Fidapa. Una gabbia per dire no alla violenza di genere

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La F.I.D.A.P.A. sezione di Gangi, in prossimità del 25 novembre giornata internazionale contro la violenza  di genere, ha promosso domenica scorsa, in piazza del Popolo, una manifestazione per invitare cittadini e istituzioni a impegnarsi concretamente a fianco delle vittime, “Un unico grido” per condannare e bandire con forza ogni forma di violenza contro le donne.

Alla kermesse hanno preso parte il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello, Rita Zafonte presidente FIDAPA sez. Petralie/Madonie e Ina Di Figlia presidente FIDAPA Nicosia.

 

“La FIDAPA di Gangi – ha detto il suo presidente Giuseppina Cigno – vuole contribuire a non far cadere il silenzio su un tema così drammaticamente attuale, ogni due giorni e mezzo una donna è uccisa dal marito, dal compagno o da un ex fidanzato, siamo veramente di fronte a un fenomeno non ancora sufficientemente elaborato dalla nostra società, una scia di sangue e di violenze che sembra non volersi arrestare ma si vuole manifestare per scongiurare che tutto ciò possa diventare “normalità”, che ci si possa assuefare, abituare a questa disumana realtà”.

Per il sindaco Giuseppe Ferrarello: “La Fidapa di Gangi e il suo neo presidente, Giuseppina Cigno, hanno organizzato una manifestazione importantissima evidenziando una piaga sociale, dando voce a tante donne che sono riuscite a spezzare le catene della violenza e hanno anche offerto una speranza a quelle che ancora oggi sono delle vittime”.

A rappresentare la violenza di genere giovani donne e ragazze, dentro una gabbia dove è stata metaforicamente rinchiusa la violenza, dallo stupro, alla violenza domestica, allo stalking e sino all’atto tragico del femminicidio, un lato della gabbia, senza rete, ha voluto rappresentare la violenza psicologica, oltre la gabbia, invece, i sentimenti buoni tra uomo e donna: l’amore, la condivisione, il rispetto, la collaborazione, la complicità, l’amicizia, l’intimità.