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Cerda, l’Istituto Comprensivo Pirandello ricorda Luca Attanasio, l’Ambasciatore di pace

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L’Istituto Comprensivo Statale Luigi Pirandello di Cerda, venerdì 9 maggio, si è trasformato in un epicentro di profonda riflessione, ospitando un toccante evento dedicato a Luca Attanasio, l’Ambasciatore di pace la cui tragica scomparsa in un terribile agguato nella Repubblica Democratica del Congo, insieme al carabiniere scelto Vittorio Iacovacci e all’autista Mustapha Milambo, ha scosso le coscienze. L’evento, che ha visto come ospite d’onore il padre di Luca, l’ingegner Salvatore Attanasio, ha riunito illustri relatori che hanno offerto preziose testimonianze ed elementi di approfondimento. Ad aprire la mattinata, il dirigente scolastico, professor Salvatore Vento, affiancato dalla deputata dell’ARS Valentina Chinnici e dal vicepresidente del Parlamento della Legalità Internazionale Salvatore Sardisco, ha espresso con sentita partecipazione il significato di questo incontro. “Oggi non celebriamo solo la memoria di un uomo straordinario, ma ribadiamo con forza un messaggio universale di pace e di rifiuto di ogni forma di violenza. Ricordare Luca Attanasio significa onorare tutte le vittime innocenti di atti di terrorismo ingiustificabili, atti che offendono la nostra comune umanità.” Il dirigente non ha mancato di sottolineare la scelta non casuale della data, intrisa di un simbolismo doloroso ma potente, che lega il ricordo di Attanasio a quello di figure emblematiche come Aldo Moro e Peppino Impastato. Un plauso particolare è stato rivolto alla maestra Rosalba Cirri, la cui competenza e meticolosa organizzazione hanno reso possibile la perfetta riuscita dell’evento. Il testimone è poi passato al professor Mancuso, conduttore dell’evento, che ha introdotto un momento musicale proposto dai docenti di musica dell’istituto, Felice Calì, Giuseppe Lo Bue e lo stesso professor Mancuso con la partecipazione del piccolo ambasciatore della musica dell’istituto, Gaetano Cirri.

Un’aura di profondo rispetto ha avvolto la sala quando l’ingegner Salvatore Attanasio ha preso la parola per condividere il suo ricordo. La sua compostezza, unita a una visibile ma controllata emozione, ha introdotto un momento di intensa partecipazione emotiva. Le sue parole, intrise di un amorevole ricordo e di una profonda saggezza, hanno offerto un ritratto vivido e autentico del figlio. “Luca era uno di voi,” ha esordito, rivolgendosi ai giovani presenti con un tono caldo e coinvolgente, “un sognatore, un missionario animato da una fede incrollabile e da un’empatia che toccava il cuore di chiunque lo incontrasse. Era un vulcano di idee, un uomo tenace che non si arrendeva mai di fronte alle difficoltà. Amava profondamente la vita in ogni sua sfumatura: l’amicizia, i viaggi, l’arte, la pittura… Nella nostra casa vi è una numerosa collezione dei suoi quadri, opere in cui non ritraeva quello che vedeva, ma quello che sentiva”. L’ingegner Attanasio ha poi confidato il grande sogno di Luca: servire il suo Paese, un’aspirazione che aveva trovato nella carriera diplomatica la sua naturale espressione. Un pensiero speciale è stato rivolto all’associazione Mama Sofia, presieduta dalla moglie di Luca, Zakia Seddiki, di grande aiuto nella Repubblica Democratica del Congo, testimoniando la continuità dell’impegno umanitario di Luca. Il religioso silenzio dei ragazzi, rapiti dal racconto, ha testimoniato l’impatto profondo delle sue parole.

La proiezione del toccante filmato realizzato dall’Ambasciatore Varriale ha aggiunto un ulteriore strato di emozione, ricordando Luca non solo come diplomatico, ma soprattutto come uomo giusto, instancabile difensore dei diritti umani e voce degli ultimi.

Un momento significativo è stato il dialogo tra gli studenti e il padre di Luca. Le domande pertinenti e profonde poste dai ragazzi, guidati con sensibilità dalla professoressa Provvidenza Pedone, hanno rivelato una maturità sorprendente e un desiderio genuino di comprendere le complesse dinamiche internazionali e il valore del sacrificio di Attanasio. Un gesto di particolare affetto è stato il dono di un cartellone realizzato con cura dalle loro mani, un omaggio tangibile all’ammirazione e al cordoglio dei giovani verso il padre di Luca. Un altro gruppo di studenti ha espresso con un vivace cartellone il loro vibrante “No alla guerra”, un messaggio che ha raccolto l’eredità di pace di Luca Attanasio.

