Raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono, presentati a Pollina i numeri dell’opera

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Duemila giorni di lavori, ventimila metri di gallerie, 550 mila metri cubi di calcestruzzo, 55 mila tonnellate di acciaio e una media di 330 impiegati con punte di 570. Sono questi i numeri del cantiere per la realizzazione del doppio binario Ogliastrillo-Cefalù, presentato oggi pomeriggio a Finale di Pollina e i cui lavori partiranno ad aprile dopo le operazioni di bonifica legate a ordigni e residuati bellici.

A snocciolare i dati i tecnici dell’associazione temporanea di imprese che effettuerà i lavori e che, assieme al presidente Rfi Dario Lo Bosco e all’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, hanno voluto essere presenti all’incontro organizzato a Pollina per presentare quella che viene definita “un’opera strategica non solo per il territorio ma per l’intera regione.
Secondo le stime presentate, saranno necessari 2050 giorni lavorativi per completare l’opera, che si snoderà attraverso gallerie realizzate sia con scavo meccanizzato (17.268 metri lineari) che con scavo tradizionale (2.500 metri lineari). Tra i numeri presentati, ci sono pure quelli legati ai conci da realizzare – 54.625 in tutto – ma anche al calcestruzzo e alle tonnellate di acciaio che saranno utilizzati per completare il doppio binario. “Avvieremo un protocollo di legalità per controllare i cantieri e per non avere infiltrazioni della criminalità organizzata – ha detto il numero uno di Rfi – e monitoreremo costantemente i cantieri. In Sicilia abbiamo cantieri aperti per tre miliardi di euro, di cui due miliardi nella provincia di Palermo. La nostra volontà è di sistemare e migliorare la mobilità e i trasporti in Sicilia, incentivando anche trasporti ad alto valore ecologico”. All’incontro, presente anche l’assessore regionale Giovanni Pizzo, che ha la delega a Infrastrutture, mobilità e trasporti: “Trenitalia deve darmi una mano a fare vedere il treno ai siciliani. Ci sono troppe zone della Sicilia che il treno non lo hanno mai visto. Sono certo – ha aggiunto – che sulla tratta Palermo – Messina, il treno sarà più performante del gommato e questa opera ne sarà un esempio”.
“Per troppi anni – ha detto il sindaco Magda Culotta – la Sicilia è stata fanalino di coda nel settore della mobilità e dei trasporti, con strade e ferrovie da terzo mondo. Oggi finalmente siamo in grado di mettere un piccolo ma importante tassello per riprendere il cammino della modernizzazione e dello sviluppo”.
Continuano intanto i lavori per la tratta fiumetorto-ogliastrillo.