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Cefalù, un mese di marzo fitto di iniziative culturali dedicate alla donna

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Mese di marzo fitto di iniziative culturali dedicate alla donna quello di Cefalù. Mentre le strade si riempiono di turisti senza nemmeno attendere che la stagione primaverile faccia il proprio ingresso ufficiale e trionfale a ridosso delle vacanze Pasquali, le istituzioni civili e culturali della cittadina e del comprensorio hanno dato vita ad un ricco programma imperniato sull’universo femminile in varie declinazioni con proposte rivolte anche agli studenti delle scuole superiori per sensibilizzare sin dagli anni della formazione alla parità di genere e alla cultura del rispetto.

Proprio alle giovani donne, studentesse che sognano un futuro nello spazio è dedicato un incontro divulgativo promosso dalla Fondazione Gal Hassin e programmato la mattina del 7 marzo presso il Liceo Ginnasio Mandralisca. Gli incontri, aventi come titolo “Women and Girls in Astronomy“, hanno preso il via il 10 febbraio e si sono svolti in più sedi scolastiche, oltre che nei locali della Fondazione che ha sede a Isnello. Curatrice è la dottoressa Sabrina Masiero, responsabile della comunicazione nonché delle attività didattiche e divulgative della fondazione. Your Future in Space è il più ampio progetto dell’ I.A.U. International Astronomical Union, volto a ricordare il grande contributo delle donne nella scienza dalle origini ad oggi, al fine di valorizzare le figure di scienziate donne del passato e di favorire l’approccio e l’interesse delle giovani alle professioni scientifiche nel presente.

Sempre il 7 marzo, alle ore 17 presso l’Aula Consiliare del palazzo di città avrà luogo una Tavola Rotonda incentrata sul servizio pubblico del Consultorio Familiare organizzata e moderata da Laura Modaro, alla guida dell’ Assessorato alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Cefalú. Fra i contributi anche quello della Archivista Michela D’Angelo, che ricorderà la battaglia per l’approvazione della legge istitutiva dei consultori familiari portata avanti negli anni ’70 da Liliana Barca, dirigente dell’Udi, Unione Donne Italiane, e punto di riferimento per le donne impegnate nella lotta per la parità e l’autodeterminazione.

L’ 8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne, l’Amministrazione Comunale si fa promotrice di due eventi, entrambi presso la sala consiliare del palazzo di città: alle ore 10 il professore Antonio Franco, Assessore alla Cultura e Istruzione modererà l’incontro sul tema Impegno e professionalità delle donne per la legalità e i diritti, con interventi del magistrato Michaela Raimondo, Gip presso il tribunale di Agrigento, e di Elena Barreca, avvocato dal brillante percorso di studi, di recente nominata Dirigente della squadra mobile della Questura di Enna. Due figure femminili di rilievo nel mondo civile che hanno frequentato il liceo classico Mandralisca di Cefalù.

Durante la manifestazione verrà inoltre presentata l’edizione 2023-2024 del progetto Frank Di Maio – Mafia Delenda, nel quale si configura l’assegnazione della Borsa Di Studio Frank Di Maio, dedicata al magistrato scomparso nel 2013 che presso il Liceo Ginnasio Mandralisca aveva compiuto gli studi superiori e conseguito la maturità classica.

Nel pomeriggio della stessa giornata l’Amministrazione Comunale intitolerà due spazi della città rispettivamente alla poetessa Luciana Frezza e alla scrittrice Elvira Guarnera; a seguire la cittadinanza è invitata nuovamente nell’aula consiliare dove alle ore 17.30 avrà inizio l’incontro promosso dall’assessorato cittadino alla cultura e istruzione su due grandi figure di donne letterate fortemente legate a Cefalù : Luciana Frezza, poetessa e traduttrice per importanti editori del 900 ed Elvira Guarnera, prima donna a diplomarsi al Liceo Mandralisca e autrice di intense liriche ai primi del ‘900, relatrici la professoressa Rosalba Gallà e la presidente del consiglio di Biblioteca Comunale, Santa Franco, con vari contributi di familiari delle poetesse e letture di Stefania Sperandeo e Giuseppina Palumbo. L’ assessore alla Cultura prof. Antonio Franco aprirà l’evento con un intervento che ripercorre gli esempi di toponomastica al femminile a Cefalù.

