Ormai non si rispettano nemmeno i morti. Cimitero: rubate le catene di recinzione delle tombe

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In tempi di crisi non si salvano neppure i morti. Nella notte ignoti ladri, dopo essere penetrati furtivamente nel cimitero scavalcando il muro di cinta, hanno rubato tutte le catene che fanno da recinzione alle tombe. Si tratta di ornamenti metallici, spesso di un certo valore artistico, perché molti risalenti negli anni, alla fine dell’Ottocento o ai primi del Novecento, manufatti di bronzo o di rame, di ottone o di ferro, comunque sempre di metallo che, venduto a peso, ha di certo il suo valore.

Ed è questo che interessa ai ladri, non certo l’amore per l’arte, la passione per le cose antiche o, al limite, il gusto del macabro. Perché quando c’è pitittu non si va tanto per il sottile. E così, escluse banche e gioiellerie, troppo blindate e pericolose, dimenticato il pizzo, riserva esclusiva della mafia (anche se Cosa nostra ormai si trova pure in difficoltà, perché la fame si fa sempre più diffusa), lasciato stare lo scippo ai vecchietti, ormai quasi tutti con il postamat, superati i furti dei cavi elettrici di rame, che talvolta hanno comportato improvvise interruzioni di energia elettrica, adesso ci si dedica ai morti, prelevando le recinzioni dalle loro tombe. Sono in corso delle indagini, condotte dai Carabinieri, per scoprire gli autori del furto.

1 COMMENT

  1. nel periodo della alta tecnologia ..ma due telecamere no vero????
    e dove stanno gli impiegati comunali addetti? forse in uffici a cui non appartengono?

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