Elezioni comunali di ieri. Renzi minimizza la sconfitta: “Siamo primi”

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Una sonora sconfitta per il centrosinistra alle elezioni comunali di ieri? Ma quando mai, in realtà siamo primi.

Così Matteo Renzi, segretario nazionale Pd, cerca di ridurre il danno venuto fuori dalle urne dicendo che “Siamo 67 a 59”, ovviamente per il centrosinistra, provando così ad addolcire l’amara medicina. Se guardiamo ai dati, infatti, mentre il centrosinistra si è aggiudicato molti comuni sopra i 15mila abitanti, il centrodestra ha strappato alla controparte i capoluoghi maggiori ed alcune delle roccaforti storiche “rosse”, come Genova, La Spezia, Piacenza e Pistoia, vincendo pure in tanti piccoli comuni, come Budrio (dove la sinistra governava da 70 anni), Sesto San Giovanni (soprannominata fino a ieri la “Stalingrado d’Italia”) o, per venire dalle nostre parti, Termini Imerese, dove ha vinto Francesco Giunta, appoggiato da una coalizione di centrodestra (Forza Italia, Fratelli d’Italia e lista civica). Otto comuni vanno invece ai Cinque stelle, fra cui Carrara, Guidonia e Fabriano. Ma nonostante la cocente sconfitta, confermata ieri anche dalle prime dichiarazioni dei vari leader Pd, Renzi non demorde, fa marcia indietro e dice di essere sempre vincente, anche per frenare eventuali mal di pancia da parte della minoranza interna, pronta presto a fargliela pagare.