Anche il calendario di eventi dedicati alle donne dalla Fondazione Mandralisca prende il via l’8 marzo nel salone delle feste della casa museo di via Mandralisca che ospiterà, alle 18, la conversazione in musica a cura della Fidapa di Cefalù; La formula è quella del concerto intervallato da narrazioni e notizie, aneddoti e informazioni sui brani e sugli strumenti tradizionalmente utilizzati per eseguirli. Al prezioso fortepiano già della baronessa Francesca Parisi di Mandralisca sarà il maestro Diego Cannizzaro.

Il 23 marzo sarà invece la volta di una conferenza sul tema “figure femminili nella collezione archeologica del Museo Mandralisca”, che sarà tenuta dalla dott.ssa Maria Teresa Rondinella. Appuntamento alle ore 18.

Barbara De Gaetani

Termini Imerese, Antonino Cirà nel coordinamento provinciale Uil-FPL

La Uil Federazione Poteri Locali Sicilia e Palermo si rafforza grazie all’incarico conferito ad Antonino Cirà. Infatti, oltre ai due coordinatori con delega alle Funzioni Locali, Antonino Plano e Vincenzo Prestifilippo, la nomina del termitano Cirà, sindacalista di enorme esperienza, completa la squadra provinciale che avrà il compito di tutelare i diritti dei lavoratori degli enti locali, attraverso un modo nuovo di fare sindacato: partecipato, democratico, costruito attraverso l’ascolto e la condivisione.

Per Antonino Cirà, dipendente del Comune di Termini Imerese, non si tratta del primo incarico. Ha ricoperto diversi ruoli nel direttivo della Uil-Fpl Sicilia e Palermo, e vanta una carriera trentennale come RSU, risultando sempre il primo degli eletti nella lista UIL-FPL. In atto oltre alla carica RSU, ricopre anche l’incarico di RLS (Responsabile della sicurezza), e parallelamente alla carriera sindacale, Antonino segue un’altra grande passione, quella politica.

“Metterò il massimo impegno per essere all’altezza del ruolo – afferma Antonino Cirà – facendo tesoro della mia esperienza sindacale, che considero anzitutto, un servizio alla collettività ispirata dal più assoluto disinteresse. Il sindacato deve rifondare principalmente la cultura del rispetto che sta scomparendo, ricercare sì gli interessi degli iscritti, ma quella idea deve essere soprattutto socialmente utile e giusta. Credo nel sindacato, nella UIL FPL e cercherò, come credo di aver sempre fatto, di mantenere la consueta serietà e affidabilità. Il mio ringraziamento va al segretario generale Salvatore Sampino, insieme a tutta la squadra UIL-FPL Sicilia, che oltre a riempirmi di orgoglio, mi responsabilizza ulteriormente nei confronti di tanti colleghi, la cui attenzione della UIL, non può mancare per la tutela dei diritti, per la crescita professionale e per la salvaguardia dei livelli occupazionali”.

“Esprimo il mio vivo compiacimento per la nomina di Antonino Cirà nel coordinamento provinciale – ha dichiarato il segretario generale UIL FPL Sicilia e Palermo Salvatore Sampino – perché uomo di grande competenza sindacale e di buon senso. Tutti i componenti del coordinamento provinciale avranno il compito di gestire gli 82 comuni del territorio provinciale di Palermo per la contrattazione decentrata, la difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti e non iscritti alla UIL. Ringrazio Nino Cirà per la disponibilità dimostrata e per l’attaccamento ai nostri colori”.

Nella foto Antonino Cirà e Salvatore Sampino.

Cerda: si celebra la Giornata Internazionale dei diritti delle Donne, le iniziative

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Per il secondo anno consecutivo, le associazioni: “Cerda Accanto”, “La Nuova Compagnia Fables”, “Armonia”, “Salvo Dance” e “Thalassa”, in collaborazione con il parroco Don Domenico Bartolone, celebrano la Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne.

Una grande sinergia tra associazioni guidate da Francesco Cappadonia, Salvatore Imburgia, Luciano Runfola, Rosaria Migliore, e Salvatore Fusco che ha portato all’organizzazione di tutta una serie di eventi, volti alla celebrazione di questa importante giornata.