La deputata Valentina Chinnici ha offerto un intervento illuminante sull’importanza di coltivare i sogni e di promuovere un pensiero divergente, un compito cruciale per la scuola. Ha sapientemente intrecciato il ricordo di Attanasio con i principi fondamentali della Costituzione Italiana, richiamando gli articoli 1 e 11 come pilastri di un impegno nazionale per la pace e la cooperazione internazionale.

Il dottor Sardisco, ha arricchito la discussione con parole che hanno saputo cogliere l’essenza della figura di Luca Attanasio, elevandola a simbolo di un impegno civile autentico e incorruttibile. “Ricordare Luca Attanasio non significa solo onorare un diplomatico di valore, ma riconoscere in lui un modello di integrità e di coraggio. La sua ‘schiena dritta’, come è stato giustamente sottolineato, rappresenta un invito a non piegarci di fronte alle ingiustizie e a perseguire con tenacia i valori di legalità e di rispetto per la dignità umana. La sua azione diplomatica è stata un’autentica missione al servizio della pace e nel favorire il dialogo tra le culture. In un contesto internazionale spesso segnato da conflitti e interessi particolari, Luca Attanasio è stato un ambasciatore di pace e un testimone di umanità, il cui sacrificio ci interroga profondamente sul senso del nostro impegno civile e sulla necessità di sostenere con forza chi, come lui, si spende in prima linea per un mondo più giusto e fraterno.”

Dopo l’intervento dell’avvocatessa Claudia Di Gati, vicepresidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese, che ha portato la prospettiva del mondo della giustizia, ribadendo l’importanza della legalità come fondamento di una società civile e pacifica, ha preso la parola la presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Fuoriclasse Aps che si è rivolta agli studenti incoraggiandoli a seguire, nel loro piccolo e nel loro quotidiano, l’esempio di Luca e ad essere di aiuto verso gli altri e verso i più fragili. A seguire poi, l’intervento di Romano Bosich, Presidente dell’Associazione Culturale “I Quanti”, che ha rivolto ai ragazzi un incitamento appassionato al dialogo e alla condivisione e ha espresso profonda ammirazione al padre di Luca per il grande senso di solidarietà che contraddistingue il figlio.

Un intermezzo musicale di grande intensità emotiva ha reso omaggio a Sara Campanella, vittima innocente di femminicidio. Le note toccanti composte dal professor Lo Bue sono state un monito contro ogni forma di violenza di genere.

Il professor Runfola ha espresso con calore la sua ammirazione per l’ingegner Attanasio, sottolineando la forza del suo esempio e assicurandogli la vicinanza e il sostegno della comunità siciliana, affermando “in Sicilia troverà sempre degli amici”.

L’avvocato Johnny Macina ha concluso gli interventi con parole di profonda umanità, riconoscendo nel percorso di Luca un insieme di valori legati all’umiltà e alla condivisione, valori che dovrebbero guidare ogni azione. “Luca che scendeva per strada, Luca che faceva qualcosa di grande… perché quel qualcosa non è fatto da molti. Oggi Luca è un valore, un esempio da seguire.” La sua riflessione si è poi soffermata sull’urgente necessità di ottenere giustizia per Luca, un uomo che ha perso la vita al servizio della Repubblica Italiana, un uomo che ha perso la vita per aiutare gli altri.

Epilogo della mattinata, un nuovo momento musicale dedicato a Giovanni Falcone.

Come osservatrice privilegiata di questa intensa mattinata, non posso fare a meno di riflettere sulla potente eredità che Luca Attanasio ci ha lasciato. Oltre il suo importantissimo ruolo istituzionale, emerge nitida la figura di un uomo animato da una profonda umanità, un sognatore concreto che ha saputo tradurre i propri ideali in azione, fino all’estremo sacrificio. La compostezza e la forza del padre, ingegner Salvatore Attanasio, sono state da guida, testimoniando il percorso di un figlio che ha scelto di essere “un costruttore di ponti” in un mondo spesso dilaniato da muri. In un’epoca segnata da conflitti e divisioni, la testimonianza di Luca Attanasio si delinea come un imperativo etico: coltivare l’empatia, perseguire la giustizia e fare della pace non un’utopia, ma un impegno quotidiano e irrinunciabile.

