Il Movimento Cinque Stelle ricuce la Sicilia

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I Cinquestelle siciliani finanziano la realizzazione della strada che permetterà di ricucire la Sicilia spezzata in due dopo il crollo del viadotto Himera sull’autostrada Palermo-Catania ormai due mesi fa. I parlamentari regionali infatti donano per questo scopo i soldi a cui hanno rinunciato. Una cifra importante: 300 mila euro.

“Sono passati 2 mesi dal crollo del ponte della A19 e non si muove nulla, nessun operaio, nessuna ruspa, niente di niente – si legge in un intervento del Movimento siciliano -. Crocetta e Renzi e le istituzioni sono incapaci di fronte a questa emergenza, i loro tempi di intervento sono biblici, troppo lunghi per una terra che ha bisogno di azioni concrete ora e subito. 2 imprenditori hanno aperto una strada per creare una bretella alternativa, i cittadini che si fanno Stato insomma, ma senza una sostanziosa somma questa è insufficiente per ricongiungere le due parti della Sicilia tagliate dal crollo dell’autostrada A19″.
I grillini siciliani sono orgogliosi della loro scelta “La finanziamo noi del M5S coi soldi delle restituzioni dei nostri stipendi. L’abbiamo fatto e lo rifaremo ancora, perché il nostro impegno è davvero al servizio dei cittadini”.
Il movimento civico di Caltavuturo aveva nelle scorse settimane lanciato un appello per trovare finanziatori per l’opera ritenuta di fondamentale importanza per evitare l’isolamento di un territorio.
Il completamento della bretella consentirà l’utilizzo agevole della via alternativa al tratto autostradale evitando di dover passare per Polizzi Generosa.
L’operazione è stata presentata ieri all’Ars da alcuni deputati del M5S, collegati in diretta streaming con alcuni colleghi grillini che si trovavano a Caltavuturo insieme al sindaco, a rappresentanti della comunità di Caltavuturo e le ditte che dovrebbero realizzare i lavori.l’economia isolana muore giornalmente. Ancora non c’è nemmeno l’ombra delle ruspe che dovrebbero realizzare la bretella. Qui si rischia di vedere passare invano non solo l’estate, ma anche l’autunno e, probabilmente, pure l’inverno. Facile per chi è comodante seduto in poltrona, magari ai piani alti di un ufficio statale o regionale. Molto meno per chi fa quotidianamente la spola in questa sfortunata autostrada”.