Sindaci davanti il Mise a Roma. E arriva la convocazione di Di Maio… per il prossimo mese. Ma il primo cittadino di Termini Imerese non è invitato

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Il primo a criticare l’iniziativa del ministro Di Maio è Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e Presidente della città metropolitana: “Sulla vertenza Blutec, il Mise se la prende comoda. 

Di fronte alla crisi del territorio imerese e madonita, arriva la convocazione solo per il 5 marzo e per di più senza invitare il Sindaco di Termini Imerese. Una vergogna”.
Alla vigilia della trasferta a Roma dei sindaci del comprensorio, capeggiati dal sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta è arrivata alle parti sociali la tanta agognata convocazione del tavolo tecnico da parte del Mise che si terrà il prossimo 5 marzo alle ore 16,00.
I lavoratori, le rappresentanze sindacali e i sindaci, nelle scorse settimane avevano più volte sollecitato, anche per il mezzo del Prefetto di Palermo e del Presidente della Regione Siciliana, la convocazione da parte del ministero dello sviluppo economico al fine di chiarire lo stato dei rapporti tra invitalia e Blutec, il piano di reindustrializzazione proposto da blutec e sopratutto per sollecitare il ministero del lavoro a procedere alla decretazione della cassa integrazione relativa al 2019 per tutti i lavoratori Blutec e i 62 dell’indotto di provenienza NASPI che dal primo gennaio 2018 sono senza alcun sostentamento. 
A seguito della convocazione, sia le organizzazioni sindacali, sia i sindaci hanno tenuto a confermare la loro presenza dinanzi al dicastero dello sviluppo economico sin da domani mattina. Infatti, nonostante, la “novità” della convocazione, malumori si registrano ancora in città e nel comprensorio. 
In particolare, i lavoratori lamentano l’eccessiva dilatazione dei tempi (5 marzo) nella fissazione della data di convocazione, ritenuto che, ad oggi, sono privi di qualsiasi ammortizzatore sociale. Inoltre, in queste ore, sembra imfiammarsi la polemica politica tra i sindaci dell’hinterland Imerese per la mancata convocazione del sindaco di Termini Imerese, aspetto di non secondo rilievo, tenuto conto che dal 2002 ad oggi, il sindaco della città delle terme, ha sempre partecipato ai tavoli sulla vertenza Fiat, oggi Blutec, e rappresenta uno degli attori principali dello stesso, unitamente al presidente della regione, le organizzazioni sindacali, Invitalia oltre che, ovviamente al Governo nazionale.
Al riguardo i rappresentanti sindacali, hanno espresso forti perplessità per questa incomprensibile,quanto attesa mossa del governo visto che dopo la visita del vicepremier Di Maio dello scorso 26 ottobre, si ripete lo stesso copione, dell’incidente istituzionale (a quell’epoca il Ministro ed il Sindaco di Termini Imerese non si incontrarono). Sulla vicenda sono, altresì, intervenuti i deputati Miceli (PD) e Varchi (FDI) chiedendo ufficialmente al ministro DI Maio che si eviti questo ulteriore strappo tra istituzioni locali e governo nazionale che, di certo, non porta a nulla di buono soprattutto nell’interesse primario dei lavoratori. Dal canto suo, il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta, ha dichiarato:” Oramai, non mi sorprende più nulla, sino a questo pomeriggio, nella considerazione che si fosse trattata di una “mera dimenticanza”, ho personalmente contattato la segreteria particolare del vice capo di gabinetto, ingegnere Sorial, segnalando che tra i destinatari della convocazione era assente il sindaco di Termini Imerese, lasciando, ancora una volta, il mio recapito telefonico. Dopo di che non si è più fatto sentire nessuno. Evidentemente, il mancato invito deve attribuirsi ad una precisa scelta politica del ministro, che per compiacere i “capricci” della rappresentanza parlamentare locale ha ritenuto di continuare a percorrere la strada dello scontro a tutti i costi. Il sindaco, conclude: “Tengo a precisare, per amore di verità, che questa ennesima manfrina della sponsorizzazione blutec, relativa al Carnevale, forse è utile a qualcuno per nascondere i propri limiti. È una problematica che non esiste. Organizzatore del carnevale è l’associazione turistica Pro-Loco, ente di diritto privato, che non riceverà alcun contributo da Blutec, proprio perché la stessa società non ha mai manifestato l’intendimento di sponsorizzare l’evento.
Probabilmente, ha continuato il sindaco, qualcuno confonde la scorsa edizione del carnevale, dove, in effetti, Blutec sponsorizzò la Pro Loco. Tutto il resto sono mere speculazioni politiche proprie di chi non ha argomenti.” Al riguardo fanno sapere dal comune che, in data odierna, come prevede la normativa, l’istanza di accesso agli atti, presentata da Sunseri, è stata esitata nella quale, tra l’altro, di ribadisce che il Comune di Termini Imerese non ha alcun ruolo nell’organizzazione nel carnevale Termitano 2019, fatto salvo per il contributo, ancora da definire, che l’autorità di sistema portuale erogherà e che per motivi di natura tecnico amministrativa, propri della Società di Sistema, potrà corrispondere esclusivamente al Comune di Termini Imerese, che, a consuntivo, avrà cura di girare all’associazione turistica pro loco”.
Nella foto i sindaci del territorio davanti la sede del Ministero dello Sviluppo Economico.