Allarme siccità: conseguenze per l’agricoltura nel territorio di Sciara e Cerda

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Un inverno così secco, stando a quanto dicono gli esperti del settore, non si vedeva da circa cento anni. Cosa sta succedendo? Quali conseguenze si ripercuoteranno sull’agricoltura? 

Sono sono alcune delle domande che agricoltori e allevatori di Sciara e Cerda si pongono ormai da tempo, poiché nel territorio non piove dal 13 dicembre 2019. Un problema che piano piano con il passare delle settimane si sta facendo sentire sempre di più, in quanto i terreni risultano aridi e le scorte di acqua iniziano a scarseggiare. Se da un lato la produzione di carciofi e broccoli ha avuto un buon risultato, dall’altro ci sono in atto delle conseguenze sul piano economico segnalate anche dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) Sicilia Occidentale.
Basti pensare che un mazzo di carciofi (di prima scelta) viene venduto a circa 1,50 €, mentre quello di seconda al prezzo di 1,00 €, stessa sorte per i broccoli venduti ad 1,50 € al pezzo e 0,75 € per il prodotto di seconda scelta. A risentire della siccità anche gli allevatori, costretti a comprare fieno fuori stagione e che giorno dopo giorno si accorgono della mancanza di quell’acqua che proviene dalle sorgenti e rifornisce laghi e laghetti che nel periodo estivo costituiscono un importante approvvigionamento per i raccolti e naturalmente per abbeverare il bestiame. 
Una situazione disastrosa per un’intera valle all’interno della quale la principale fonte di reddito arriva dall’agricoltura e dall’allevamento. Di ciò se ne è accorto il sindaco di Sciara, Roberto Baragona, il quale si recherà celermente all’Assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea per chiedere un incontro al fine di cercare una soluzione nel breve tempo possibile. Intanto i meteorologi rassicurano sul fatto che nella prima settimana di marzo dovremmo assistere al secondo impulso polare che porterà pioggia e un deciso calo delle temperature, il problema rimane anche se queste tanto attese piogge potrebbero portare uno spiraglio di speranza per le produzioni dei successivi mesi.