Anche a Termini Imerese, Polizia di stato promuove la diffusione dell’app Youpol 

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Passa anche da Termini Imerese la campagna di sensibilizzazione e di promozione  dell’app Youpol che la Polizia di Stato sta estendendo anche alle aree non metropolitane della provincia,

allo scopo di far approcciare la collettività ad uno strumento, ritenuto cruciale per la prevenzione e l’immediata segnalazione di numerosi reati, tra i quali il bullismo, lo spaccio di droga e la violenza domestica.
‘You Pol’ è l’app che permette di inviare immagini, video, segnalazioni scritte, link, siti web, in tempo reale alle sale operative della Polizia di Stato per denunciare episodi di bullismo o di spaccio.
Già negli scorsi mesi, tramite una serie di incontri promossi dal Questore della provincia di Palermo, d’intesa con la Diocesi di Cefalù e curati dal Commissariato di P.S. Cefalù, si era avviata analoga campagna nel comprensorio madonita, con il fine di sensibilizzare gli utenti di quei Comuni all’utilizzo dell’app. 
Negli giorni passati si è tenuto un incontro presso la Chiesa Maria SS. della Misericordia, facente parte del complesso monementale del Museo Civico di Termini Imerese.
All’evento, intitolato “La sicurezza partecipata nel contrasto e nella prevenzione degli incendi. L’app Youpol della Polizia di Stato” hanno partecipato autorità locali e personale del Commissariato di Polizia di Termini Imerese. Nel contesto dell’assise si è sottolineato che quest’app, della quale sono stati illustrati meccanismi di approccio e funzionamento, è l’ennesimo strumento di comunicazione, accanto a quelli più tradizionali, attraverso il quale la cittadinanza può farsi parte attiva nel processo di prevenzione di reati e, più in generale, della sicurezza partecipata. In particolare si è sottolineato come, attraverso l’app Youpol, si possa segnalare la presenza di persone sospette che si aggirano in territori interessati in passato da incendi, nonchè eventuali targhe di veicoli ed ogni altro particolare utile a completare il quadro indiziario degli investigatori della Polizia di Stato, che sono impegnati nella quotidiana attività di prevenzione dei reati, come quello di incendio boschivo. E’ questo uno dei tanti modi attraverso i quali il cittadino può sentirsi causa ed allo stesso tempo destinatario finale di un meccanismo che generi e stimoli la sicurezza della collettività tutta.