Oltre 60 milioni di euro per il rilancio del porto di Termini Imerese

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Gli interventi di dragaggio del porto di Palermo e del porto di Termini Imerese, i lavori di rifiorimento della mantellata del molo a Termini Imerese e il dragaggio del porto di Trapani

(anche se quest’ultimo non subito a convenzione) sono entrati a pieno titolo nel PON Infrastrutture e Reti 2014/20, riconosciuti dal Tavolo centrale di Coordinamento delle ALI all’unanimità. 
Sotto la guida del presidente Pasqualino Monti, per la prima volta nell’ultimo quinquennio, uno scalo siciliano è tornato ad avere accesso ai finanziamenti comunitari con opere prioritarie che hanno ottenuto il via libera nel principale strumento di programmazione infrastrutturale del Paese.
“In tempi record – commenta il presidente dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti – l’Adsp del Mare di Sicilia occidentale è stata l’unica ad aver convocato un Tavolo locale e ottenuto prima del tempo il finanziamento del Tavolo centrale, presentando progetti esecutivi e immediatamente appaltabili”.
Nel dettaglio si tratta dei progetti di: Porto di Palermo lavori di escavo del Bacino Crispi n.3 e rifornimento della mantellata (39,3 milioni di euro); Porto di Termini Imerese lavori di dragaggio del porto (35 milioni di euro); Porto di Termini Imerese: Lavori di completamento del molo foraneo sopraflutto (28 milioni di euro); Porto di Trapani: lavori di dragaggio e rispristino dei fondali (20 milioni di euro).
”Nel corso dell’incontro di oggi abbiamo avuto la conferma che il lavoro avviato sin dal suo insediamento dal presidente Monti produce i frutti sperati – ha affermato il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta. In particolare, la grande mole di investimenti orientati sul miglioramento delle infrastrutture del porto di Termini Imerese fanno ben auspicare per il futuro economico, commerciale e turistico della città. Tengo a sottolineare che Monti ha precisato, ancora una volta, che lo sviluppo del porto di Termini Imerese verrà eseguito nel rispetto del piano regolatore vigente che riguarderà anche il traffico passeggeri-croceristico”.
Inoltre per la prima volta, nel quinquennio  di programmazione in corso,  da uno dei porti siciliani   è pervenuta alla Commissione Europea DG MOVE una candidatura diretta di un porto singolo a valere sullo strumento finanziario diretto della Commissione CEF(Connecting Europe Facility), Transport Call 2018, che finanzia interventi infrastrutturali sulla Rete TEN-T. L’Autorità di Sistema portuale del Mare Sicilia occidentale, infatti, ha candidato una proposta di cofinanziamento relativa alla progettazione esecutiva di una parte di un’azione infrastrutturale più complessa che riguarda i terminal ro-ro e le connessioni di ultimo miglio per il miglioramento della connessione del porto di Palermo, nodo core della Rete, al resto del Corridoio scandinavo-mediterraneo. Il cofinanziamento copre il 50%, circa 750 mila euro su un totale di un milione e 400 mila.