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Deserto? No: la diga “Rosamarina” di Caccamo ha tanta sete, ecco il video

Sembra il deserto, invece è la diga “Rosamarina” di Caccamo.

Concepita per soddisfare le esigenze di irrigazione di un comprensorio di 15.200 ettari, compresi tra la piana di Lascari, in prossimità di Cefalù, e l’agro di Villabate, la diga “Rosamarina” è posta nella valle del “San Leonardo” sotto gli occhi dei caccamesi e di tanti appassionati ed amanti della natura.

Da tempo ormai, assistiamo ad una assenza sempre più evidente di piogge su tutto il territorio siciliano e quindi nel Comprensorio Termini – Cefalù -Madonie – Valle del Torto. A soffrire questa mancanza di acqua, sono proprio i corsi d’acqua, i laghi e le dighe come quella di Caccamo, che va a servire diversi paesi. Centri che vivono principalemte di agricoltura, basti pensare alla piana di Buonfornello, alla Valle del Torto, alla piana di Lascari e tutti quelle zone dove la produzione agricola è fiorente e spazia dal grano ai carciofi.

Agricoltura in ginocchio

Quest’anno, i problemi sono iniziati in anticipo, l’agricoltura infatti inizia ad accusare gravi segni di sofferenza. Il grano ad esempio, non riesce ad andare avanti e adesso: “la situazione – ci fa sapere la dottoressa Maria Montagno – è preoccupante. Perché a rischio non sono solo le coltivazioni estive ma anche quelle invernali. Fra l’altro un danno anche per gli alberi come per esempio l’olivo, le piogge sono fondamentali per l’emissione della zagara e la formazione della drupa. Oggi – prosegue – il primo danno è sui seminativi, zero produzione di grano perché sta disseccando, compresa anche l’alimentazione per il bestiame. A catena, gli ortaggi estivi riusciranno a produrre solo chi ha riserva nei pozzi. A seguire, il rinnovo e la piantumazione delle coltivazioni invernali nella speranza che da settembre inizi a piovere, se così non fosse purtroppo la situazione risulterebbe tragica. Nell’interesse di tutti – sottolinea – è necessario che il governo nazionale attivi lo stato di crisi, con interventi seri e aiuti concreti. Primo fra tutti anche il pagamento dei contributi agricoli perché abbiamo una percentuale alta di braccianti agricoli e di coltivazioni a livello familiare che devono essere aiutati. C’è la sensazione che i piccoli agricoltori siano stati abbandonati”.

Un paesaggio desertico

Dovremmo abituarci a vedere certi paesaggi? La paura è proprio questa. Per farsi un’idea basta guardare le foto da noi scattate pochi giorni addietro, per comprendere quanto sia triste la situazione a causa dell’assenza di piogge. Il governo regionale, ha creato intanto una cabina di regia per: “individuare e coordinare interventi rapidi e concreti contro l’emergenza siccità: un organismo che unisce le competenze accademiche e scientifiche che servono per individuare ogni possibile soluzione e quelle tecniche per attuarle nel modo più efficace e veloce possibile”. Cabina di regia che ha anche ipotizzato la creazione di un dissalatore a Termini Imerese. Nel frattempo, i tecnici della Protezione Civile stanno svolgendo dei sopralluoghi nei dissalatori di Porto Empedocle, Paceco, Trapani e Gela già presenti nell’isola, ma fuori uso da almeno dieci anni.

Il ritorno della “Sulla”

La diga intanto sembra davvero un deserto, nel video realizzato dalla nostra redazione, si può vedere buona parte della Valle del San Lonardo, priva di acqua e con il ritorno della “Sulla” nella zona più alta. Acqua che però non arriva nelle case e nelle coltivazioni dei caccamesi, i quali: “prendono – afferma il sindaco di Caccamo Franco Fiore – solo gli aspetti negativi, tra questi l’umidità e quella lanuggine bianca che si forma sopra gli alberi d’olivo provocando così dei danni alla salute della flora agricola”. Per fortuna, al momento il versante Termini Imerese è ancora bagnato dalle acque lacustri, tuttavia, qualora non divesse piovere, la situazione potrebbe diventare davvero difficile. A sentire gli abitanti della zona, c’è anche chi si aspetta, o addirittura teme il riaffioramento del ponte chiaramontano.