Salvina Cimino

Automobilismo. Crugnola-Ometto su Citroën C3 vincono la 109^ Targa Florio

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La 109^ edizione della Targa Florio ha mantenuto tutte le promesse, regalando uno spettacolo ricco di emozioni sia nella prova valida per il Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco sia nell’appuntamento storico del Campionato Italiano Rally Auto Storiche. Due giorni di sfide intense, colpi di scena e duelli al cardiopalma tra i tornanti dell’intramontabile Circuito delle Madonie, dove si sono affrontati oltre 200 equipaggi tra moderno, storico e Coppa di Zona.

Nel CIAR Sparco a firmare il successo sono stati ancora una volta Andrea Crugnola e Pietro Ometto su Citroën C3, sempre più leader del campionato. Il duo campione in carica ha preso il comando della corsa nella seconda prova speciale, dopo una partenza segnata dalla pioggia, e non ha più ceduto il passo, conquistando la quarta vittoria in carriera alla Targa Florio, la terza consecutiva. Una prova di forza costruita nella prima giornata, con sei scratch su otto prove comprese la Power Stage, e poi amministrata nella seconda tappa, più breve ma resa complicata dalla necessità di gestire il margine sugli inseguitori. “La tappa finale era più corta ma sembrava infinita – ha raccontato Crugnola all’arrivo – perché quando si va forte bisogna restare sempre concentrati. Siamo felicissimi di questa vittoria”. Primo degli equipaggi siciliani è stato quello composto dal palermitano di Prizzi Marco Pollara e dal messinese Giuseppe Princiotto su Skoda Fabia RS.

Alle spalle di Crugnola-Ometto, si confermano ancora una volta avversari ostici Giandomenico Basso e Lorenzo Granai su Skoda Fabia RS, che hanno provato a contenere il distacco, concludendo a soli 11,9 secondi. Basso aveva aperto la seconda giornata di gara con lo scratch sulla PS1 “Targa” e ha continuato a spingere, guadagnando anche 1,5 punti nella Power Stage, ma senza riuscire a colmare il gap. Un duello che si rinnova dopo i primi due round del CIAR Sparco e promette di infiammare la corsa al titolo.

Il terzo gradino del podio è andato a Simone Campedelli e Tania Canton, anche loro su Skoda, capaci di recuperare terreno nell’ultima parte di gara grazie a tre scratch consecutivi che hanno rilanciato le loro ambizioni stagionali.

Ai piedi del podio si sono fermati Bostjan Avbelj e Damijan Andrejka, primi tra i protagonisti del Campionato Italiano Rally Promozione. Il duo sloveno su Skoda Fabia RS ha perso terreno nella fase iniziale, rallentato dalla pioggia, ma ha mantenuto la leadership del CIRP con il quarto posto assoluto. A completare il podio del Promozione sono stati Roberto Daprà e Luca Guglielmetti, vincitori della loro prima speciale tricolore sulla lunga “Scillato”, e Marco Signor con Daniele Michi, che hanno perso la posizione per appena 1,5″ in un finale tiratissimo.

Al centro della scena anche la Coppa Rally 9^ Zona, che ha visto imporsi Emanuele La Torre con Marcus Salemi su Skoda Fabia davanti a due equipaggi di grande spessore: Alessio Profeta e Roberto Longo da un lato, e i cefaludesi Damiani-Livecchi dall’altro. Sorprendente il quarto posto assoluto conquistato da Andrea Piero Mogavero con Christian Coco, primi tra le Due Ruote Motrici con una Peugeot 208 aspirata di classe Rally4-R2b. Alle loro spalle Rosario Canino e Giuseppe Buscemi, primi tra le vetture turbo della Rally4, e a seguire Gianfilippo-Castelli, Oieni-Interdonato, Bruno-Giacobbe e Giallombardo-Ismaele. Ha destato curiosità anche il debutto nel CRZ della Lancia Ypsilon di Puccio-Fiorenza, che ha chiuso undicesima.

In parallelo al rally moderno si è disputato il Targa Florio Historic Rally, terzo round del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, che ha vissuto un finale al cardiopalma. Fino alla PS10 era Angelo Lombardo, insieme a Roberto Consiglio su Porsche Carrera RS di 2° Raggruppamento, a comandare la classifica, ma un guasto meccanico lo ha costretto al ritiro poco prima della PS11. Ne ha approfittato Salvatore “Totò” Riolo, che con Maurizio Marin su Porsche 911 SC di 4° Raggruppamento ha conquistato la sua sesta vittoria nella versione storica della Targa, la decima in carriera contando anche i 3 successi nel moderno. Un risultato che consolida il legame tra il pilota cerdese e la corsa più antica del mondo.

