Emblematica in tal senso è la vicenda sull’acqua inquinata in alcuni quartieri di Termini. Lui, che invia comunicazioni ufficiali per tutto (anche per cose palesemente ridicole), per questo grave fatto non si è adoperato affinché un comunicato partisse dal Comune, è arrivato invece il comunicato e l’invito personale del movimento Cinque stelle a divulgare la notizia dell’emergenza. Il Sindaco il 13 ottobre ha postato su Facebook una dichiarazione dove, tre giorni dopo, dà notizia della grave situazione e ringrazia i Cinque stelle per i lavoro svolto (che avrebbe dovuto fare lui) e afferma di aver interessato, riportandone i nomi, “gli organismi di comunicazione presenti sul territorio”. E malgrado si trattasse di una emergenza il sindaco non ha comunicato nulla a Espero, il giornale con la sua testata on line più seguita nel comprensorio e a Termini Imerese in particolare. Abbiamo sempre ritenuto che il bene della comunità venisse prima di tutto: prima della polemiche e delle contrapposizioni, ma a quanto pare il suo astio personale non ha limiti. In pratica pur di danneggiare, a suo modo, Espero non si è fermato nemmeno davanti ai rischi che riguardano la salute dei cittadini.
In questi anni Burrafato ha cercato in tutti i modi di fare la guerra a questo giornale: ci ha querelato (ma gli è andata male), ci ha denigrato, boicottato, ha cercato di dare vita, promuovere o sostenere altri giornali contro di noi ma il risultato è stato sempre mediocre: le sue capacità sono scarse anche in questo campo. Non ci siamo mai preoccupati più di tanto della sua profonda avversione contro di noi. Ma non pensavamo francamente che un Sindaco arrivasse a tal punto: la salvaguardia della salute delle persone dovrebbe essere la principale preoccupazione del primo cittadino, che dovrebbe tutelarla in qualsiasi modo e non esser così infantile da escludere una testata giornalistica dal diffondere lo stato di allerta per futili motivi. Il bene della comunità non è forse al di sopra di qualsiasi diatriba e diversità di opinione? Ci aspettavamo un comportamento eticamente corretto ma Burrafato delude ancora: si vede che al peggio non c’è mai fine.
IN ALLEGATO POST DI BURRAFATO