Giovanni Azzara

A Gangi l’undicesima tappa di “Io barcollo ma non mollo”, storie e racconti di chi ha lottato contro il cancro, alzheimer e sclerosi

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E’ stato il comune di Gangi ad ospitare l’undicesima tappa di “Io barcollo ma non mollo”. Il progetto, nato da un’idea di Roberta Sparacello, ha come obiettivi: creare una community di donne forti che si aiutano e sostengono a vicenda; valorizzare le bellezze dei territori e raccogliere fondi per finanziare l’iniziativa solidale #anchiobarcollomanonmollo, la campagna dedicata a migliorare la qualità dei reparti, acquistare attrezzature necessarie e sostenere il comfort di pazienti e familiari,dell’ospedale oncologico “Maurizio Ascoli” ARNAS Ospedali Civico Di Cristina Palermo.  L’evento è stato patrocinato da Comune di Gangi, Ars, Regione Sicilia, Associazione Insieme non si molla, Civico Di Cristina Benefratelli e Mete.

Incontro dove a farla da padrona sono state le testimonianze di chi ha lottato e non ha mai mollato. La giornata è iniziata di mattina con un video e tour emozionale alla scoperta delle bellezze di Gangi, guida d’eccezione il professore e assessore del comune di Gangi Roberto Franco. E’ seguita l’esibizione dei “piccoli tamburinara” esibizione curata dall’associazione “I tamburinara di Gangi”. Nel pomeriggio, invece, l’aula consiliare di palazzo Bongiorno è stato il momento per presentare il progetto: “Io barcollo ma non mollo! In tour” con incontri e racconti di vita e di cuore”.

A fare gli onori di casa il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello e il presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi. E poi gli interventi di Roberta Sparacello, fondatrice di “Io barcollo ma non mollo” e presidente associazione Insieme non si molla che ha raccontato la sua personale esperienza di lotta contro il cancro; e poi ancora gli interventi di Maria Giovanna Meli, psicologa e Mario Botta presidente associazione Dimensione Uomo. Ma ad emozionare i presenti le testimonianze di Pino Dinolfo con la sua personale lotta contro la sclerosi che dura da 34 anni e la sua positività e forza, e ancora Felicia Salvo che ha raccontato l’esperienza indiretta vissuta con la perdita della madre e infine Nina Vazzano che ha raccontato la sua personale lotta contro il male ma anche la perdita della madre con l’alzheimer e del padre con il cancro. Ognuno con una sua esperienza diversa chi diretta e chi indiretta hanno fatto emozionare i presenti. A conclusione aperitivo social.

Voglio aiutare il mio prossimo e voglio motivare le persone a non arrendersi – ha detto Roberta Sparacello – Lo faccio raccontando tracce di vita, esperienze realmente vissute, mi definisco una sommelier di vite”.

Sentire il racconto di storie di vita reale di chi lotta e lo continua a fare, è stato un momento molto emozionante – ha detto il sindaco Giuseppe Ferrarello – i miei ringraziamenti vanno a Roberta Sparacello che ci ha trasmesso la sua forza e la sua voglia di vivere, ma anche a Felisia, Pino e Nina che con le loro testimonianze ci hanno raccontato storie che ci rimarranno impresse nel cuore“.

La Guardia di Finanza sequestra 23mila prodotti senza marchio CE a Termini Imerese, Petralia Sottana, Bagheria e Lercara Friddi

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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo, nell’ambito dell’esecuzione dei servizi d’istituto volti a verificare il rispetto della normativa nel settore del commercio a tutela della sicurezza del consumatore, hanno sottoposto a sequestro, nel corso di quattro distinte attività di servizio, n. 238.660 accessori di vario genere.

In particolare, al momento dell’accesso presso gli esercizi commerciali ubicati in Termini Imerese, Bagheria, Lercara Friddi e Petralia Sottana, i militari appartenenti rispettivamente al Gruppo di Termini Imerese, alla Compagnia di Bagheria, alla Tenenza di Cefalù e alla Tenenza di Corleone hanno rinvenuto tale merce non riportante, in forme chiaramente visibili e leggibili, le indicazioni minime in lingua italiana previste dalla normativa sull’etichettatura e sulla sicurezza dei prodotti, riguardanti le informazioni circa il luogo d’origine, il produttore/importatore, le istruzioni, le precauzioni e la destinazione d’uso, nonché il marchio CE che conferisce al prodotto il diritto alla commercializzazione, alla libera circolazione e all’utilizzazione nel territorio comunitario, attestandone la conformità agli standard di sicurezza imposti dall’Unione Europea.

