La mitica Targa Florio senza le tappe storiche. Ma che gara sarà?

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Da un paio di giorni, esattamente dalla sera del 27 Marzo 2018 tutti gli appassionati di automobilismo e soprattutto tutti gli appassionati di Targa Florio, hanno avuto modo di apprendere in anteprima “mondiale” direttamente da alcune pagine Facebook dedicate, quello che da qui a breve diventerà il programma ufficiale della 102°edizione del rally Targa Florio.

Innanzitutto, io in primis da appassionato gioisco, perché grazie agli sforzi di tutta la macchina organizzativa, si comincia a delineare ed a veder concretizzare questo storico evento ultra centenario, ma contestualmente e con tutta onestà devo manifestare il mio disappunto, e credo quello di gran parte degli appassionati, per la scelta delle Prove Speciali che gli organizzatori hanno deciso di adottare in questa edizione.
Non si è mai visto, in 102 edizioni, che la Targa Florio non percorra le strade dei paesi natii. Può essere condivisibile la scelta di variare le P.S. optando per qualche tracciato un po’ più praticabile ed innovativo, viste le pessime condizioni degli assi viari, ed interessare paesi che ricadono all’interno del grande e del medio circuito, Scelta oculata direi, ma ritengo che sia del tutto errata la decisione di non far percorrere e nemmeno attraversare anche in trasferimento, il cuore nevralgico della Targa Florio. Mi riferisco  all’aver escluso totalmente i passaggi dalle storiche Tribune di “Floripoli” e del Comue di Cerda ,dal centro abitato di Collesano e Campofelice di Roccella, a vantaggio di altre realtà che nulla hanno a che vedere con la storicità della gara, (senza nulla togliere a quest’ultimi), come i paesi di Pollina, dove si disputera un P.S; come Cefalù, che pur essendo una splendida cornice per il suggestivo e meraviglioso quadro paesaggistico ed architettonico che ospiterà cerimonia di arrivo e premiazione del Campionato Italiano Rally oltre ad una P.S. ; il comune di Termini Imerese che sarà il quartier Generale di tutta l’organizzazione, e direzione gara, ospiterà inoltre la prova spettacolo, il parco assistenza e l’arrivo del Campionato regionale, ed infine la cittadina di Trabia, che ospiterà lo shakedown.
Tutto questo, lo ritengo un vero e proprio oltraggio alla memoria del rally e di quanti fino ad ora, si sono prodigati anima e corpo alla realizzazione del rally. che più volte ha rischiato di cadere nell’oblio, e con sforzi immani, siano riusciti contro tutto e contro tutti a far si che la Targa Florio sopravvivesse. Non aver considerato la possibilità, di poter realizzare un riordino oppure un Controllo a Timbro o addirittura la cerimonia di Arrivo in uno dei paesi esclu lo ritengo una scelta molto drastica e spero, vista la distanza temporale che ci separa dalla data dell’evento, l’organizzazione in qualche modo possa rivedere il programma e modificarlo rendendo partecipi le comunità madonite escluse.
Capisco e spero che tale scelta sia stata obbligata dalle disastrose condizioni in cui versano le nostre strade, che penalizzano gran parte delle Madonie e che sia solo per la scarsa praticabilità dell’asse viario, perché cosi facendo oltre a dare un altra pugnalata al territorio Madonita che aspetta ogni hanno questo evento per avere la giusta visibilità che il territorio merita, vengo danneggiate anche, dal punto di visto economico/commerciale tutte quelle attività sul posto che potevano contare sull’evento. Ci tengo a precisare che la mia critica è semplicemente un voler dare voce, per quello che possa servire, alla storicità della gara e dei paesi che sono stati la culla di questa manifestazione e che si sono visti totalmente esclusi. Concludendo, da Campofelicese, vorrei che non venissero vanificati gli sforzi fatti dal Comune di Campofelice nel 2013  ricordando a tutti, appassionati e non, che la Targa Florio stava per essere cancellata dal calendario delle gare automobilistiche, e grazie a tale mediazione si è riusciti ad averla ancora inserita, nel calendario del Campionato Italiano Rally.
Buona Targa Florio a tutti