Secondo posto per Andrea Smiderle e Gianni Marchi, al debutto sulla Subaru Legacy e protagonisti dell’ultimo scratch sull’impegnativa “La Generosa”. Terzo gradino del podio per Matteo Musti e Francesco Granata, primi del 2° Raggruppamento e sempre più solidi in testa alla classifica tricolore. Quarti assoluti e vincitori del 3° Raggruppamento Natale Mannino e Giacomo Giannone su Porsche 911 SC, seguiti dai fratelli Vittorio e Adelchi Foppiani su Lancia Delta Integrale, quinti e terzi nel 4° Raggruppamento. Appena dietro, Mariotti-Tricoli su Ford Sierra Cosworth e Rimoldi-Davis su Porsche 911 SC, secondi nel 3° Raggruppamento. Ottavi i Picciurro su Porsche Carrera RS, poi Bianco-Cicero e Tricomi-Lusco a chiudere la top ten. In evidenza anche lo scalatore Giuliano Palmieri con Lucia Zambiasi, protagonisti nel 1° Raggruppamento.

A dominare la classifica finale dell’Historic Regularity Rally media 50 è stato l’equipaggio formato da Fabrizio Rossi e Marco Frascaroli, che ha chiuso con sole 306 penalità al volante di una Lancia Fulvia Coupé Montecarlo di 4° Raggruppamento. Per la media 60 la vittoria è andata a Ermanno Giorgio Keller in coppia con Marianna Ambrogi, che hanno condotto con autorità la loro Audi Quattro del 4° Raggruppamento. I portacolori della Scuderia del Grifone ASD hanno chiuso con 462 penalità, confermandosi specialisti assoluti della categoria. Si completa così l’evento organizzato da ACI Palermo in collaborazione con ACI Sport che per un’intera settimana ha espresso per la centonovesima volta la migliore identità siciliana, avvolto nell’abbraccio del grande pubblico dell’Isola, amplificato dalla esaltante visibilità mediatica.

Il prossimo appuntamento per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche sarà in Trentino, con il Valsugana Historic Rally in programma a fine maggio.

Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto su Citroen C3 in azione sulla prova Campofelice Collesano

Totò Riolo e Maurizio Marin in azione su Porsche 911 SC di 4 Raggruppamento

Papa Leone XIV: un pontificato che nasce nella fede, nella sinodalità e nella sfida del mondo contemporaneo

Dopo la sua elezione e la prima Messa celebrata ieri nella Cappella Sistina, Papa Leone XIV ha incontrato questa mattina i cardinali in un momento carico di significato e spiritualità. L’incontro, fruttuoso e profondamente pastorale, ha rappresentato l’occasione per il nuovo Pontefice di tracciare le linee guida del suo pontificato attraverso un discorso intenso, radicato nella fede e orientato alla missione della Chiesa nel mondo di oggi.

Il Papa ha aperto il suo intervento con un gesto dal forte valore simbolico: una preghiera in latino, segno di continuità con la tradizione e di unità spirituale con il Collegio cardinalizio e con tutta la Chiesa universale. Ha poi riconosciuto con umiltà il peso del compito ricevuto – “di gran lunga superiore alle sue forze” – ma ha dichiarato con decisione di non sentirsi solo: confidando nell’aiuto del Signore, nella collaborazione dei cardinali e nella corresponsabilità del popolo di Dio, ha delineato una visione di Chiesa sinodale, madre accogliente e guida spirituale.

Significativa anche la scelta del nome Leone XIV, un chiaro omaggio a Leone XIII, autore della Rerum Novarum, prima grande enciclica sociale della Chiesa. In questa scelta si riflette un impegno preciso verso le sfide del nostro tempo, in particolare quelle legate alla rivoluzione tecnologica e all’intelligenza artificiale, nella continuità della dottrina sociale e nella difesa della dignità umana.

