Si inaugura nella Cappella dell’Incoronata Museo regionale d’Arte Moderna di Palermo la mostra di Melchiorre Napolitano

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Si inaugura mercoledì 8 Ottobre, alle ore 18, presso la Cappella dell’Incoronata a Palermo, la mostra personale dell’artista Melchiorre Napolitano: “Sublime Spazialità. Fisiche. Essenziali”. L’esposizione, curata da Francesco Gallo Mazzeo, sarà visitabile fino a sabato 8 novembre.

Il progetto espositivo della mostra di Melchiorre Napolitano contempla un insieme di opere ispirate dalle bellezze archeologiche, architettoniche e paesaggistiche alle quali l’artista ha attinto nei suoi numerosi viaggi di osservazione e di studio in varie parti del mondo. Opere ispirate non soltanto dalla reale composizione paesaggistica della materia rocciosa rappresentata ma, anche, dalle suggestioni che un segno, una macchia o un graffito rinvenuti su di essa, unitamente a cieli e nuvole inquietanti, contribuiscono a dare forma originaria ad una nuova e personale visione dell’originale paesaggio immaginario, espressa, anche, come una speciale e sui generis  invenzione del paesaggio.

L’artista, suggestionato, non solo esteticamente, della storia e sacralità che suscita la Cappella della Incoronazione,  luogo speciale in cui svolge la mostra, ha voluto rivolgere un omaggio particolare ad alcune “eroine della fede”, che con grande forza d’animo e spirito di abnegazione hanno saputo incidere nella storia di questa iconica città di Palermo. Il riferimento, così come sottolinea Francesco Gallo Mazzeo nel suo testo di presentazione in catalogo,  è “…agli omaggi fatte alle quattro sante, di quattro stagioni della fede e della devozione, a cui Napolitano volge lo sguardo, ma non allo scopo di illustrarle e magnificarle in maniera ordinaria, bensì di investirle di un ulteriore ruolo di guida verso un avvenire…”. Rosalia e ancora le altre compatrone Agata, Ninfa, Cristina ed Oliva, seppero affrontare anche il martirio pur di rimanere fedeli al loro credo cristiano, che oltre ad essere religioso e simbolo di civiltà, si riferisce a tutta l’umanità, non più solo dell’uomo, ma dell’uomo e della donna insieme.

La mostra comprende circa 45 opere, tra pitture, bassorilievi ed installazioni. Un’antologia di lavori realizzati negli ultimi vent’anni, la maggior parte delle quali non sono mai state esposte a Palermo. Un equilibrio armonioso della complessità, della luce e dell’incombere delle ombre, in intreccio di luci ed ombre, pieni e vuoti, forme e colori, di cui l’artista si è sempre nutrito nella sua terra di origine, la Sicilia, con lo sguardo di chi, esaminato il passato, vive il presente con la speranza di un futuro salvifico.

Melchiorre Napolitano è nato a Palermo nel 1949 ed ha completato gli studi nella sua città. Laureato in architettura, dal 1973 al 2007 è stato docente di Discipline pittoriche presso il Liceo artistico statale “E. Catalano” di Palermo. Dal 1966, ad oggi, ha partecipato a numerose esposizioni collettive ed allestito mostre personali sia in Italia che all’estero, presso Istituzioni pubbliche museali e gallerie d’arte private, in Svizzera, Olanda, Francia, Jugoslavia, Turchia, Corea del Sud, Argentina, Brasile, Russia.

“La mostra – afferma Francesco Paolo Scarpinato, Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana “Sublime. Spazialità. Fisiche. Essenziali” di Melchiorre Napolitano conferma l’impegno di questo Assessorato nel promuovere la creatività contemporanea siciliana valorizzando il nostro patrimonio culturale sia attraverso la scelta del luogo dell’esposizione, la storica Cappella dell’Incoronata di Palermo, sia attraverso le opere stesse dell’artista che si ispirano alle bellezze archeologiche, architettoniche e paesaggistiche del nostro territorio e non solo. La realtà di un luogo vicino o lontano, in virtù dei numerosi viaggi compiuti dall’artista all’estero, diventa pre-testo che porta alla realizzazione di opere che suggeriscono paesaggi “altri”, evocativi, immaginari, fortemente caratterizzati da un segno, da una macchia, da un graffio. La materia viene investigata dal filtro delle esperienze e della memoria e i lavori in mostra, molti dei quali mai esposti a Palermo, ben si coniugano con la sacralità della Cappella dell’Incoronata come omaggio alle “eroine della fede” della nostra città. Il passato della nostra storia diventa linfa e fonte di ispirazione per una produzione artistica contemporanea che guarda al futuro con fiducia tra le luci e le ombre del presente.

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