Al via iter per elettrodotto sottomarino che collegherà Sicilia e Sardegna: da Termini Imerese a Quartu S. Elena

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Il Ministero della Transizione Ecologica ha avviato formalmente il procedimento autorizzativo del “Tyrrhenian Link – Ramo Ovest”, la tratta di circa 480 km che collegherà Sicilia e Sardegna dell’elettrodotto sottomarino da 3,7 miliardi di euro di Terna.
A pochi giorni dall’ottenimento del decreto definitivo da parte del MiTE per la tratta Est (quella che collega Sicilia e Campania), l’avvio della conferenza dei servizi segna un decisivo avanzamento verso l’apertura dei cantieri di una delle principali infrastrutture del Paese.
Quella che collegherà la Sicilia alla Sardegna segnerà un importante traguardo nella posa dei collegamenti sottomarini di potenza; infatti, per la prima volta al mondo, verranno superati i 2000 metri di profondità, con punte fino ai 2150 metri sotto il livello del mare.
Sulla base delle evidenze emerse durante i sei “Terna Incontra” organizzati con le istituzioni e le comunità locali di Termini Imerese e di Maracalagonis, Quartucciu, Quartu S. Elena, Selargius, Settimo San Pietro e Sinnai (in provincia di Cagliari), sono state individuati i siti delle future stazioni di conversione e del tracciato dei cavi interrati che dall’approdo terrestre del cavo sottomarino raggiungeranno le stesse stazioni.
In Sardegna, dall’approdo del cavo sottomarino di Terra Mala i cavi interrati percorreranno prevalentemente strade già esistenti per circa 30 km, lasciando inalterati ambiente e paesaggio, fino ad arrivare a Selargius, dove sarà realizzata la stazione di conversione in aree adiacenti alla già esistente stazione elettrica. In Sicilia, invece, i cavi sottomarini approderanno a Fiumetorto. Da qui i cavi interrati percorreranno un tracciato di 7 km lungo la strada esistente fino a Termini Imerese, in Contrada Caracoli, dove sorgerà la stazione di conversione in prossimità dell’attuale stazione elettrica.
“Con l’avvio dell’iter autorizzativo della tratta ovest del Thyrrenian Link, che segue l’avvenuta autorizzazione in tempi record della Tratta Est da parte del MiTE, abbiamo impresso un’ulteriore accelerazione al percorso che porterà alla realizzazione di un’opera fondamentale per il sistema elettrico del nostro Paese – osserva Stefano Donnarumma, Ad di Terna – È importante procedere speditamente affinché la nuova infrastruttura sia presto al servizio del sistema elettrico nazionale, così da favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili che oggi rappresentano la vera alternativa al gas russo”. Le osservazioni verranno raccolte dal Mite entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avvio del procedimento.