I presidenti delle associazioni invitano a partecipare agli eventi, e ringraziano tutti coloro che si sono spesi per la realizzazione di queste giornate.

 

 

Gangi, a Giuseppe Ferrarello il premio di All Food Sicily 2024 “Sindaco del Gusto”

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Anche il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello tra i premiati della testata giornalistica All Food Sicily che ha dedicato un premio ai personaggi siciliani dell’enogastronomia 2024. Si tratta di uomini e donne che nel corso degli anni, in diversi settori dell’enogastronomia, si sono distinti per il loro operato e sono riusciti a portare in alto il nome della Sicilia riconosciuta terra di eccellenze. Assieme a chef, food manager, bartender, osti, panificatori, pasticceri e pizzaioli.

Due i primi cittadini siciliani premiati, al sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello è andato il premio come “Sindaco del Gusto”.

La cerimonia di consegna degli attestati si è svolta, ieri (mercoledì 6 marzo) nella prestigiosa Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, dove sono intervenuti anche l’assessore regionale all’agricoltura Luca Sammartino e l’assessore regionale alle attività produttive Edy Tamajo.

Il primo cittadino di Gangi Giuseppe Ferrarello nel commentare il premio ricevuto ha detto: “E’ un importante riconoscimento per me e per Gangi in vista del 2025 quando la Sicilia sarà la Regione Europea della Gastronomia, voglio ringraziare la testata giornalistica All Food Sicily, il suo direttore responsabile Michele Balistreri, il direttore editoriale Gianni Paternò e Adalberto Catanzaro, Ceo del gruppo editoriale”.

Confiscati a mafiosi beni per oltre 500.000 euro a Caltavuturo e Altavilla Milicia

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Le attività d’indagine finalizzate all’individuazione delle disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad appartenenti all’organizzazione mafiosa “cosa nostra” svolte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Palermo, hanno portato all’emissione da parte della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo, che ha accolto le richieste della Procura della Repubblica, di due provvedimenti di confisca di beni: per un valore di circa 350.000 euro a carico di Letteria Caponata e per circa 200.000 euro a carico di Vincenzo Urso.

A Caponata Letteria è stata confiscata una società “G.L. Transport” con sede a Caltavuturo, operante nel settore dei trasporti, irrevocabilmente giudicata tra le disponibilità economico-imprenditoriali riconducibili ad Albanese Stefano, tratto in arresto nell’ambito dell’operazione “cupola 2.0” perché’ intraneo alla “famiglia mafiosa di Polizzi Generosa. L’inchiesta “cupola 2.0” dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, aveva sventato il tentativo di far rinascere la Commissione Provinciale di cosa nostra dopo la morte nel 2017 del suo capo indiscusso, il boss Totò Riina.

Vincenzo Urso, è stato tratto in arresto, nell’ottobre 2017, nell’operazione denominata “Nuova Alba”, della Compagnia di Bagheria, con l’accusa di aver fatto parte della famiglia mafiosa di Altavilla Milicia, in particolare nell’ordinanza di custodia cautelare viene contestato il ruolo attivo nelle estorsioni e nelle riscossioni delle somme di denaro destinate al sostentamento degli affiliati detenuti in carcere. La confisca riguarda un appartamento e un appezzamento di terreno ad Altavilla Milicia.

Caccamo, dopo 25 anni individuati probabili mandanti ed esecutori dall’assassinio del sindacalista Mico Geraci

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Dopo oltre 25 anni dall’assassinio, avvenuto in data 8 ottobre 1998, del sindacalista Mico Geraci, ucciso a colpi di arma da fuoco davanti alla sua abitazione di Caccamo, sotto gli occhi della moglie e del figlio Giovanni, la Direzione Distrettuale di Palermo è riuscita a ricostruire minuziosamente quell’efferato delitto definito, per molto tempo, “senza verità e giustizia”.

Le numerose indagini svolte, sia nell’immediatezza dei fatti, da parte della Procura di Termini Imerese sia, successivamente, in seguito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Nino Giuffrè, da parte della Procura di Palermo, infatti, non consentirono di delineare le dinamiche e il contesto dell’omicidio.

