Legge davanti l’Assemblea Regionale Siciliana messaggio rivolto ai politici che dice di aver ricevuto dall’Arcangelo Gabriele

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Si chiama Salvo Valenti e sabato 17 ottobre  ha letto un messaggio per i politici, a Palermo, davanti al Palazzo dei normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, che “essendo la reggia più antica del mondo – scrive –  rappresenta tangibilmente il Potere politico”.

Un messaggio che il “veggente” dichiara aver ricevuto direttamente da San Michele Arcangelo e di averlo già letto il 20 settembre scorso a Bruxelles, davanti al Parlamento Europeo. “L’Arcangelo – scrive Valenti in una nota – si rivolge ai politici più potenti di Europa, perchè con arroganza negano le radici cristiane dell’Occidente (primo a dare pari dignità alle donne, a fare ospedali e scuole pubbliche..) e hanno approvato  leggi che offendono Dio e fanno soffrire i popoli: come divorzio, aborto, droga, eutanasia, Ebbene, se continuano, San Michele Arcangelo avverte che li scorterà fino alle porte dell’inferno”.
Ma chi è questo “veggente”? Salvo Valenti si racconta nel suo sito sanmichelearcangelopetralia.com. Nasce l’11 marzo 1984 a Palermo da Antonino e Rosalia Lopes. Riceve la sua Prima Comunione all’età di otto anni. A tredici anni, la mamma lo accompagna da Padre Matteo La Grua per chiedergli una preghiera di benedizione. “In quell’occasione – si legge – il sacerdote lo benedice e gli predice: Nella tua vita dovrai portare una grande croce, il Signore ti è vicino ed ha un disegno su di te… In quel momento non capisce il significato delle profetiche parole, ma oggi tutto è più chiaro: Padre La Grua, forse, vide le meraviglie di cui sarebbe stato protagonista l’Arcangelo San Michele nei confronti di questo ragazzo. Dopo le scuole medie, Salvo si iscrive all’Istituto tecnico commerciale per ragionieri e si diploma nell’anno 2003. Inizia a lavorare prima come magazziniere e poi come impiegato, senza mai trascurare i suoi impegni di fede. Conosce una ragazza di Palermo, Simona, con la quale si unisce in matrimonio. Frequenta la Parrocchia Santo Stefano alla Zisa dove incontra Don Antonino che diviene il suo confessore”.
E prosegue raccontando il particolare “incontro” con l’Arcangelo.
“Il 6 di settembre del 2007, previgilia della festa della Madonna della Milicia mi trovavo ad Altavilla Milicia. Ogni anno partecipo ai festeggiamenti dedicati a questa Madonna in quanto sono molto devoto. Verso le ore 23,00 mentre passeggiavo per le vie del paese, in mezzo ai fumi di arrosto e moltissime bancarelle alla fine del paese, vedo dei venditori marocchini o tunisini sicuramente musulmani, che vendevano immagine sacre. In mezzo a queste, appesa ad un filo con una molletta, vi era una tela che raffigurava S. Michele. La bellezza dell’immagine e i colori vivi mi inducevano ad avvicinarmi per chiedere il prezzo della tela; saputo l’importo, senza nemmeno contrattare, ho comprato la tela e con gioia me la portavo arrotolata per tutta la sera. Finita la festa, una settimana dopo, mi sono recato da un corniciaio e ho scelto la cornice colore del cielo che tuttora incornicia il quadro. In seguito ho appeso l’immagine a casa . L’anno dopo, il 7 settembre del 2008, vigilia della festa della Madonna, mentre dormivo ad Altavilla, ho sognato di trovarmi a casa. Nel sogno vedevo l’immagine di san Michele che usciva dal quadro e diventava viva; era molto più alto di me armato di spada e corazza. Mi ha preso per mano e mi ha trascinato fuori in alto nel cielo stellato, io vedevo i paesi illuminati e quando passavamo sopra Termini Imerese, mi rivelava che lui sorvegliava i quattro angoli dell’universo e comandava schiere di angeli per proteggere l’alito di Dio e tutta la prima parte del dettato. In seguito mi portò su una montagna altissima, sopra una roccia e sotto vi era una fonte di acqua ghiacciata. Io gli ho chiesto dove ci trovavamo e lui mi ha detto di trovarci tra Polizzi Generosa e Petralia e di guardare in alto dove mi faceva vedere una Madonna vestita di bianco che teneva in braccio un bambino Gesù, dicendomi inoltre che non potevo sbagliarmi sul posto e che era suo grande desiderio essere portato in quel luogo. Successivamente mi faceva vedere folle di gente che salivano sulla montagna, pregavano e ringraziavano il Signore. A questo punto gli ho chiesto come potevo trovare quel luogo, considerando che io in quelle zone non ero mai stato e lui con un sorriso mi ha risposto che lo avrei trovato. Quando mi sono svegliato ho scritto tutta la prima parte del dettato. Dopo circa due mesi ho fatto lo stesso sogno e questa volta San Michele mi ha rimproverato perché non avevo fatto nulla per lui e mi riportato sulla stessa montagna. Arrivati allo stesso posto mi ha detto che lui da lì avrebbe fatto grande cose e mi dettato la parte centrale del dettato. Alla fine mi ha detto di avere fede e di fare ciò che egli stesso mi ha detto. Dopo un altro periodo rifacevo lo stesso sogno e questa volta San Michele mi faceva vedere un pastore a bordo di una Renault antica di colore bianco e mi ha detto di seguirlo che egli mi avrebbe condotto sul luogo stabilito e mi ha dettato l’ultima