Montemaggiore Belsito, Covid-19: non si svolgerà la festa del 3 maggio in onore del SS. Crocifisso Patrono del paese

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Quest’anno per la prima volta non si svolgeranno i festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso Patrono di Montemaggiore Belsito. Secondo le norme previste dal Governo e dalla CEI per evitare la diffusione di contagi da Covid-19.

Le cerimonie religiose all’essenziale che si terranno in Basilica e secondo le norme anti assembramento, verranno trasmesse in streaming attraverso canali dedicati.
Il Parroco padre Salvatore Panzarella invita a pregare e a continuare a esporre drappi pregiati alle finestre e ai balconi come si è fatto negli altri anni precedenti.
Il 3 Maggio giorno della “Invenzione della Santa Croce”, la Chiesa festeggia il rinvenimento della Croce di Cristo nel Santo Sepolcro, fatta interrare al tempo dell’imperatore Adriano, per opera di S. Elena, madre di Costantino il Grande. A Montemaggiore Belsito è anche festa grande per l’antica devozione degli abitanti di Montemaggiore Belsito al SS. Crocifisso. Il carattere prevalente di questa festa è prettamente religioso ed è reso visibile dalla partecipazione di tutti gli abitanti del paese e dalla puntuale presenza dei montemaggioresi che risiedono in altre città e all’estero.
Quest’anno approfondiamo la conoscenza della “Vara” del SS. Crocifisso montemaggiorese.
Il termine più appropriato per definire il mezzo con il quale viene portata la Sacra Immagine del SS. Crocifisso non è bara – che è un termine italianizzato- ma «Vara»: termine dal siciliano con il quale si indica il veicolo (veicolo: voce dotta, latino vehiculu(m) da vehere, portare, trasportare, qualsiasi mezzo di trasporto di persone o cose, specialmente meccanico e guidato da persone) per mezzo del quale si trasportano le sacre immagini in processione.
In passato la «Vara» veniva portata per le vie del paese in occasione delle due importanti feste religiose in onore del SS. Crocifisso Compatrono e Protettore del paese: 3 maggio giorno dell’Invenzione della S. Croce e 14 settembre giorno della Esaltazione della S. Croce, da 24 scelti contadini vestiti di bianco con una fascia rossa ai fianchi e a piedi scalzi.
Col passare del tempo il costume dei portatori andò modificandosi: la fascia rossa ai fianchi venne sostituita da una casacca rossa con l’aggiunta di un fazzoletto dello stesso colore che prima della processione veniva legato da ogni portatore intorno alla trave della «Vara» per indicare il proprio posto e dopo, all’inizio della processione, veniva sciolto e posto come copricapo. Inoltre scomparì tra i portatori l’usanza di camminare a piedi scalzi.
Ciascun portatore della suddetta «Vara» esercitava tale diritto tramandandolo da padre in figlio. Oggi viene portata da qualsiasi volontario senza un tradizionale costume ‘del passato ma indossando una casacca rossa stretta alla vita da un cordone del medesimo colore’.
Fu fatta costruire in Monreale dal barone don Giovanni nasca verso il 1766 a seguito di una miracolosa grazia di guarigione ricevuta dal SS. Crocifisso. Costò once 400 pari a L.5.100 del tempo.
La «Vara» è formata da un piedistallo quadrangolare con spigoli smussati sui quali vi è una cornicetta dove sono poste quattro piccole statue che rappresentano gli evangelisti.
Dietro ciascuna statuetta si elevano due colonne circolari di diametro uniforme con base a capitello molto semplici. Sulle colonne si trovano altrettanti pilastri che servono da sostegno per una cornice circolare sulla quale si trovano a due a due, otto angeli che portano gli strumenti della passione di Cristo. Su questa cornice è posta una cupola sulla quale si trova una statuetta più grande delle altre rappresentante San Michele Arcangelo. Al centro del piedistallo viene posto il Crocifisso con ai lati dei ceri disposti in due fila. La «Vara» è alta circa sei metri.
In molte sue parti è indorata con oro zecchino. Viene custodita in un locale apposito che si trova alle spalle della chiesa del SS. Crocifisso.

Santi Licata

1 COMMENT

  1. Complimenti, Santi! Riveli la tua profonda conoscenza della storia e delle tradizioni storico- religiose del nostro paese

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