Cinquanta cittadini scrivono al Presidente della Repubblica: “Mons Teotista Panzeca fulgido esempio culturale. E non si facciano accostamenti con altre figure di questa città la cui storia deve ancora essere scritta dalla procura”
A seguito della polemica sull’intestazione, circa sette anni fa, a Don Teotista Panzeca, definito negli atti della Commissione antimafia come vicino alla mafia e fratello del locale boss, del Liceo Psico pedagogico, e della richiesta di cancellare la vecchia intitolazione dedicando la scuola a Mico Geraci, ritenuto un leader antimafioso ucciso da Cosa Nostra, cinquanta cittadini di Caccamo hanno scritto una lettera aperta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,
Politici e intellettuali protestano perché la scuola del paese è intestata a un personaggio affiliato alla mafia, dimenticando di dire che l’intitolazione risale a otto anni fa. Ma dove sono stati in tutti questi anni?
Dovevamo aspettare otto anni prima che alcuni politici più o meno noti e qualche intellettuale, alla ricerca di visibilità, tutti con “fama” di antimafiosità, si accorgessero di una delibera con cui è stato deciso di intitolare una scuola di Caccamo ad un personaggio scomodo?