Fiat Termini Imerese. Operai riuniti in assemblea. Qualcuno mostra scetticismo

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Si sono riuniti oggi in assemblea presso l’aula consiliare di Termini Imerese gli operai dell’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese.
Durante l’assemblea i sindacati hanno sottoposto agli operai il piano siglato ieri. Alcuni hanno mostrato scetticismo “Così come prospettato il progetto non sta in piedi” hanno affermato alcuni operai.

L’incontro al Mise ha messo nero su bianco l’impegno di Grifa ad acquisire il ramo d’azienda della Fiat per produrre nello stabilimento imerese auto ibride assemblando semilavorati proveniente da altre regioni italiane.
A giorni partiranno le lettere di licenziamento da parte di Fiat ed entro fine anno Grifa dovrá subentrare all’azienda torinese. Dopo il licenziamento formale seguiranno ancora una serie di incontri tra tutte le parti interessate per definire ancora alcuni punti problematici e la produzione di auto non partirà immediatamente. Con la cessione di  ramo d’azienda che dovrò avvenite entro fine anno inizierà infatti un periodo di cassa integrazione per ristrutturazione e le tute blu torneranno a lavoro gradualmente nei prossimi tre anni.
A Grifa nel corso del tavolo romano di ieri è stato strappato l’impegno di riassumere tutti i 725 operai ex Fiat e Magneti Marelli. Nessun impegno invece per quanto riguarda i circa 300 operai dell’indotto.
Il piano industriale della nuova società automobilistica prevede a pieno regime la produzione di 35 mila auto, considerata una produzione scarsa per poter essere competitiva.
Per Gianluca Ficco, coordinatore nazionale UILM: “Grifa si è impegnata a riassorbire, entro fine 2014, tutti i 760 lavoratori della Fiat di Termini Imerese. La mobilità, che nel frattempo Fiat aprirà, diventerà quindi una mobilità esclusivamente volontaria e incentivata, i cui termini sono però ancora da definire. Con Grifa andranno discusse le condizioni economico-normative da applicare ai lavoratori. Le altre attività industriali che si insedieranno con l’Accordo di programma e quelle generate come indotto della stessa Grifa dovranno servire a dare opportunità occupazionali ai lavoratori dell’ex indotto Fiat”.
Per la Fiom per bocca del suo segretario regionale Roberto Mastrosimone “Era da tempo che non si vedeva un’assemblea così partecipata. E’ chiaro che il progetto Grifa riaccende le speranze per i lavoratori. Nessuno deve essere lasciato fuori da questo progetto industriale e nelle prossime settimane si dovrà arrivare a soluzioni tecniche per garantire anche gli operai dell’indotto e dei servizi. Per arrivare alla sottoscrizione dell’accordo con Grifa per noi è vincolante trovare una soluzione per questi lavoratori. Chiediamo l’impegno dei governi nazionale e regionale e della Grifa”.
“Fiat, per sostenere il processo di reimpiego dei suoi operai – ha dichiarato il sindaco Salvatore Burrafato -, ha dato disponibilità a mettere in campo misure finanziarie straordinarie per quei lavoratori – che su base volontaria – sono pronti, nei prossimi anni, ad imboccare la via del pensionamento. Resta ancora aperta la questione degli operai delle aziende dell’indotto diretto ed indiretto che merita tutte le attenzioni del caso. A tal riguardo bisogna ricercare ogni opportuna misura di salvaguardia che dia loro priorità di ricollocazione degli addetti dell’indotto”.
Presente all’assemblea anche Mimmo Milazzo, segretario provinciale Cisl Palermo-Trapani che fa un appello alla politica regionale: “E’ ora che la Regione siciliana si svegli – ha affermato –, non è possibile che in questa vicenda stia figurando come grande assente. La Regione deve intervenire in modo consistente per salvare l’ex Fiat e ridare sviluppo ad un territorio che rischia di morire”.