Com’è finita con i disabili gravi siciliani? La proposta di Crocetta è una tassa di scopo per finanziare l’assistenza

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Alla fine Cappiddazzu paga tutto; alla fine saranno come sempre i cittadini a pagare l’assistenza ai disabili gravi siciliani.

E’ questo in sintesi il risultato della riunione della Commissione sanità dell’Ars che si è tenuta ieri, preceduta da difficoltà e disagi, alla presenza dei rappresentanti dei disabili dell’isola e del presidente Crocetta, che propone “una tassa di scopo per finanziare l’assistenza”, dopo avere annunciato il numero esatto dei disabili gravissimi in Sicilia: “sono 2.700 e non 3.600”. Ma i diretti interessati non ci stanno, considerando il tutto “un giochetto vecchio, al quale risponderemo con una manifestazione mai vista a cui parteciperanno tante personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e della società civile che in questi giorni ci hanno contattati”, come dicono i fratelli tetraplegici Gianluca e Alessio Pellegrino, che hanno sollevato il velo sulla mala gestione siciliana dell’assistenza ai disabili gravi, dopo avere partecipato alla trasmissione televisiva Le iene. Nel frattempo i Centristi per l’Europa di Gianpiero D’Alia hanno indicato a Crocetta il nome di Carmencita Mangano, 50 anni, dirigente medico, per la delega alla famiglia, dopo la mala fiura fatta proprio con i fratelli Pellegrino da Gianluca Miccichè e le conseguenti sue dimissioni dall’incarico in giunta.