Era agli arresti domiciliari e passava il tempo a coltivare marijuana

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E’ finito con l’arresto il tentativo di botanica “fai da te” da parte di un uomo in regime di detenzione domiciliare.

Agenti della Polizia di Stato, stanotte, durante un controllo effettuato nell’abitazione dell’uomo di Ciprì Salvatore, 29enne palermitano, nella zona di Brancaccio per verificarne la presenza, hanno colto un acre ed inconfondibile odore di sostanza stupefacente che ha consigliato loro di approfondire il controllo. Seguendo il forte odore, i poliziotti del Commissariato di P.S. “Brancaccio” hanno raggiunto il camerino dell’abitazione, confinante attraverso una parete in carton gesso, con un vano che ospitava 6 vasi con relativi arbusti di marijuana, alti metri 1,60, cadauno e tutta l’attrezzatura necessaria alla coltivazione ed allo sviluppo della piccola serra indoor. Ulteriori controlli hanno portato a scoprire come l’abitazione dell’uomo, insieme ad altre due unità dello stesso edificio, riconducibili a congiunti del Ciprì, fossero allacciate abusivamente alla rete elettrica pubblica. L’allaccio era stato occultato sotto traccia muraria a sua volta celata da uno strato in cemento e ricoperto da intonaco colorato. Le piante e l’attrezzatura sono state sequestrate, Ciprì è stato tratto in arresto,  convalidato dall’Autorità Giudiziaria, ed i due congiunti denunciati a piede libero.