Sulle Madonie nascono i nuovi cuccioli di daino, ecco perché è importante non toccarli

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Per chi si fosse inoltrato nella splendida catena montuosa delle Madonie, avrà sicuramente fatto qualche incontro ravvicinato con un Dama dama, più comunemente conosciuto come Daino.

Estinti intorno al 1800, le Madonie sono piene di questi splendidi animali che sono stati introdotti intorno agli anni 80 del secolo scorso dal Corpo Forestale della Regione Siciliana e oggi la loro popolazione si è ingrandita, tuttavia, spesso sono minacciati dall’uomo che per per insani motivi cerca spesso di avvicinarli in particolar modo quando sono ancora cuccioli. Ma perchè non bisogna avvicinarsi a questi animali specialmente quando sono cuccioli ? L’olfatto è sicuramente uno dei sensi altamente sviluppato degli ungulati per tal motivo lo utilizzano per tutto, procacciarsi il cibo, avvertire i predatori e chiaramente per riconoscersi tra di loro. Un cucciolo appena nato ha dunque un suo “odore” e per ben tre mesi dalla nascita, il piccolo viene allattato dalla madre che per permettere ciò ogni tanto deve allontanarsi per cibarsi. In questi momenti di solitudine, il cucciolo spesso si addormenta poiché è abbastanza sazio e si distende tra l’erba alta per non farsi vedere, se un essere umano però prova ad avvicinarlo e prova ad accarezzarlo non sta facendo altro che creare un possibile abbandono del cucciolo. Perché ? La madre al suo ritorno potrebbe non annusare l’odore del piccolo perché il nuovo odore umano la confonde e spesso succede che vengono abbandonati proprio per questa causa, ecco perché dovremmo osservare la natura senza invaderla. In Italia e in generale in Sicilia la caccia ai daini fortunatamente è vietata e in tutto lo stivale, nel 2010 la popolazione di daini era stimata in almeno 17.600 esemplari capi, in diminuzione per gli abbattimenti controllati. L’invito è comunque sempre lo stesso, in caso di avvistamento di un animale in difficoltà, basta contattare il 1515 del Corpo Forestale della Regione Siciliana che interverrà tempestivamente, rispettare la natura è un dovere di tutti. 
Giovanni Azzara

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