In tempi più recenti, la Commissione parlamentare Antimafia della XII legislatura si è occupata del caso, dedicandovi un’apposita inchiesta poi conclusasi con la trasmissione all’Autorità Giudiziaria di una relazione contenente nuovi spunti di approfondimento.

A sua volta, questo Ufficio, nel solco del suo costante impegno per la ricostruzione dei gravi crimini rimasti impuniti, ha dato un ulteriore impulso alle attività investigative fino ad acquisire inediti elementi di prova che hanno permesso sia l’individuazione, con elevata probabilità, dei mandanti dell’omicidio e dei suoi esecutori materiali, sia di collocare l’assassinio nell’ambito delle strategie fondamentali dell’associazione Cosa nostra e, dunque, dei suoi massimi esponenti.

Si è accertato, invero, che Mico Geraci fu ammazzato per il suo impegno civico e politico (“cioè si era schierato apertamente, in certi discorsi, contro la famiglia mafiosa di Caccamo), rivelandosi particolarmente scomodo per i consolidati assetti mafiosi di quel territorio sì da suscitare l’intervento e la reazione dello stesso Bernardo Provenzano che, personalmente, ne ordinò la soppressione.

In data odierna, pertanto, la Procura di Palermo ha delegato, al Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Comando provinciale di Palermo, l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’omicidio aggravato di Domenico Geraci.

Il provvedimento riguarda due esponenti della famiglia di Trabia, già detenuti per altro, indiziati di avere, su impulso del capomafia corleonese, commissionato e pianificato l’assassinio.

L’omicidio venne materialmente realizzato da due giovani, poi entrambi morti ammazzati, uno dei quali, peraltro, ucciso ad opera degli stessi odierni destinatari della suddetta ordinanza cautelare.

Giornale di Cefalù, in ricordo dell’eroe del risorgimento Salvatore Spinuzza

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“Possa il mio sangue e quello dell’amico Bentivegna essere la salvezza della Patria”. Queste le parole dell’eroe del risorgimento Salvatore Spinuzza poco prima di essere ucciso in piazza dai Borboni il 14 marzo 1857 a Cefalù. “Verso la libertà” è il tema dell’intervento del presidente di Auser Giuseppina Anzaldi. Natura, arte, intrattenimento, ad un mese dalla decima edizione di “Earth Day” l’assessore Salva Mancinelli anticipa iniziative del Comune di Cefalù e l’impegno con la collaborazione delle associazioni “Code in attesa”, “ZampAmica” e volontari per la cura degli animali randagi. “Cosa porta il vento” è invece il tema della rassegna teatrale ben iniziata il 3 marzo con “Il cortile” presso il teatro Cicero: intervista alla curatrice della rassegna Tiziana Giordano.
Il Giornale di Cefalù – anno 41 n. 1785 – videonotiziario – web diretto e condotto da Carlo Antonio Biondo; da giovedì 7 marzo 2024 può essere seguito e rivisto su facebook adrianocammarata e sul canale you tube Carlo Antonio Biondo. Archivio Giornale su cammarataweb; link su tutti i social.

L’antichità come futuro: il “caso Risco Caido” nelle Canarie

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In queste nostre considerazioni sulla “Via della Thòlos” in Sicilia è utile aggiungere un promemoria sull’uso intelligente della “Antichità come progetto di futuro”, almeno per quanto ne diceva il grande Rosario Assunto, filosofo dell’Estetica del Paesaggio di origini nissene, o per quanto ci ricorda con sapienza Guglielmo Bilancioni, storico dell’architettura presso l’Università di Genova. Sto cercando di allargare il campo di visione per fare capire meglio e con più contesto che, per esempio, l’Ipogeo Gurfa è il prodotto più alto e sofisticato della presenza dell’“Evo Dedalico” ultramillenario in Sicilia; che una cosa è “raccontare un granaio grande” perso nel cuore del latifondo contadino altra cosa è “raccontare una grande civiltà” a partire proprio dalle sue tracce di Grande Architettura Clandestina (G.A.C.), come purtroppo sono stato costretto a definirla per alzare il livello dell’attenzione.

