Istituto di Istruzione secondaria Stenio di Termini Imerese, con l’adesione e il supporto dei relativi Comuni. Si tratta di un progetto finanziato grazie alla missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) relativa a inclusione e coesione (componente 3 – interventi speciali per la coesione territoriale; investimento 3 – interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del terzo settore).

Ma cosa definisce una comunità? In che modo i giovani possono trovare il loro posto all’interno di un dato contesto sociale? In che modo la Comunità Educante può avvicinarsi agli studenti e alle studentesse? Nella regione – la Sicilia – con il maggiore tasso di abbandono scolastico in Italia (21,1% – dati ISTAT), il progetto “Raccontami” cerca una risposta nuova a queste domande che passi per l’apprendimento collaborativo e la didattica laboratoriale per l’acquisizione di competenze trasversali all’apprendimento.

Le attività ambiscono alla costituzione, tramite strumenti espressivi come la creazione artistica e l’improvvisazione teatrale, di un momento settimanale dedicato allo sfogo protetto dell’emotività e del ricordo all’interno delle classi coinvolte. Il simbolo del progetto è la sedia, il palcoscenico più piccolo e antico del mondo: spazio che fino a pochi decenni fa si occupava alla fine della giornata di lavoro, quando ci si sedeva per raccontare, per raccontarsi.

In Raccontami, la sedia riconquista il suo ruolo simbolico: l’ora di sedia è il momento in cui esprimersi spontaneamente, condividere la propria visione della comunità con la comunità stessa.

Come segnalibro per questo viaggio è stato scelto Più su di Quaggiù, spettacolo teatrale che rinasce ogni sera grazie ai sogni raccontati dal pubblico. I ragazzi hanno avuto modo di vedere lo spettacolo dal vivo e di lavorare con l’attore, il musicista e la scenografa per comprenderne le dinamiche di creazione e di conduzione. Durante i laboratori di queste settimane hanno inoltre sperimentato il racconto con gli strumenti più affini a ciascuno di loro: dalla canzone alla poesia, dal rap al monologo, dal personaggio costruito alla confessione a cuore aperto, dalla lettura alla performance fisica.

Le attività sono accompagnate da un’analisi quantitativa volta a comprendere gli effetti del percorso teatrale sul benessere degli adolescenti. La ricerca si svolge da ottobre a maggio e raccoglie dati relativi allo stato emotivo degli studenti coinvolti nel progetto.