A distanza di tre anni i Carabinieri fanno luce su una tentata rapina in una tabaccheria. Arrestato uno dei due giovani

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Alle ore 18.00 circa del 18 gennaio del 2010, due giovani con i volti parzialmente coperti da cappucci e armati di un cacciavite tentarono di rapinare una tabaccheria in via Libertà a Termini Imerese, ma la reazione del titolare dell’esercizio commerciale indusse i malfattori a desistere, se non dopo aver più volte colpito l’anziano proprietario che era stato raggiunto nel retro del bancone e che a seguito della colluttazione riportò lesioni giudicate dai sanitari del l’Ospedale “S. Cimino” di Termini Imerese guaribili in sette giorni.

 Le indagini avviate nell’immediatezza dai Carabinieri del della Compagnia di Termini Imerese non consentirono di individuare i responsabili, ma gli accurati e meticolosi rilievi fotografici e dattiloscopici svolti dai militari durante le fasi del sopralluogo permisero di raccogliere alcune tracce utili al proseguo delle indagini e nello specifico alcune impronte, proprio nella zona del bancone dove il titolare della tabaccheria era stato aggredito dai rapinatori e dove un normale cliente non avrebbe potuto avervi accesso, in quanto prima occupata da un espositore di caramelle rimosso con forza dai malviventi nel tentativo di raggiungere la vittima e costringerla, sotto la minaccia del cacciavite, a consegnare loro l’incasso. Le impronte vennero inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri di Messina affinché venissero sottoposte agli esami di classificazione di utilità e fossero effettuate eventuali e successive comparazioni con le impronte di soggetti sospettati, nonché per l’alimentazione e consultazione della banca dati di Dattiloscopia del Casellario Centrale d’Identità (Sistema AFIS).
L’analisi delle impronte, seppur utili alla comparazione, non permisero l’identificazione degli autori della rapina sino alla notte del 27 marzo 2013, quando i Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, impegnati nello svolgimento di un normale servizio di controllo del territorio, arrestavano per furto aggravato in concorso in danno di un negozio di prodotti per animali tre giovani termitani, tra cui anche il ventenne Salvatore Boscarino, l’odierno arrestato. Nella circostanza, a seguito del fotosegnalamento a cui lo stesso veniva sottoposto e all’inserimento delle impronte nel sistema AFIS, il Reparto Carabinieri Dattiloscopia Preventiva di Roma comunicava al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina che era emersa un’identità dattiloscopica con il frammento inserito nella banca AFIS dai Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese nei giorni successivi alla commissione della tentata rapina posta in essere il 18 gennaio 2010. Nella considerazione che all’epoca della rapina Salvatore Boscarino era minorenne i Carabinieri della Compagnia di Termini Imerese avanzavano al Tribunale per i Minorenni di Palermo una richiesta di misura cautelare nei suoi confronti ed in data odierna quel Tribunale, concordando pienamente con le risultanze investigative e in particolare con gli esiti delle indagini dattiloscopiche, valutando il concreto pericolo che il Salvatore Boscarino possa commettere altri delitti della stessa specie o di diversi, visto anche l’arresto per furto aggravato in concorso del 27 marzo 2013, emetteva ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti. Infatti nel pomeriggio odierno il prevenuto veniva associato presso la casa circondariale “Malaspina” di Palermo a disposizione dell’A.G. mandante.