Questa “Via della Thòlos” porta dalle parti fra il Salso ed il Platani, che i Greci chiamarono significativamente Mesogheia/“Terra di Mezzo”, e sembra finire proprio alla Gurfa. Si spiegherebbe così tutto il seguito dal punto di vista del “Paesaggio del Potere” pregreco nell’Isola. Fatto questo lavoro preliminare necessario ed urgente, che compete agli “addetti ai lavori”, il resto sarà solo capacità di visione e messa a sistema sociopolitico-culturale per farne il perno di un autentico Itinerario UNESCO sul modello dell’ipogeo tholoide di risco caido-artenara in Gran Canaria.

Ovviamente se ne saremo prima coscienti e poi capaci. Per quanto mi riguarda, assieme ad altri amici e ricercatori, continuo a fare la mia parte.

Il “modello politico e gestionale” da seguire ci sembra proprio quello messo in atto per la valorizzazione degli Ipogei spagnoli di Risco Caido. Si tratta di un suggestivo sito archeologico della genericamente definita “Civiltà preispanica”, presso Artenara, nell’Isola Gran Canaria.

E’ stato riconosciuto come “Complesso architettonico-santuario della fertilità ancestrale-osservatorio archeoastronomico rupestre, utilizzato dalla cultura guanci”.

Sono ipogei rupestri con un ambiente tholoide forato in alto, straordinariamente simili alla Gurfa, coraggiosamente candidati nel 2018 agli Itinerari UNESCO; dal luglio 2019 ne fanno parte come baricentro di un vasto Paesaggio Culturale di 18.000 ettari denominato “Paisaje cultural del risco caido y los espacios sagrados de montana de gran canaria”, che riunisce in un progetto di sviluppo socio-economico-culturale i Comuni di Artenata, Tejada, Galdar, Agaete nella Provincia di Las Palmas.

Considerazione a margine: riusciremo a capire/far capire che il nostro megalitismo rupestre, di scavo o in elevazione (per quanto di residuo purtroppo ne rimane) non è da meno di Risco Caido e merita di stare nei testi scolastici fra le più importanti architetture “ancestrali”/protostoriche del Mediterraneo antico?

Si può dire che la Gurfa vale probabilmente di più, o per prudenza non è “seconda a nessuno”? Io mi sento di sottoscriverlo e di proporre la Gurfa come baricentro di sito UNESCO, con le motivazioni che modestamente stiamo sviluppando anche in questa rubrica “Terra & Luce”.

Mi riservo di riprendere ovviamente il ragionamento al momento giusto. Per ora mi limito a sostenere che la promozione di immagine dei nostri ipogei avrebbe la forza di trascinare i destini anche socio-economici, oltre che culturali, di tutta l’area interna abbandonata fra Salso e Platani. Oltre il valore intrinseco per la ricerca nel campo della Storia, Arte, Architettura, Culti/Religioni, Antropologia, di livello almeno Mediterraneo.

Ecco le immagini di Risco Caido-Artenara presso l’arcipelago della Isole Canarie spagnole, con i siti web di riferimento per approfondire.

https://whc.unesco.org/en/list/1578/

http://whc.unesco.org/fr/list/1578

Carmelo Montagna

 

 

Termini Imerese, riunito tavolo tecnico per l’area industriale: «accelerare sulle opere in corso»

Verificare l’attuazione dell’accordo di programma per il rilancio dell’area industriale di Termini Imerese che prevede un investimento di circa 150 milioni di euro. Questo l’obiettivo del tavolo tecnico che si è riunito nella sede dell’assessorato regionale delle Attività produttive in via degli Emiri a Palermo. Il Comune di Termini Imerese, durante l’incontro, ha chiesto di non procedere alla realizzazione di due opere che erano inizialmente previste, ovvero l’accesso al porto lato nord e il collegamento strada Asi con accessi al nuovo porto.

L’accordo di programma, sottoscritto nel 2011 dalla Regione Siciliana con il Comune di Termini Imerese ed altri enti, prevede una serie di interventi per favorire il rilancio produttivo e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali nell’area industriale.