Nella sua prima omelia, pronunciata sempre nella Cappella Sistina alla presenza dei cardinali elettori, Papa Leone XIV ha presentato un autentico manifesto spirituale e pastorale. Il suo discorso si è articolato attorno a tre punti fondamentali: la fede in Cristo, le sfide del mondo moderno e la missione del Papa come servizio. Al centro, la professione di fede di Pietro – «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Mt 16,16) – custodita da duemila anni dalla Chiesa non come dottrina astratta, ma come verità viva e trasformante. Il Papa ha sottolineato l’importanza di rinnovare quotidianamente questa fede, nel rapporto personale con il Signore e nella vita comunitaria, per essere testimoni credibili nel mondo secolarizzato di oggi.

Lo sguardo si è poi allargato alla realtà contemporanea, con le sue contraddizioni e visioni riduttive del Vangelo. In continuità con l’insegnamento di Papa Francesco – di cui ha evocato la morte come evento pasquale, passaggio doloroso ma pieno di speranza – Papa Leone XIV ha invitato tutta la Chiesa a non scoraggiarsi, ma a portare con gioia l’annuncio di Cristo Risorto, luce e salvezza per tutti.

Infine, ha parlato della propria missione come Vescovo di Roma e Successore di Pietro, mettendo in luce tre dimensioni imprescindibili: servizio, umiltà e testimonianza. Con parole semplici ma incisive, ha affermato: «Sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato (cfr Gv 3,30), spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo». Un’omelia che ha il sapore di un programma e che si rivolge non solo ai cardinali, ma all’intera Chiesa: una chiamata alla corresponsabilità, alla speranza e all’unità, per affrontare insieme le sfide del presente con autenticità evangelica e spirito missionario.

Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, agostiniano, propone un modello di Chiesa mariana e missionaria, capace di camminare unita nella diversità, fedele allo Spirito, attenta ai segni dei tempi e sempre pronta a servire il popolo di Dio, anche nella sofferenza. Il suo motto episcopale, In Illo unum uno (“Nell’unico Cristo siamo uno”), riflette l’unità nella fede e nella carità. Il suo stemma unisce il giglio bianco – simbolo mariano di purezza e innocenza – al Sacro Cuore di Gesù trafitto da una freccia, posto sopra un libro chiuso: una sintesi visiva della sua spiritualità e della missione che intende incarnare.

Con questo inizio carico di simboli e contenuti, Papa Leone XIV apre un pontificato che si preannuncia radicato nel Vangelo, sensibile alla realtà del mondo contemporaneo e fedele alla memoria di chi lo ha preceduto, in particolare a quella di Papa Francesco.

Giovanni Azzara

Caccamo, l’Assessore Linda Siragusa aderisce alla Lega

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L’Assessore alle Attività sociali e Consigliere del Comune di Caccamo, Linda Siragusa annuncia ufficialmente la sua adesione alla Lega, in un incontro con il deputato regionale Salvatore Geraci, capogruppo del partito all’Assemblea regionale siciliana. “Questa adesione nasce da un confronto costruttivo e da una condivisione profonda dei valori della Lega – dichiara Linda Siragusa – in particolare per quanto riguarda l’attenzione al territorio, la promozione dell’inclusione sociale e la difesa delle fasce più fragili della popolazione. Temi che da sempre mi stanno a cuore e sui quali intendo continuare a lavorare con ancora maggiore determinazione”. Il deputato regionale Salvatore Geraci accoglie con soddisfazione l’ingresso della consigliera nella squadra: “Linda Siragusa – dice Geraci – rappresenta un punto di riferimento credibile e apprezzato nel comune di Caccamo. La sua esperienza e il suo impegno nel sociale rafforzano il nostro progetto politico sul territorio”.

Automobilismo. Madonie a bagno asciuga, è sfida vera alla 109ª Targa Florio

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La 109ª Targa Florio entra nel vivo con uno scenario tecnico e meteorologico che ha messo alla prova tutti gli equipaggi in gara. L’alternanza tra pioggia e asciutto nelle prime quattro prove ha reso la gara imprevedibile e selettiva per le tre competizioni in programma: Campionato Italiano Assoluto Rally (CIAR Sparco), Campionato Italiano Rally Auto Storiche (CIRAS) e Coppa Rally di Zona (CRZ – 9ª Zona).

La pioggia non ha impensierito il pubblico, anzi, ne ha accresciuto lo spettacolo con un grande pubblico che si è esaltato con le imprese dei piloti sul bagnato.

