Marchionne: “Per ogni auto prodotta a Termini Imerese Fiat perdeva 1500 euro”

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Foto La Stampa

Durante il Festival dell’Economia che si svolge in questi giorni a Trento l’ad di Fiat torna a parlare dello stabilimento Fiat di Termini Imerese e non usa mezzi termini, per lui lo stabilimento di Termini rappresentava solamente uno stabilimento in perdita e nega di aver ricevuto sussidi.

“Ci sono aiuti che non sono proprio aiuti – ha dichiarato Sergio Marchionne -. Lo stabilimento di Termini Imerese è nato come parte di un piano per lo sviluppo del Mezzogiorno. Il sussidio la Fiat lo ha ripagato in multipli: è costato finanziariamente una barca di soldi. Per ogni vettura prodotta a Termini Imerese perdevano 1.500-1.600 euro”.
Invita poi a “stare attenti” a parlare di aiuti ricevuti dalla casa automobilistica, “attenti a credere a tutto”.
Sergio Marchionne si dice disponibile anche con il governo attuale per risolvere la situazione dello stabilimento siciliano. “Ci siamo messi a disposizione di tutti i governi. Tutti e ce ne sono stati una sfilza, che hanno deciso di risolvere il problema di Termini Imerese. Lo stabilimento continua, lo era allora, ad essere totalmente non utilizzabile per la Fiat e per la produzione di auto”.
La situazione resta in bilico, oltre agli annunci da campagna elettorale, in questo momento sono in gioco tre progetti sull’area interessata dallo stabilimento ma nulla di definito in maniera chiara. L’unica realtà è che ad oggi le tute blu hanno visto prolungare il periodo di cassa integrazione fino a fine evitando che lo stesso periodo si concludesse in questi giorni.