Cefalù, Vescovo Marciante incontra l’Associazione Siciliana Musica per l’Uomo

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Fa appello alle realtà culturali ed auspica un azione di rete a sostegno delle aree più isolate delle Madonie il Vescovo di Cefalù, Giuseppe Marciante, durante l’incontro con una delle associazioni più longeve del territorio orbitante intorno a Cefalù.

Lo scorso 17 gennaio il vescovo è stato invitato a conoscere più da vicino l’Associazione Siciliana Musica per l’Uomo (ASMU) in un momento di scambio augurale e di manifestazione di propositi che ha visto anche una breve esibizione dei gruppi corali dell’associazione, quello dei coristi adulti e quello, di nuovissima formazione, dei piccoli cantori, nella chiesa di S. Nicola di Bari a Cefalù, sede concessa in uso all’associazione proprio da mons. Marciante nel 2022.

Costituita nel 1991, come ha ricordato il presidente in carica, il professore Mario Macaluso, direttore responsabile e fondatore del giornale online Cefalunews, l’Asmu è arrivata in un periodo aureo per l’associazionismo in Sicilia, sulla scorta dei molti movimenti di azione civile sorti per portare un contributo al rinnovamento della società siciliana chiamata ad affrontare problemi di enorme portata, non ultimo il contrasto all’escalation del crimine organizzato, infiltrato nelle compagini politica ed economica dell’intero paese. “Gli anni ‘90 – ha ricordato Macaluso – sono stati gli anni di tangentopoli, e quelli delle stragi di mafia, ma anche gli anni in cui si è modificato il sistema di elezione dei sindaci ed è entrata in vigore la legge sulla trasparenza amministrativa. Nei medesimi anni, durante il pontificato di Giovanni Paolo II ed alle soglie del nuovo millennio, veniva introdotto il concetto di Nuova Evangelizzazione. La Chiesa è uscita più che nel passato dai suoi luoghi canonici per provare a dare risposte ai problemi di fede e di coscienza dell’ umanità intera”.

A 33 anni da quel momento l’ASMU ha voluto incontrare il titolare della diocesi Cefaludese per ripercorrere le tappe salienti del cammino associativo che l’ha vista attiva non soltanto come realtà musicale ma anche come realtà portatrice dei valori del dialogo fra le culture, dell’ecumenismo laico, e della legalità. Partecipe in più momenti di portata storica, il gruppo corale dell’Asmu è stato presente al concerto manifestazione “In Memoriam”, organizzato dall’ARS cori nel 1994 per onorare i caduti della lotta alla mafia nel secondo anniversario delle stragi del 92, eseguendo la Via Crucis di Liszt insieme ad altri 800 coristi siciliani sotto la guida di Eugenio Arena. Il coro dell’Asmu ha anche preso parte al Giubileo del 2000 eseguendo l’animazione liturgica della Messa per le Famiglie celebrata da Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. Queste ed altre occasioni memorabili hanno spinto i fondatori dell’associazione a tenere duro nei momenti bui della pandemia che ha creato così tanti problemi anche alle realtà associative. Cosi, dopo alcuni anni in cui il numero di soci era molto calato, una nuova ventata di entusiasmo ha portato quel numero ai quasi cento di oggi, di cui 48 attivi come coristi sotto la direzione dei maestri Ildebrando e Liana D’Angelo.

Durante l’incontro si è quindi ricordato il legame che unisce Cefalù ad altri luoghi del comprensorio nel segno della musica, della devozione e della comunanza di scopi culturali. L’Asmu conta infatti fra i propri soci cittadini provenienti da Lascari, Isnello, Collesano, Gratteri, Gangi ed ha collaborato con altre realtà musicali attive in quei contesti, come ad esempio il coro Anima Gentis di Isnello, diretto dal Maestro Antonio Sottile.

Da parte sua il vescovo Marciante ha da sempre mostrato di avere molto a cuore la tematica della valorizzazione delle aree interne del territorio della diocesi, ed ha quindi appreso con compiacimento che fra le molte iniziative portate avanti dall’ASMU (borse di studio, pubblicazioni, organizzazione di rassegne) vi è anche l’istituzione di un concorso per videomakers che presentino opere aventi come soggetto la bellezza e i tesori delle Madonie.

“La musica è un mezzo potente che con linguaggio universale può veicolare valori e sentimenti – ha detto il Vescovo – la musica rinfranca, esorta, ed aggrega. In virtù di tutto ciò l’associazione sia volano di crescita per la città senza dimenticare però le realtà più interne che soffrono della condizione di isolamento dovuto anche a una rete di comunicazioni stradali insufficiente o poco efficiente e certamente ad una insufficienza di misure che incoraggino gli investimenti e le opportunità di sviluppo. Bisogna dunque esortare gli organi di governo a dedicare maggiore e speciale attenzione ad un territorio come quello delle Madonie, oggi a rischio di spopolamento ed impoverimento, nonostante le grandi risorse di cui dispone per posizione naturale, e ricchezza di tesori culturali che attendono di raggiungere il grande pubblico dei flussi turistici”.

“Non auspichiamo – ha concluso il Vescovo – uno sfruttamento che mortifichi e svilisca i luoghi ma uno che rinnovi in chi li abita la fiducia e l’orgoglio per un patrimonio unico comprensivo di tutti gli aspetti della creatività umana”.