parte del dettato, aggiungendo di riferire il tutto al sacerdote del posto. Puntualmente appena sveglio scrivevo tutto, ho deciso di raccontare tutto ad un mio amico che vedendomi afflitto e triste mi ha accompagnato ad Altavilla, dove si trova un medico di nome Genualdi Santino, sposato con una dottoressa di Petralia. Il dottore Genualdi messo al corrente del fatto, si è messo subito a disposizione, informando la moglie. Una domenica del mese di ottobre 2008 la moglie ci metteva a contatto con un pastore di nome Bellina Franco insieme al mio amico e il dottore, siamo andati a trovare questo pastore, che ci ha accompagnato sulla montagna. Abbiamo proseguito a piedi nella nebbia e sotto una leggera pioggia. Ad un certo punto con mio grande stupore, ho trovato il posto visto nel sogno. La roccia e la fonte erano uguali; il pastore è rimasto allibito e da quasi ateo è diventato credente e ci ha informato di essere sempre a disposizione tutte le volte che avevamo bisogno di una guida e nello stesso tempo ci metteva a conoscenza che il posto era proprietà del parco delle Madonie . Dopo un mese circa presentavo domanda di autorizzazione per la posa della struttura e del quadro. Dopo un anno, non ricevendo alcuna risposta, ho cercato di mettermi in contatto col parco per mezzo del responsabile, ingegnere Sabbatini ma con grande rammarico ho scoperto che la cosa non interessava a nessuno anzi erano molto contrariati e facevano il tutto per non rilasciarmi l’autorizzazione. Dopo un altro anno e varie peripezie riuscivo ad avere detta autorizzazione.
L’ arcangelo Michele mi disse di collocare il quadro la seconda domenica di maggio e di tornare l’ultima domenica di settembre, e cosi ho fatto, il 13 maggio 2012 mi recai a Petralia e dopo la santa messa sono salito sul monte per collocare il quadro nella struttura che avevo costruito precedentemente, non eravamo in tanti circa cento persone, il prete Santino Scileppi dopo la messa e salito con noi sul monte e ci ha dato la benedizione di Dio.
Sono tornato sul monte domenica 30 settembre 2012, ma questa volte dopo alcune grazie ricevute da Dio per intercessione dell’arcangelo Michele, al pellegrinaggio eravamo più di duemila persone. Successivamente l’Arcangelo mi disse di costruire la via crucis e di montarla lungo tutto il sentiero, e di salire tutti insieme recitando la via crucis.
Oggi questo monte è diventato meta di pellegrini che tutto l’ anno si recano davanti l’ effige di San Michele per pregare nostro signore Gesù e per prendere l’acqua che è stata benedetta dall‘arcangelo Michele”.
Per dovere di cronaca bisogna aggiungere che il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante, all’interno del quale ricade il territorio di Petralia Sottana, ha sempre precisato che non esiste alcun santuario dedicato a San Michele e che dunque non ci sono iniziative della diocesi. Inoltre che “i pellegrinaggi’ sono iniziative di carattere esclusivamente personale, che rispondono a possibili esigenze spirituali di singoli individui, comunque non concordate né approvate dall’autorità ecclesiastica competente. Da quanto ci risulta, il ‘veggente’, Salvo Valenti, non gode di alcun riconoscimento e di nessuna approvazione da parte delle autorità ecclesiastiche competenti della sua Arcidiocesi di Palermo, né della nostra Diocesi, riguardo sue visioni, sogni e colloqui con San Michele Arcangelo”.
Ma che messaggio ha chiesto di leggere l’arcangelo Gabriele al veggente Salvo Valenti destinato ai politici siciliani? Ecco il testo integrale dell’ammonizione.
“Sono Michele, Generale e Arcangelo del Signore. Sono qui con voi per volere dell’Onnipotente. Prendi la croce e vieni da Palermo a Petralia Sottana (PA) a piedi come penitenza affinchè sia forte nella fede ed unita, l’ “Armata di Cristo” dell’Opera da me fondata e guidata, cosicchè possa servirmi anche di voi, per riportare i Valori cristiani nel Mondo. Vi dico che i popoli delle terre occidentali, una volta casti e cristiani sono diventati atei e assoggettati ad altre religioni professate da impostori. La via che conduce al Padre è solo quella del Figlio. Non ci sono altre vie. Il Signore è molto adirato: i suoi figli hanno perso la fede a causa della ricchezza e della lussuria, soprattutto per l’arroganza dei capi che li comandano. Io vi dico che se non porranno fine a queste cose il Signore li punirà. Hanno dimenticato i Vangeli di Cristo e le leggi di Dio, ed è per questo, che io invito il discepolo che ho scelto, a recarsi con la croce in segno di penitenza per tutti voi, nella città dove i capi che comandano risiedono, per ammonirli: Abolite le leggi che offendono Dio e scrivete una carta di valori cristiani per il popolo. Consacrate le terre dell’Occidente al Cuore Immacolato di Maria Addolorata. Tutti colori che si opporranno al disegno di Dio saranno allontanati dal Signore e non troveranno pace in questo mondo. E alla fine dei tempi io stesso li accompagnerò al fuoco eterno!”.
Ascolteranno il messaggio dell’Arcangelo Gabriele i politici siciliani di cui molti si dichiarano orgogliosamente credenti? Non si sa. Ma fino ad adesso da loro non è arrivata nessuna notizia.

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