Polizzi Generosa, obiettivo raggiunto: raccolti 200 mila euro per dare una vita normale ad Aurora affetta da una rara malattia genetica

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Obiettivo raggiunto, un sogno è diventato realtà. Il nuovo anno porta con se la buona notizia che tutti si aspettavano.

È stata raggiunta la somma di 200 mila euro a favore della ricerca per tornare a dare una vita normale ad Aurora, la giovane affetta da una rara malattia genetica. Gesti di solidarietà di una comunità che è diventata sempre più ampia e che ha avuto  come unico obiettivo quello di dare speranza alla giovane di Polizzi Generosa. 225.991.25 euro le somme raccolte per la campagna di solidarietà “Aiutiamo Aurora”. Un risultato raggiunto in poco più di tre mesi. Un’idea lanciata dai genitori che hanno avviato una raccolta fondi. L’obiettivo era quello di dare una speranza di vita normale alla piccola polizzana che lo scorso mese di novembre ha compito 10 anni. La ricerca berlinese è già all’opera per la verifica del gene che ha colpito le cellule genetiche di Aurora. Un caso che richiede un progetto di ricerca pluriennale che costa 200 mila euro. A occuparsene è il dottor Pawel del Max-Delbrück-Centrum für Molekulare Medizin in der Helmholtz-Gemeinschaft di Berlino. L’ente pubblico dello Stato di Berlino che conduce ricerche di base con l’obiettivo di acquisire una comprensione sempre più completa dei meccanismi molecolari della vita al fine di acquisire nuove conoscenze sullo sviluppo delle malattie. Nel progetto che riguarda Aurora sarà studiata una malattia dello sviluppo neurologico causata da mutazioni nel gene IRF2BPL. Gli aiuti economici, in favore della ricerca, sono arrivati pure da Brooklyn, dove vive una comunità di polizzani.
“Aurora grida grazie a tutti coloro che l’hanno sostenuta per raggiungere la meta – scrive la mamma di Aurora, Rossella Ciraulo – non abbiamo parole per esprimere quello che proviamo dentro al nostro cuore. In questi tre mesi abbiamo scoperto che l’amore e la solidarietà esiste ancora e che la vita di ogni essere umano è preziosa. Con l’aiuto di tanta gente Aurora potrà sperare in un futuro migliore. È proprio vero che con tante piccole gocce si forma il mare. E passo dopo passo, mano nella mano (come ha detto dal primo giorno il custode di Largo Ponte che ci ha creduto dal primo istante guardandosi negli occhi con Aurora) abbiamo raggiunto la meta. Da adesso in poi chiediamo solo preghiere affinché al più presto Aurora possà ricevere le cure. Vi terremo sempre aggiornati sul nostro percorso che sarà lungo ma con la speranza di grandi risultati”.
Fabio Lo Bono