Lavoratori part-time, Csa-Cisal annuncia presidio all’Ars il 4 giugno: “Urgente il tempo pieno per evitare pensioni da fame”

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Brainstorming over paper. Original public domain image from Wikimedia Commons

“I lavoratori part-time degli enti locali siciliani, pagati dalla Regione, svolgono mansioni indispensabili per i Comuni ma da più di vent’anni aspettano il passaggio a tempo pieno. Il rischio è che alcuni lavoratori ricevano pensioni da fame, inferiori ai 500 euro: è urgente offrire una risposta concreta con il passaggio a full-time di tutti i dipendenti. Per questo ieri abbiamo incontrato la Prima Commissione dell’Ars e il prossimo 4 giugno terremo un convegno e un presidio a Palazzo dei Normanni”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca, Giuseppe Cardenia, Fernando Stazzone, Massimo Bontempo e Gianluca Cannella del sindacato Csa-Cisal.
“I lavoratori part-time dei Comuni siciliani – spiegano i rappresentanti del Csa-Cisal – rappresentano l’80% della forza lavoro e svolgono mansioni che comportano anche enormi responsabilità, consentendo agli enti locali di fronteggiare numerose emergenze. I Comuni però non possono trasformare i contratti, per questo serve un intervento anche regionale. Lanciamo un appello a tutte le forze politiche: il passaggio a full-time dei lavoratori consentirebbe fra l’altro di potenziare i servizi ai cittadini, evitando il dissesto funzionale di molti enti”.
“Il prossimo 4 giugno alle 9.30, presso la Sala Gialla di Palazzo dei Normanni – concludono i sindacalisti – parleremo del tema durante un incontro dal titolo ‘Precariato storico degli enti locali, analisi e prospettive’ a cui invitiamo tutti gli attori istituzionali e al contempo terremo un presidio per tenere alta l’attenzione su una vicenda che merita finalmente risposte”.

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