Termini Imerese, con il nuovo progetto di Porto arriveranno in città circa 600 TIR al giorno: una eterna emergenza ambientale

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A seguito delle dichiarazioni rilasciate da Pasqualino Monti, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, e da Giancarlo Cancelleri Sottosegretario al Ministero alle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, al porto di Termini Imerese, interviene il Comitato Città Porto per un futuro sostenibile:

“Ci sentiamo di dover puntualizzare che dopo 17 anni di attesa i cittadini di Termini Imerese rischiano di vedere svanito il sogno di un porto turistico e del rilancio del centro storico della città”.
“L’Autorità Portuale di Sistema del Mare di Sicilia Occidentale – scrive il Comitato – si appresta a stravolgere  il Piano Regolatore del Porto ed a trasformare la quasi totalità dell’intero bacino in un unico e grande porto commerciale, a ridosso del centro storico e dell’ultima spiaggia rimasta.
In cambio, viene prospettato un improbabile progetto di porto turistico a sud, nei pressi della foce del Torrente Barratina, progetto che, inevitabilmente, incontrerebbe ostacoli di carattere burocratico/tecnico e ambientale, che ne renderebbero problematica la realizzazione, per non parlare dei tempi lunghissimi a cui si andrebbe incontro.
In tal modo, intanto, verrà  trasferita nel nostro porto  la maggior parte di traffico commerciale dal porto di Palermo, con evidenti ricadute ambientali sulla nostra città.
Solo un dato su tutti:  su Termini Imerese sarà dirottato un traffico prevedibilmente di circa 600 TIR al giorno. L’annuncio di giovedì 8, riguardante l’inizio del dragaggio del nostro bacino portuale, ci lascia perplessi circa le prescrizioni, in merito, del PRP. E’ legittimo il timore che, dietro agli annunci entusiastici e fin troppo ambiziosi di rilancio, si possa celare una grande e frettolosa determinazione a realizzare progetti che, inevitabilmente, potranno avere conseguenze negative irreversibili sul futuro della nostra città, già da anni martoriata da scelte inadeguate”.