Sarà l’Ente di Sviluppo Agricolo a curare la bonifica del Castellaccio di Monreale, unico esempio della Sicilia occidentale di monastero – fortezza militare

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Sarà l’Ente di Sviluppo Agricolo della Regione Sicilia, attraverso i suoi operai a realizzare interventi di pulizia straordinaria e di diserbo delle aree di accesso ed esterne al Castellaccio, prestigioso monumento sito nel territorio di Monreale, Frazione di San Martino delle Scale, su Monte Caputo, a 764 m di altitudine.

Il Castellaccio di Monreale o Castello di San Benedetto è l’unico esempio della Sicilia occidentale di monastero – fortezza militare. Il complesso castrale si presenta come un lunghissimo edificio (circa 80 x 30 metri) munito, in modo irregolare, da 4 torri rettangolari sul fronte occidentale, una torre mediana ed un torrione d’accesso sul lato orientale.
Il castello fu costruito intorno al XII secolo sotto Guglielmo II insieme ai più famosi Duomo e Monastero di Monreale. È un esempio dell’architettura arabo-normanna in Sicilia. Faceva parte integrante di un vasto sistema di difesa-controllo del territorio.
Il castello venne dedicato probabilmente a San Benedetto. Oltre alla funzione militare di avvistamento il castellaccio era destinato anche a luogo di riposo per i monaci del vicino monastero di Monreale.
Nel 1393 venne abitato dal re Martino I che voleva essere protetto da eventuali attacchi. Poco dopo iniziò il degrado col definitivo abbandono avvenuto presumibilmente nel XVI secolo.
Nel 1897 il monumento venne venduto dal Comune di Monreale al Club Alpino Siciliano con l’impegno che quest’ultimo ne effettuasse il restauro e ne curasse il mantenimento. L’anno successivo l’architetto Giuseppe Patricolo, figura importante nel recupero di molte architetture siciliane, si dedicò al recupero del Castellaccio nelle sue parti meno danneggiate. Dopo l’intervento di ripristino del Club Alpino Siciliano, il Castellaccio venne riaperto al pubblico nel 1906 divenendo, da quel momento, una stazione alpina del Sodalizio ed attualmente è una delle mete escursionistiche del comprensorio. Nel 1996 e nel 2009 sono stati effettuati lavori di restauro e manutenzione straordinaria sotto la supervisione della Soprintendenza ai BB.CC. di Palermo che hanno ulteriormente permesso l’agibilità delle torri di nord-est e nord-ovest.
Sulla vicenda è intervenuto il deputato regionale di Forza Italia e componente la Commissione parlamentare Attività Produttive dell’Ars, on. Mario Caputo, il quale a seguito di segnalazioni da parte di turisti e visitatori che avevano lamentato lo stato di degrado in cui in atto versa il Castellaccio, si è prontamente reso disponibile per risolvere il disagio.
“Sono grato ai Dirigenti dell’Esa per l’immediata disponibilità manifestata – dichiara Caputo. Ho ricevuto rassicurazioni che nei prossimi giorni verranno attivate le opere di pulizia e bonifica, che renderanno accogliente ed accessibile il monumento più conosciuto come il Castello di San Benedetto. Ho chiesto anche un incontro con l’Assessore Regionale ai Beni Culturali Alberto Samona’ perchè inserisca il Castellaccio tra le iniziative culturali e nelle manifestazioni che sta curando l’Assessorato. E’ necessario in un momento in cui la Regione si sta attivando per attrarre turisti in Sicilia attraverso manifestazioni ed eventi di grande richiamo, che anche questo prestigioso monumento venga ulteriormente valorizzato ed inserito nei circuiti culturali. E’ mia intenzione incontrare anche i vertici del Club Alpino Siciliano, che da sempre hanno gestito e valorizzato il Castello per rassegnare la mia disponibilità a sostenere ulteriormente  il loro grande impegno”.