CIAR – Crugnola e Ometto davanti a tutti

Nel Campionato Italiano Assoluto Rally, dopo due loop di prove sulle Madonie, Andrea Crugnola ed Elia Ometto (nella foto) dominano la classifica provvisoria con la Citroën C3 Rally2, grazie a sei scratch sulle otto prove disputate. Il duo guida con 13″6 di vantaggio su Giandomenico Basso e Lorenzo Granai (Skoda Fabia) e 19″5 su Simone Campedelli e Tania Canton, anch’essi su Skoda Fabia. Quarta posizione per lo sloveno Bojan Avbelj con Damijan Andrejka, mentre completano la top five Roberto Daprà e Luca Guglielmetti.

CIRAS – Lombardo sugli scudi tra le storiche

Spettacolo anche nel Targa Florio Historic Rally, valido per il CIRAS. Angelo Lombardo e Roberto Consiglio, su Porsche Carrera RS del 2° Raggruppamento, conducono la classifica generale dopo un primo giro in crescendo, con ottimi tempi nelle ultime due speciali. Seguono Andrea Smiderle e Gianni Marchi, leader del 4° Raggruppamento su Subaru Legacy, e Salvatore “Totò” Riolo con Maurizio Marin su Porsche 911 SC, vincitori della passata edizione. Completano i primi dieci Fullone-Failla (BMW M3), Musti-Granata (Porsche RS), Termine-Musso, Mannino-Giannone (primi nel 3° Raggruppamento), Luise-Ferro (Fiat Ritmo Abarth), Mariotti-Tricoli (Ford Sierra) e i fratelli Foppiani su Lancia Delta.

Targa Florio Historic Regularity Rally tutto bagnato considerando che la flotta dei regolaristi si è confrontata solo nella prima parte della giornata del venerdì, avendo fatto un giro di Prove Speciali in meno, così come per il CRZ.

Come da pronostico sono scesi sul percorso aspiranti nella Regolarità 60 come Fabio Verdona, che lo scorso anno si era aggiudicato la vittoria di categoria. Dopo aver portato a casa il successo ottenuto in Costa Smeralda, il portacolori della Scuderia del Grifone ha condiviso l’abitacolo della Peugeot 309 GTI con Enrico Merenda. A contrastarlo Ermanno Giorgio Guido Keller, su Audi Quattro in coppia con Marianna Ambrogi, con cui lo scorso anno aveva conquistato la piazza d’argento, e Marco Comi in corsa su Porsche 944 Turbo S e con Fausto De Marchi alle note. Diversi anche i nomi della Regolarità 50, in cui figura Angelo Accardo, abituale concorrente del CIREAS e dei Grandi Eventi, questa volta assieme a Calogero Tavormina su Lancia Beta Montecarlo. L’arrivo finale per i protagonisti del Regularity è previsto per le 12.31 all’interno dell’Università ad aprire le danze per l’intensa e prestigiosa cerimonia di premiazione che avverrà ancora nell’Ateneo palermitano.

CRZ – La Torre guida in Coppa Italia 9ª Zona

Condizioni ancora più insidiose nella Coppa Italia di Zona, dove la gestione delle gomme è stata fondamentale. Emanuele La Torre, figlio d’arte messinese, in coppia con Markus Salemi su Skoda Fabia, ha siglato tre scratch su quattro prove, portandosi al comando con un margine significativo. Alle sue spalle Alessio Profeta, anche lui su Fabia, rallentato da una scelta di gomme “incrociate” tra asciutto e bagnato. Terzi i cefaludesi Antonio Damiani e Giuseppe Li Vecchi, mentre sorprendono i palermitani Andrea Mogavero e Christian Coco, quarti assoluti su Peugeot 208 aspirata, davanti alle vetture turbo di Rosario Cannino – Giuseppe Buscemi e Alessio Pollara – Stefano Tiraboschi, entrambi in difficoltà a livello di grip.

Dopo un primo loop molto selettivo, con numerosi equipaggi fermi e cronometri dilatati, il secondo passaggio sulle prove ha visto condizioni in miglioramento, con maggior aderenza e tempi più vicini ai riferimenti. Tutto è ancora in gioco in vista della giornata decisiva di domani, che decreterà i vincitori della più antica corsa automobilistica del mondo.

Procura di Termini Imerese: arrestato impiegato 28enne con 75 grammi di cocaina in casa

Nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, i Carabinieri della Stazione di Bagheria hanno arrestato un impiegato del posto di 28 anni accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La perquisizione dell’abitazione in cui l’uomo, senza precedenti specifici per droga, vive con la madre, ha permesso di recuperare abilmente occultati all’interno di in una scatola posizionata nel garage, più di 75 grammi di cocaina e materiale per il confezionamento, consistente in tre bilancini di precisione, un taglierino, forbici, cucchiai, accendini e bustine in cellophane.