Nel dettaglio, sono stati sottoposti a sequestro decorazioni pasquali (fiocchetti, nastri, addobbi per uova e dolci pasquali ecc.), prodotti per la persona (orecchini, brillantini, strass per unghie, elastici, fermacapelli, cerchietti ecc.) e materiale elettrico (torce led, torce flashlight ecc.). Oltre al sequestro della merce, i quattro esercenti sono stati verbalizzati per l’irrogazione delle relative sanzioni amministrative previste dal Codice del Consumo, ammontanti complessivamente, nel massimo, a oltre 100 mila euro.

I titolari delle attività sono stati, quindi, segnalati alla Camera di Commercio per gli adempimenti di competenza

Termini Imerese, adozione di 2 gemelli riconosciuta a coppia di donne: precisazione dell’Ufficiale di Stato Civile

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La notizia apparsa qualche giorno fa sul quotidiano “Il Giornale di Sicilia” con il titolo “Termini, l’adozione di 2 gemelli riconosciuta a coppia di donne”, spinge a rivolgermi per la pubblicazione di questa nota a codesta Redazione che costantemente presta una particolare attenzione e correttezza di divulgazione alle notizie che interessano questo territorio.

L’articolo racconta delle traversie che hanno accompagnato due donne, unite civilmente, le quali sono ricorse alla Procreazione Medicalmente Assistita per coronare il loro condivisibile desiderio di genitorialità; articolo però frastagliato da qualche oggettiva imprecisione.

Le nascite sono avvenute in territorio italiano. Le stesse hanno voluto che fossero redatti atti di stato civile, che furono poi firmati dal Sindaco, dai quali si evincesse che entrambe erano genitrici e che, anche se una non aveva partecipato biologicamente alla procreazione, risultasse a tutti gli effetti quale secondo genitore (d’intenzione), anche ai fini anagrafici, essendo stata autorizzata al riconoscimento dal genitore che per primo aveva dichiarato. Questo è vietato dalla normativa vigente per persone dello stesso sesso, per cui è dovuta intervenire l’Autorità Giudiziaria per ripristinare la correttezza del procedimento.

Esaminiamo i fatti.

Nell’articolo si legge che il Sindaco di Termini Imerese ha firmato il riconoscimento anche se il funzionario non si è preso alcuna responsabilità. Essendo stato chiamato in causa, preme chiarire che la posizione dell’Ufficiale dello Stato Civile è quella di valutare se gli atti nella formulazione sono legittimi, applicando quanto previsto dalla normativa al momento vigente.

Nella fattispecie, solo una parte del procedimento era conforme alla normativa; si poteva accogliere la dichiarazione di nascita della madre biologica, a condizione che fosse omessa la parte riguardante l’altro genitore (d’intenzione)   che   non   aveva   partecipato alla procreazione, trattandosi di “Procreazione Medicalmente Assistita”.

A tutto ciò si aggiunga la richiesta da parte del genitore d’intenzione di intervenire nel riconoscimento, successivo a quello della madre biologica, con un atto che la assimilasse al genitore biologico.

Quanto richiesto non poteva essere accolto secondo la normativa italiana; la stessa legge sulla PMA, che in un primo momento aveva precluso la tecnica della fecondazione eterologa, l’aveva successivamente resa fruibile, in virtù della sentenza della Corte Costituzionale n. 162/2014, soltanto alle coppie formate da persone di sesso diverso. Altre sentenze della Corte Costituzionale (230 del 20.10.2020 e 32 del 28.01.2021) hanno stabilito che tale riconoscimento può essere operato solamente dal genitore biologico mentre, al genitore d’intenzione è lasciata l’unica strada obbligata, ossia quella  dell’adozione speciale ai sensi della legge 184/1983 art. 44, comma 1, lett. d) “questa Corte (Costituzionale) non può esimersi dall’affermare che non sarebbe più tollerabile il protrarsi dall’inerzia legislativa, tanto è grave il vuoto di tutela del preminente interesse del minore, riscontrato in questa pronuncia” (sentenza n. 32/2021).