«La riunione – ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – ha evidenziato che alcuni progetti sono ormai lontani dalle reali esigenze infrastrutturali del territorio. Abbiamo dunque accolto la richiesta del sindaco Maria Terranova sulle due opere, perché ritenute obsolete a causa del nuovo documento di pianificazione strategica dell’Autorità di sistema portuale del Mare della Sicilia occidentale. Il sindaco ha inoltre espresso la volontà di trasferire le risorse così risparmiate alla realizzazione della Statale 113 che da Trabia arriva sino al porto».

«Molti lavori, come impianti di illuminazione, posa della fibra ottica e lavori di urbanizzazione – ha concluso l’assessore – sono stati completati grazie soprattutto all’impegno dell’Irsap. È mia intenzione, in sinergia con i territori interessati, aggiornare il piano e accelerare sulle opere in corso e in fase di ultimazione per arrivare al completamento in breve tempo. Ancora una volta, quindi, ci ritroviamo a cercare soluzioni che riguardano accordi di oltre un decennio fa».

La prossima riunione è stata fissata per lunedì 15 aprile, alle 10, sempre negli uffici dell’assessorato regionale delle Attività produttive.

Colpito il mandamento mafioso di Trabia: arrestate 19 persone

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Alle prime di luci di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, coadiuvati nelle fasi esecutive dallo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, dal Nucleo Cinofili di Palermo – Villagrazia, con supporto aereo garantito dal 9° Nucleo Elicotteri, hanno dato esecuzione a 19 provvedimenti cautelari in carcere emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Le indagini hanno fatto emergere un grave quadro indiziario in ordine ai reati di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, lesioni personali, minacce, incendio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, trasferimento fraudolento di valori, furto in abitazione, favoreggiamento personale, turbata libertà degli incanti, commessi con l’aggravante del metodo mafioso.

Il provvedimento scaturisce da un’articolata attività investigativa condotta dal Reparto Territoriale dei Carabinieri di Termini Imerese dall’anno 2015 al 2022, di monitoraggio del mandamento mafioso di Trabia, con particolare riferimento alle famiglie di Termini Imerese, Caccamo, Trabia, Vicari e Cerda – Sciara.

Le investigazioni hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza, accolti nel provvedimento cautelare, in ordine all’operatività del sodalizio criminale che, mediante la forza d’intimidazione derivante dal vincolo associativo e la violenza, si imponeva nel panorama sociale ed economico locale avanzando richieste estorsive nei confronti di attività commerciali e imprenditoriali.

Gli approfondimenti investigativi hanno inoltre portato alla ridefinizione dell’organigramma del mandamento mafioso di Trabia e delle famiglie ad esso collegate, individuandone vertici e reggenti, al fine di impedirne la riorganizzazione dopo l’incisiva azione di contrasto già posta in essere in diverse operazioni precedenti tra cui, da ultimo nell’anno 2016, l’operazione“Black Cat”, documentando inoltre legami e connivenze con i mandamenti mafiosi limitrofi.

Ecco chi sono i 19 arrestati:

  • Massimo Andolina, 48 anni, nato a Petralia Sottana;
  • Tommaso Consiglio, 52 anni, nato a Palermo;
  • Biagio Esposito Sumadele, 45 anni, nato a Palermo;
  • Pietro Erco, 60 anni, nato a Torre del Greco;
  • Giuseppe Galbo, 65 anni, nato a Sciara;
  • Giuseppe Lo Bianco, 42 anni, nato a Palermo;
  • Salvatore Macaluso, 60 anni, nato a Vicari;
  • Mario Salvatore Monastero, 69 anni, nato a Caccamo;
  • Pietro Passafiume, 35 anni, nato a Termini Imerese;
  • Luigi Antonio Piraino, 63 anni, nato a Cerda;
  • Gaetano Pravatà, 51 anni, nato a Palermo;
  • Ignazio Saccio, 56 anni, di Vicari;
  • Rosario Saccio, 55 anni, nato a Vicari;
  • Francesco Sampognaro, 59 anni, nato a Caccamo;
  • Calogero Sinagra, 66 anni, nato a Sciara;
  • Antonino Teresi, 61 anni, nato a Sciara;
  • Francesco Turturici, 66 anni, nato a Trabia;
  • Carmelo Umina, 61 anni, nato a Vicari;
  • Massimiliano Vallone, 46 anni, nato a Palermo.