ESPERO IN EDICOLA. Distretto Turistico Cefalù, Madonie e Himera alla deriva

0
213

Polemiche al vetriolo tra il dimissionario Presidente Angelo Miccichè e i membri del Consiglio di Amministrazione. Il primo accusa di voler creare l’ennesimo carrozzone clientelare per intercettare contributi pubblici da bruciare, mentre per i secondi non è capace di rappresentare l’ente. Sullo sfondo il ruolo della Sosvima che da “assolutamente marginale ed esclusivamente di supporto tecnico” è diventato preponderante, mentre spuntano lettere con firme false. Una vicenda dai contorni foschi che invece di rilanciare il settore turistico rischia di affossarlo definitivamente

di Dario Barà

Le recenti polemiche che riguardano il Distretto Turistico Cefalù, Madonie e Himera sono ancora cronaca attuale e iniziano con l’intervista rilasciata dal presidente Angelo Miccichè al direttore di Cefalunews Mario Macaluso. A queste sono seguite la risposta di alcuni consiglieri che, con una lettera, hanno respinto le accuse di Miccichè per finire con nuove accuse, sempre sulle pagine della testata cefaludese online, di possibili irregolarità, fino a contestare una firma che sarebbe stata falsificata.
Ma andiamo un po’ indietro per vedere come si arriva al disastro attuale. Il Distretto è nato il 14 dicembre 2011 coinvolgendo ben 150 enti fra pubblici e privati, con l’obiettivo di sostenere i processi di aggregazione tra le imprese turistiche del territorio per la “promocommercializzazione” del territorio, migliorare la gestione del servizio al turista, coordinare gli interventi infrastrutturali necessari alla qualificazione e specializzazione dell’offerta turistica e creare e curare il funzionamento delle filiere produttive legate alla spesa turistica. Il 28 marzo 2012, a Valledolmo, l’assemblea dei soci elegge il Cda del Distretto: Angelo Miccichè (Cefalù Holidays), Antonio Mangia (Aeroviaggi Spa), Francesco Randone, (Seac Srl), Vincenzo Pottino (Coop Monaco di Mezzo), Giuseppe La Placa (Madonie.it Srl), Filippo Dolce (Vice Sindaco di Aliminusa), Magda Culotta (Sindaco di Pollina), Francesco Vasta (Sindaco di Campofelice di Roccella) ed Angelo Cascino (Presidente Imera Sviluppo 2010). Ad aprile poi il Cda nomina Miccichè presidente del consorzio e suo vice l’allora sindaco di Campofelice di Roccella Francesco Vasta. L’attività del consorzio però non è mai iniziata veramente perchè da subito sono iniziati i problemi e gli scontri. 

L’ARTICOLO INTEGRALE SU ESPERO IN EDICOLA