Invece, con l’intervenuta partecipazione del Sindaco, che ha agito sì da Ufficiale di Stato Civile ma principalmente da figura politica, si è dato corso il 22.09.2021 alla formazione di 2 atti con i quali si consentiva, fuori dalla legge, il riconoscimento del genitore d’intenzione.

Quali margini poteva avere il funzionario responsabile se non quello di rifiutarsi (con propria nota) di sottoscrivere gli atti e di comunicare agli Organi competenti alla vigilanza (Procura della Repubblica di Termini Imerese e Prefettura di Palermo) che era stata operata la violazione nella sottoscrizione di quegli atti?

Di tutto ciò erano stati preventivamente informati sia i genitori (biologico e d’intenzione) che il Sindaco; per cui quando il Ministero dell’Interno ha invitato, con propria nota, la Procura della Repubblica di Termini Imerese alla correzione degli atti e all’annullamento di quelli riguardanti il riconoscimento del genitore d’intenzione, non c’era nulla di nuovo.

Con la notifica del 17.11.2022, da parte della Procura della Repubblica di Termini Imerese della sentenza con cui veniva accolta l’istanza presentata dal Ministero dell’Interno, si apriva la strada già più volte suggerita dal funzionario comunale, ma non ascoltata, della adozione speciale.

Tanto per dovere di verità.

Cordiali saluti

L’Ufficiale dello Stato Civile

Ignazio Vivirito

Siccità, un dissalatore potrebbe essere realizzato a Termini Imerese

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La siccità sta già colpendo tutta la Sicilia e nei prossimi mesi la situazione potrebbe farsi ancora più difficile. Per questo l’unità di crisi istituita dal governo regionale sta cercando soluzioni, una di queste potrebbe essere rappresentata dall’utilizzo dei dissalatori. I tecnici della Protezione Civile stanno svolgendo dei sopralluoghi nei dissalatori di Porto Empedocle, Paceco, Trapani e Gela già presenti nell’isola, ma fuori uso da almeno dieci anni. Inoltre si pensa di installarne di nuovi. Uno di questo potrebbe essere realizzato a Termini Imerese. L’idea è al vaglio della cabina di regia istituita dal presidente della Regione Renato Schifani.

L’anno scolastico 2024/2025 in Sicilia comincerà il 12 settembre, ecco tutto quello che c’è da sapere

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Se da un lato la scuola sta volgendo quasi al termine, dall’altro la Regione Siciliana ha già preparato tutto per il successivo anno scolastico 2024/2025.

In Sicilia infatti, la scuola comincerà il 12 settembre per far terminare le lezioni sabato 7 giugno 2025. Lo certifica il decreto di determinazione del calendario scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado operanti in Sicilia per l’anno scolastico 2024/2025, con 207 e/o 2026 giorni di scuola (se la festa del Santo Patrono locale ricade durante l’anno scolastico). Nelle scuole dell’infanzia invece, il termine delle attività educative è fissato al 28 giugno 2025. Nel periodo compreso tra il 9 ed il 27 giugno 2025 può essere previsto il funzionamento delle sole sezioni necessarie a garantire il servizio.

Calendario delle festività

Le festività nazionali – e la data di inizio degli Esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, stabiliti dal Ministero – sono le seguenti:

– tutte le domeniche
– 1 novembre 2024: Ognissanti;
– 8 dicembre 2024: Immacolata Concezione;
– 25 dicembre 2024: Natale;
– 26 dicembre 2024: Santo Stefano;
– 1 gennaio 2025: Primo dell’anno;
– 6 gennaio 2025: Epifania;
– 20 aprile 2025: Pasqua;
– 21 aprile 2025: Lunedì dell’Angelo;
– 25 aprile 2025: Festa della Liberazione;
– 1 maggio 2025: Festa del Lavoro;
– 2 giugno 2025: Festa della Repubblica.

Alle festività nazionali si aggiunge la Festa del Santo Patrono locale se ricade
durante il periodo scolastico; L’attività scolastica, nelle scuole di ogni ordine e grado, è sospesa nei seguenti periodi:
– vacanza del 2 Novembre 2024;
– vacanze di Natale: dal 23 dicembre 2024 al 07 gennaio 2025;
– vacanze di Pasqua: dal 17 aprile 2025 al 22 aprile 2025;

CLICCA QUI per leggere l’intero decreto.