La droga è stata sequestrata ed inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale di Palermo per le verifiche qualitative e quantitative. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese ha convalidato l’arresto e disposto per il 28enne le misure dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Ciminna, Lions Club Palermo Mediterranea in visita ai luoghi del film “Il Gattopardo” guidati da BCsicilia

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All’interno del programma annuale del Lions Club Palermo Mediterranea, il presidente Maurizio Stellino ha inserito una visita a Ciminna per vedere i luoghi nel set e la mostra dedicata al celebre film “Il Gattopardo”, realizzata da BCsicilia e dal Centro Studi “La Donnafugata del Gattopardo”.
I ragazzi del Pnrr Borghi Ciminna (Francesca Campanella, Francesca Cuti, Francesca Mauro, Leonarda La Paglia, Maria Giovanna Notte, Maria Lisa Sacco, Piera Accomando, Vita Priolo, Vita Urso Russo), hanno accolto, insieme all’Assessore alla Cultura Michele Avvinti, i soci del sodalizio. Prima tappa piazza Fontanella, trasformata dal regista Luchino Visconti nella stazione di “Donnafugata”, con le riprese dell’arrivo e della partenza del Conte Chevalley. Il gruppo è stato poi accompagnato nei locali in via Roma per la visita alla più grande mostra fotografica dedicata al film “Il Gattopardo”, che racconta i ciak, i personaggi e i fuori scena di uno dei più grandi capolavori della cinematografia prodotto dalla storica “Titanus”, con attori di fama internazionale. A guidare il gruppo del Lions Club Palermo Mediterranea è stato il Presidente della sede locale di BCsicilia Giuseppe Cusmano, che ha presentato l’eccezionale galleria di immagini realizzati durante la lavorazione, le “scene” tagliate, la partecipazione “corale” dei cittadini di Ciminna alla sua realizzazione e cimeli provenienti dal film.

La visita ha suscitato grande curiosità ed interesse tra i soci del Club service permettendo a molti di scoprire il celebre film tratto dall’immortale romanzo di Tomasi di Lampedusa, che si sono trasformate in tantissime domande a cui il Presidente Giuseppe Cusmano ha fornito esaurienti risposte.

All’interno della visita è stata inserita anche un’escursione alla chiesa di San Giovanni Battista, per descrivere le meraviglie artistiche ed architettoniche del monumento. Ad illustrare lo storico edificio religioso sono stati i ragazzi del Pnrr Borghi Ciminna, Maria Lisa Sacco e Vita Urso Russo, coadiuvati dal Presidente Giuseppe Cusmano, che hanno descritto le vicende storiche sulla costruzione della chiesa e raccontato la devozione che hanno i ciminnesi al SS. Crocifisso. Infine, sempre nell’ambito della visita è stata illustrata, da parte di Giuseppe Cusmano, un’altra chiesa, “San Pietro” detta al Purgatorio, con la descrizione del monumento e le opere d’arte in essa contenute.

Nelle foto momenti della visita alla mostra.

Alla ricerca dell’architettura dal volto umano. Un convegno a Patti

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Si è discusso del rapporto tra architettura e sociale, e in particolar modo della dimensione umana del progettare, nel convegno promosso da BCsicilia, dal Consorzio intercomunale Tindari Nebrodi e dal Lions Club. L’evento dal titolo “Urbanistica e Architettura in cerca dell’umano” si è svolto l’8 maggio 2025 presso la Sala conferenze del Comune in Piazza Mario Sciacca a Patti. Nutrito il partneriato dell’iniziativa che ha coinvolto l’Università degli Studi di Messina insieme alla Fondazione Architetti nel Mediterraneo e al Parco dei Miti “Dioscuri”, enti patrocinanti l’Assemblea Regionale Siciliana e il Comune di Patti.

