Il ruolo del papà per una mamma più felice

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Diventare mamme non è cosa semplice. Non sempre avere biologicamente un bambino corrisponde per i genitori a diventare mamma e papà. E’ un processo in evoluzione

Tutto spesso inizia con il magnifico sogno di dare alla luce il proprio figlio, figlio del’amore, dei progetti, della condivisione di una vita insieme. Si comincia a pensare a chi somiglierà, da chi erediterà occhi, capelli, altezza, che carattere avrà, cosa farà nella vita ma non si pensa che a nascere non sarà soltanto il neonato ma anche un uomo e una donna come papà e mamma. Accudire un neonato non implica solo poppate, pannolini, pediatri e vestitini (già compiti alquanto impegnativi) ma esige da una coppia un lavoro psicologico quotidiano e incessante per valorizzare le proprie qualità di genitori.

Ogni mamma, impegnata nell’accudimento del proprio figlio, non basta a se stessa e non le basta neanche l’aiuto e la collaborazione delle tanto preziose nonne. Una mamma è una donna che ha bisogno del proprio uomo innanzitutto per condividere un progetto di vita insieme con le proprie gioie e le proprie debolezze, il proprio partner per lei è una roccia forte a cui poggiarsi quando avverte la propria fragilità e insicurezze. A una mamma non interessa solo affidare il bambino al papà al rientro da lavoro ma sapere di avere una persona con cui portare il peso della vita di tutti i giorni, una persona realmente interessata alla famiglia e i suoi bisogni.

Diciamolo. Non tutti sono istintivamente portati ad essere genitori. Per diventarlo si deve necessariamente passare come da un lungo travaglio. E’ un grande investimento di energie vitali e un percorso pieno sia di aspettative deluse che di affascinanti conquiste.

Ho visto tanti papà rimanere indifferenti alle vicende della maternità ma ne ho visto altrettanti condividere preoccupazioni e decisioni materne in modo molto partecipativo. Sempre più uomini capiscono che la via per essere un buon padre è innanzitutto supportare la neomamma, crearle un ambiente protettivo e accogliente nel quale lei possa sviluppare tutte le proprie capacità innate di madre.

Quali consigli possiamo dare ai papà?

1. Se possibile, in concomitanza con la nascita del piccolo, prendere qualche giorno di ferie o di permesso. Così si può assistere al parto, riposarsi e occuparsi della casa, mentre mamma e bebè sono in ospedale, e non perdersi nulla della nuova vita.

2. Partecipare il più possibile all’accudimento del bebè. Fin dai primi giorni, offrirsi di cambiare il pannolino, fargli il bagnetto, vestirlo. In questo modo non si rischia di sentirsi esclusi e si stabilisce un contatto diretto con il neonato.

3. Fra i consigli c’è anche quello di aiutare la mamma con le faccende domestiche. Fare la spesa, cucinare, lavare i piatti. Dopo il parto, infatti, la donna è molto stanca e necessita riposo.

4. Gestire in maniera “intelligente” le visite di amici e parenti. Mamma e neonato hanno bisogno di tranquillità e pace per riprendersi dalle fatiche del parto e imparare a conoscersi. Il neopapà deve imparare a dire qualche no e a stabilire una sorta di agenda degli appuntamenti.

5 . Sostenere e incoraggiare la donna che allatta. Non sempre, l’avvio dell’allattamento al seno è facile e la mamma può avere tanti dubbi. Avere accanto un compagno che la rassicura, la capisce e la conforta è fondamentale.

6. Ritagliare dei momenti da trascorrere solo con il bebè. È vero che nei primi mesi, il piccolo ha bisogno soprattutto della mamma. Questo non significa, però, che il papà sia una figura accessoria. Al contrario: dedicare qualche attimo a cullare il figlio, coccolarlo, cantargli una canzone, portarlo a passeggio permette di gettare le basi per la relazione futura.

7. Non tenere paure, incertezze e sentimenti per sé. Parlare con la propria compagna è importante, sia per cementare l’unione e ritrovare la complicità sia per non sentirsi soli ed esclusi.

8. Qualche volta, quando il bebè strilla di notte, il neopapà potrebbe lasciare riposare la mamma e alzarsi al suo posto. Il fatto che lei sia a casa in maternità non significa che deve passare tutte le notti in bianco.

9. Fare in modo che la propria compagna abbia qualche ora da dedicare ai propri interessi. Qualsiasi svago va bene, purché la aiuti a non annullarsi completamente nel ruolo di madre.

10. Ogni tanto portare la propria compagna a cena e non dimenticarsi mai di dedicarle qualche attenzione. Un po’ di coccole, un massaggio, un mazzo di fiori la fanno sentire più felice e appagata.

 

 

 

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