A Trabia arriva l’Open Day itinerante dell’ASP, prestazioni gratuite in piazza, ecco quali

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Trabia si prepara ad ospitare una giornata speciale dedicata alla salute “OPEN DAY ITINERANTE”
Il prossimo giovedì 18 aprile, dalle 10:00 alle 16:30, Piazza Lanza si trasformerà in una cittadella della salute grazie all’organizzazione dell’ASP di Palermo in collaborazione con il Comune di Trabia.

L’evento, aperto a tutti, residenti e non, prevede una serie di importanti prestazioni e servizi sanitari offerti dall’ASP Palermo, basterà presentarsi muniti del documento di riconoscimento e della tessera sanitaria.

Ecco le prestazioni che si potranno richiedere

Tra le principali iniziative, saranno disponibili:

– SCREENING DEL TUMORE DELLA MAMMELLA per donne tra i 50 e i 69 anni. Grazie al camper dedicato, sarà possibile effettuare una mammografia gratuita.

– SCREENING DEL CERVICOCARCINOMA per donne tra i 25 e i 64 anni. Saranno disponibili test HPV o Pap Test presso l’ambulatorio mobile.

– SCREENING DEL TUMORE DEL COLON-RETTO per persone tra i 50 e i 69 anni. Verrà distribuito gratuitamente il Sof Test per la ricerca del sangue occulto nelle feci.

– PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE per persone sopra i 45 anni. Saranno offerte visite cardiologiche, ECG e, se necessario, ecocardiogrammi.

– SCREENING VISIVO per bambini tra i 3 e gli 8 anni.

– SCREENING LOGOPEDICO per bambini tra i 3 e gli 8 anni.

– VACCINAZIONI TRADIZIONALI E ANTICOVID saranno disponibili vaccinazioni gratuite sia per le malattie tradizionali che per il COVID-19.

– PREVENZIONE RANDAGISMO verranno impiantati gratuitamente i microchip per l’identificazione degli animali.

– SERVIZIO AMMINISTRATIVO sarà possibile ottenere assistenza per esenzioni ticket, cambio medico e tessera sanitaria.

Inoltre, saranno presenti numerose attività promosse dalle associazioni OPI, FEDERASMA, SAMO e PICCOLI BATTI, tra cui:

– NOZIONI E MANOVRE DI PRIMO SOCCORSO

– SPIROMETRIA (visita pneumologica)

– ECG per bambini in età pedtrica

– INFORMAZIONE per l’assistenza al malato oncologico.

Non perdere questa straordinaria opportunità per prenderti cura della tua salute. Ti aspettiamo numerosi in Piazza Lanza per un’intera giornata dedicata a te e al tuo benessere.

Malore per N’Dicka, il calciatore è ricoverato ma non è in pericolo di vita, sospesa Roma – Udinese

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Paura alla “Dacia Arena” di Udine.

Match, quello tra Roma e Udinese che fino al minuto 68 ha fatto divertire soprattutto i tifosi neutrali, visti i punti importanti che c’erano in ballo per entrambe le squadre. L’Udinese per uscire quasi permanentemente dalla zona salvezza, vista la sconfitta dell’Empoli contro il Lecce in casa dei salentini, Roma che invece in caso di vittoria si sarebbe avvicinata ulteriormente al Bologna ad un punto dal quarto posto.

Bianconeri che nel primo tempo passano in vantaggio con gol di Roberto Pereyra al minuto 23, errore imperdonabile del giovane difensore della Roma, Huijsen. Giallorossi che però trovano la parità nella ripresa con Lukaku, ottimo il cross dalla destra di Cristante che trova la testa del centravanti belga.

Tutto cambia al minuto 68 quando il difensore della Roma, Evan Ndicka, si accascia a terra per un dolore al petto. Immediato l’intervento dello staff medico che lo ha subito soccorso e portato fuori in barella tra gli applausi di speranza dello stadio, il calciatore adesso è fuori pericolo e in attesa di un referto ufficiale. La partita è stata quindi sospesa, decisione presa dall’arbitro Luca Pairetto dopo un confronto con i due allenatori Cioffi e De Rossi. L’ex capitano giallorosso, ha consultato lo staff insieme alla delegazione prima di confrontarsi con gli avversari, che hanno dato piena disponibilità.

