Fiat-Grifa. Tutto da rifare? Kbo smentisce ricapitalizzazione

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Le notizie di oggi pomeriggio riaccendono gli animi delle tute blu ex Fiat e dell’indotto. Stamattina i lavoratori hanno incontrato il sindaco che si è impegnato ad incontrare il presidente della Regione Rosario Crocetta per chiedere il prolungamento della cassa integrazione in deroga per la durata di almeno un altro anno per gli operai dell’indotto.

Ma le notizie negative arrivano dalla stampa che nei giorni scorsi annunciava la ricapitalizzazione della società Grifa da parte del fondo brasiliano Kbo Capital che avrebbe dovuto investire 75 milioni di euro e oggi raccolgono la smentita dello stesso fondo. Contattato da Il Fatto Quotidiano, Roland Gerbauld, amministratore delegato di Kbo Capital, ha affermato che, da parte della sua società, “non c’è mai stata alcuna volontà di sottoscrivere un aumento di capitale o altro investimento, per qualsiasi importo, nella Grifa spa o in attività connesse all’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese”.
Tutto da rifare dunque per lo stabilimento imerese? L’accordo siglato al Mise lo scorso 10 ottobre non può considerarsi ancora un accordo formale ma da parte sua Fiat ha fatto partire le lettere di licenziamento. Subito dopo una parziale retromarcia ma che non rende charo se l’accordo si farà e se ci sarà il contributo di finanziatori sudamericani, sembra occorra attendere la metà di novembre per avere uan risposta concreta.
«Questa mattina – ha dichiarato Michele De Palma, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del settore automotive -, avendo appreso dai mezzi di informazione che ad oggi non vi sarebbe stata alcuna ricapitalizzazione della società, diversamente da quanto dichiarato dalla Direzione di Grifa negli incontri tenuti presso il ministero dello Sviluppo economico, abbiamo chiesto chiarimenti».
«Visti i tempi strettissimi e alla luce delle problematiche che potrebbero determinarsi nella concreta realizzazione del percorso indicato nel verbale d’incontro siglato presso il ministero dello Sviluppo economico e preso atto della scelta della Direzione aziendale della Fiat, che ha già provveduto a inviare le lettere di apertura della procedura di mobilità per i lavoratori di Termini Imerese – ha continuato De Palma -, abbiamo chiesto che siano verificate le notizie che, se fossero vere, sarebbero fonte di forte preoccupazione per il percorso di reindustrializzazione e rioccupazione di tutti i lavoratori di Termini Imerese».
Intanto il clima tra gli ex operai Fiat si surriscalda e si invoca la mobilitazione.