In apertura i saluti istituzionali di Carmelo Gianluca Bonsignore, Sindaco del  Comune di Patti, Leon Zingales, Provveditore agli Studi di Messina, Enzo Princiotta, Presidente del Consorzio Tindari – Nebrodi, Antonio Liga, Componente CDA della Fondazione architetti nel Mediterraneo, e di Antonio Scaffidi Damianello, Presidente Lions Club di Patti. Le motivazioni della giornata di studi sono state esposte dalla responsabile del convegno l’avvocato Mariella Sciammetta,

Messaggi di auguri sono arrivati anche da mons. Guglielmo Giombanco, Vescovo della Diocesi di Patti, da Giovanna Spatari, Rettore dell’Università degli Studi di Messina, e da Anna Carulli, Presidente Fondazione Architetti nel Mediterraneo

Il convegno, coordinato da Alfonso Lo Cascio , Presidente regionale di BCsicilia, ha visto gli interventi di Cesare Capitti, già Capo Servizio del D.U. Regione Siciliana e promotore dell’evento, di Mario Bolognari, già Ordinario di antropologia culturale presso l’UniMe, di Ciro Lomonte, Docente del Master di II livello in Architettura, Arti Sacre e Liturgia presso l’Università Europea di Roma, e di Carmelo Montagna, Docente di Storia dell’arte.

Quanto sono importanti le buone pratiche nel settore della progettazione urbanistica ed architettonica al fine di realizzare contesti di vita comunitaria ed individuale che soddisfino i criteri di umanità, e come individuare questi ultimi nell’insieme multiforme delle esigenze dettate dalla vita del presente? I cambiamenti dello stile di vita hanno modificato anche i bisogni dell’uomo, ma fino a che punto le necessità tradizionali possono dirsi superate e di conseguenza non rappresentano più un criterio e un punto di riferimento quando si costruisce il contesto in cui si svolgono le attività dei gruppo sociale?

Le norme e gli standard di progetto sono adeguati ad accogliere le richieste esplicite ma anche tacite e forse inconsapevoli degli abitanti della città e degli edifici del tempo attuale?

Quanto contribuisce l’armonia e la coerenza tra i modelli contemporanei e quella dimensione ancestrale che richiede un riconoscimento anche attraverso la possibilità di avere luoghi in cui incontrarsi e condividere l’utile, il ludico, il sacro.

Il confronto dei relatori si è incentrato sulla necessità di indagare la capacità del progettista contemporaneo di attuare un ambiente modellato sul complesso equilibrio fra i valori intramontabili dell’umanità e quelli ispirati dal progresso, per provare a contribuire ad una società meno angosciata e brutale. In tempi brevi saranno pubblicati gli atti dell’interessante convegno di studi.

Barbara De Gaetani

Giornale di Cefalù: dopo 65 anni di attività chiude il “Despar Giardina” il più antico supermercato della città

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Dopo oltre 65 anni di attività chiude definitivamente il primo, più antico, supermercato di Cefalù: Una decisione presa dopo attenta riflessione. La storia di questa impresa familiare ed una analisi dal di dentro di come è cambiato negli ultimi decenni il commercio ed il mercato. Ne parliamo con Angela Lo Verde Giardina. Aumentare il numero dei taxi, bloccare alcune attività commerciali nel centro storico, divieto di money change. Le richieste dell’associazione dei ristoratori Ho.Re.Ca. all’amministrazione comunale attendono risposta. Intervista al presidente Giuseppe Provenza. Speciale Referendum 8-9 giugno. I 5 quesiti referendari una scommessa impegnativa e controcorrente per rimettere al centro della politica i valori sempre validi della Costituzione: il lavoro, la sicurezza, la dignità, la cittadinanza, la democrazia. Ne parliamo con Giuseppe Guarcello, dello Spi-Cgil.
Questi i servizi principali del Giornale di Cefalù – anno 42 n.1839 – videonotiziario – web diretto e condotto da Carlo Antonio Biondo; dall’8 maggio 2025 su facebook profilo Adriano Cammarata e sul canale you tube Carlo Antonio Biondo. Archivio Giornale su cammarataweb; link su tutti i social.

Il nuovo Papa Leone XIV è stato in visita al Convento agostiniano di Monreale quasi vent’anni fa

Il giorno e il mese coincidono, proprio l’8 maggio, l’anno è diverso: era il 2006. Robert Francis Prevost, allora superiore generale dell’Ordine agostiniano visitò la Chiesa di Santa Maria la Reale, parte integrante del Convento agostiniano della Rocca, situato a Palermo, sotto l’egida dell’arcidiocesi di Monreale.

Leone XIV ha ricoperto il ruolo di Priore Generale della Congregazione dal 2001 al 2013.

Questa visita con coincidenza della data e proprio il giorno della festa della Madonna della Grazia La Reale assume ora un contenuto particolare alla luce della sua elezione al soglio pontificio.