Partita che verrà ripresa sul risultato di 1-1 ripartendo dal minuto 72. Il regolamento infatti, prevede che la gara venga giocata entro le 24 ore successive ma la Roma è impegnata giovedì prossimo nel ritorno dei quarti di “Europa League” contro il Milan e così la parte finale della gara con l’Udinese verrà rinviata a data da destinarsi.

Francesco Peri

La Chiesa di Cefalù conferisce i ministeri alle donne per la prima volta, Mons. Marciante: “vivetelo nella sinodalità”

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La Chiesa di Cefalù gioisce per i nuovi ministri istituiti.

Oggi 13 aprile 2024, per la Chiesa Cefaludense è un giorno davvero speciale. Un giorno particolare in quanto ricorreva l’Anniversario della Dedicazione della Chiesa Cattedrale che ha fatto da cornice ad una sentita e partecipata celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Giuseppe Marciante, abbracciato da tutto il clero cefaludense. Oltre a questo importantissimo anniversario, durante la celebrazione sono stati istituiti i nuovi Lettori, Accoliti, Catechisti e Ministri Straordinari della Comunione.

Ministeri conferiti alle donne per la prima volta nella Diocesi di Cefalù

Sono stati in tutto: 17 Ministri Straordinari della Comunione, 6 Accoliti, 23 Catechisti e 23 Lettori. Ma la vera novità, che ha portato un’ulteriore gioia ed emozione per tutta la Diocesi, è quella relativa al fatto che per la prima volta nella Chiesa Cefaludense i ministeri saranno conferiti anche ad alcune donne. Un evento unico, che segue quello che è il Magistero di Papa Francesco: “Più cresce – ha detto Mons. Marciante durante l’omelia e riprendendo la sua Lettera Pastorale del 2022 – la risposta della fede, più la chiesa cresce. Una Chiesa sinodale è una Chiesa che cammina insieme per le strade della città, dei quartieri, perché sa che Dio, Dio abita la nostra città, i nostri quartieri. Anche oggi. Nonostante tutto. Una Chiesa sinodale è una Chiesa che incarna lo stile di Dio, che cammina nella storia e condivide le vicende dell’umanità. Dobbiamo – prosegue il Vescovo – ringiovanire la chiesa, attingendo alle acque fresche della Chiesa degli inizi, perchè tutti i ministeri sono espressione dell’unico servizio di Cristo, a Cristo e per Cristo. Questi ministeri sono, possiamo dire, una chance che lo Spirito Santo sta donando alla nostra Chiesa Cefaludense per riscoprire la sua vera natura di Sposa fedele di Cristo e propongono un rinnovato slancio, conducendoci verso un rinnovamento quotidiano. Vivete – ha concluso –il ministero nella sinodalità”.

Il pellegrinaggio ad Assisi

Il 4 ottobre 2024 sarà la Sicilia ad offrire l’olio che alimenta la lampada davanti alla tomba del Poverello Patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi. Così, oggi, a margine della celebrazione, come prima tappa, alla Comunità parrocchiale San Francesco è stata consegnata la lampada che raggiungerà tutte le Parrocchie della Diocesi come preparazione all’offerta dell’olio ad Assisi. Per l’occasione, la Diocesi di Cefalù ha anche organizzato un pellegrinaggio nella città di San Francesco, dal 2 al 5 ottobre, il programma è consultabile CLICCANDO QUI.

Giovanni Azzara

Termini Imerese, Associazione “25 Aprile” propone video “La marcia su Roma” con cui iniziò la dittatura fascista

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L’Associazione “25 Aprile” organizza per lunedì 15 aprile 2024 alle ore 10, nella Chiesa di Santa Caterina in via Mazzini a Termini Imerese la proiezione di un video che ripercorre lo storico evento, noto come “La marcia su Roma”, che diede inizio all’instaurarsi della dittatura fascista in Italia, per il successivo ventennio.

Per l’occasione sarà distribuita una brochure nella quale sono ricordati i termitani partigiani, internati militari e antifascisti che hanno pagato con la loro vita la liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

“Capire, coinvolgere e confrontarci con le ragioni – scrivono gli organizzatori – che hanno generato la privazione della democrazia in Italia, e hanno trascinato la Nazione in una guerra scellerata, costata la vita a centinaia di migliaia di giovani. L’iniziativa  è aperta a tutta la cittadinanza, e soprattutto agli alunni degli Istituti scolastici superiori”.