L’attività 2016 del Nucleo tutela patrimonio dei Carabinieri: 930 i reperti recuperati, 90 le denunce

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930 reperti, 90 denuncie, numerose operazioni di recupero, contrasto e controllo. E’ questo il bilancio dell’attività del Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale in Sicilia per l’anno 2016.

Nell’anno già concluso i militari hanno compiuto numerose attività, tra l’altro recuperando la “Testa di Ade”, il reperto d’epoca ellenistica che era stato trafugato alla fine degli anni ’70 a Morgantina ed illecitamente esportato a Los Angeles. Dopo il recupero esso si trova al museo archeologico di Aidone. I carabinieri hanno poi portato a termine l’operazione “Himera”, che ha permesso di smantellare un’organizzazione dedita al traffico di reperti archeologici scavati illecitamente in vari siti siciliani e destinati all’esportazione in Germania. L’indagine si è conclusa con l’esecuzione di tre misure cautelari personali, 22 persone denunciate ed il sequestro di 409 reperti archeologici di epoca greca e romana. Il nucleo ha preso pure parte all’operazione internazionale “Pandora”, sequestrando a Sciacca 170 reperti di epoca greca provenienti da scavi clandestini. E’ stato recuperato sempre dai militari dell’Arma a Palermo un dipinto ad olio su tavola risalente al XIX secolo, raffigurante “Cristo deposto” e rubato 30 anni fa da un’abitazione privata a Carini. E’ stato sequestrato anche un libro antico, “Biblia, ad vetustissima exemplaria, venetiis”, risalente al 1587 e rubato al convento dei frati minori cappuccini di Modica. Sempre nel 2016 sono stati individuati e poi sequestrati 310 reperti archeologici messi in vendita illecitamente attraverso Internet e denunciati 29 furti di beni archeologici, documentali ed artistici.